L’esposizione rimane fino al 30 novembre, c’è un sito in internet ma non ho il link.
Io sono lì oggi pomeriggio, intorno alle 15:30. Mi fermerò il tempo per fare qualche foto, per quanto i visitatori mi permetteranno di fotografare, non ho molte speranze, perché prevedo coda… comunque sia foto ed una palpatina all’oggetto dei desideri, da buon maniaco spaziale!
Quoto amoroso. Un registro non sarebbe stato male.
Viste le tue indicazioni, sposterò l’orario di partenza; Vista la vicinanza, farò anche una cappatina alla libreria Hoepli, magari riesco a “recuperare” qualcosa!
Particolare dell’anello in materiale refrattario che fissa il vetro dell’oblò. Sembra lo stesso materiale che compone gli interni di alcuni tipi di forni e muffole.
Il rivestimento esterno letteralmente carbonizzato.
Chiedo aiuto ai soyuzologhi: E’ un sensore stellare?
No.
Ho fatto diversi tentativi, e premettendo che io sono assolutamente una chiavica in fotografia, ti posso dire che ritengo di aver ottenuto i migliori risultati con il plexiglas, escludendo il flash e cercando di fare ombra con il mio esile corpicino sulle parti riflettenti, dando la schiena alle fonti luminose.
In conclusione, ho passato una buona oretta ammirando la Soyuz e scattandole diverse foto.
La mostra mi sembra stia riuscendo bene, ho visto arrivare persone che stavano andando in ufficio, anziani, giovani, e poco prima che uscissi è arrivata anche una scolaresca.
Fra i commenti che ho sentito attorno a me, c’è stato che si è chiesto se la capsula non fosse stata per caso radioattiva, mentre quasi tutti gli altri commenti vertevano sulle ristrette dimensioni interne e sulla piccolezza dei sedili.
Per quanto mi riguarda, promuovo in pieno l’iniziativa ed invito tutti a visitare lo stand dell’ASI!
L’unico consiglio che mi sento di dare, è relativo al fatto che, essendo la Soyuz completamente scoperta tranne che nelle zone dei portelli, (non coperta dal plexiglas), sia possibile toccarla. Purtroppo ho notato molte persone che giocherellavano con i lembi bruciacchiati della copertura termica (forse per staccarne dei souvenir?), quindi, per evitare di restituire la capsula ai russi “nuda”, consiglio appunto che ci sia sempre qualche rappresentante dell’organizzazione a vigilare sul comportamento dei visitatori.
Penso che se l’hanno lasciata così ,alla portata di tutti, è perchè non ci si è preoccupati del fatto che venisse toccata. Se avessero voluto preservarla, da eventuali contatti, avrebbero provveduto a proteggerla adeguatamente o eventualmente mettere delle transenne tutto attorno.
Io sono riuscito ad andare stamattina; Bella davvero e come Luca, anch’io ho passato un oretta buona a guatarla.
La mia fortuna è stata che, andando presto, non c’era pubblico oltre il sottoscritto; Questo mi ha permesso di godermela appieno.
ps: Per chi avesse intenzione di andare domani, faccio presente che ci sarà la CITY MARATHON di Milano e quindi , strade , vie e mezzi pubblici saranno invasi da atleti e persone al seguito; Ci sarà anche il rischio di trovare strade bloccate o chiuse al traffico.
Non è una mia abitudine ma non ho resistito!
PERDONATEMI!!!
Ti do ragione Topopesto, anche se un conto è “toccare” ed un altro è tirare con forza i lembi carbonizzati del rivestimento termico per staccarne un pezzo, come ho visto fare io…
Ciao a tutti,
ecco il mio contributo fotografico (senza polarizzatore ho semlicemente appoggiato l’obiettivo al plexiglass).
Io avrei disposto la capsula inclinata su di un lato per mostrare lo scudo termico…
Starline vince il premio migliore fotografia, per ora
Se qualcuno è in zona, penso di farci un salto ancora venerdi’ o sabato, ora da definire.
Anche AJ se non sbaglio era di questa idea, vero?
Questa volta, senza il senso di colpa che mi urla di tornare a casa a studiare, me la godro’ ancora di piu’.