"La Storia siamo noi" Puntata dedicata a W. Von Braun.

Ho “intercettato” stamattina di corsa la puntata della trasmissione di Minoli dedicata alla vita di Von Braun.

La puntata fa parte di una serie di puntate dedicate agli illustri collaboratori di Hitler.

Ne ho visto solo pochi minuti ma ho subito fatto partire il videoregistratore!

Come avrò un attimo lo vedrò… E vi dirò se ci sarà da ridere ancora o meno!

E’ una replica, ho quell’episodio da molto tempo, e non è malvagio. Ricordo quanto già detto: le produzioni di Minoli generalmente sono buone
quindi, nonostante l’affaire ‘Ombre sulla Luna’, non buttiamo via il bambino con l’acqua sporca…

Salute e Latinum per tutti !

Sottoscrivo in pieno, all’epoca di “Mixer” Minoli era uno considerato “innovatore” rispetto alla RAI dell’epoca.
Il problema è che lui, o i suoi autori, adottano costantemente un tono “sensazionalistico” nel narrare gli eventi storici.
Questo, in qualche modo, spiega almeno in parte trasmissioni quali “Ombre sulla Luna”.

E questo lo trovo una scelta editoriale non troppo azzeccata.
Mi spiego meglio: se sei un “servizio pubblico”, che te ne frega se alcuni argomenti possono essere identificati come “noiosi” ?
Il rigore storico e scientifico deve essere la via maestra e l’unico criterio di scelta e narrazione degli argomenti. Certo, siamo tutti d’accordo che musiche azzeccate, un presentatore con bella voce e bell’aspetto, uno studio accattivante, sono una irrinunciabile componente per una trasmissione DOC, ma l’immagine non è tutto.
D’altra parte non è che per rendere più interessante un documentario sugli ippopotami se ne può fare uno che mostra le loro posizioni erotiche preferite…

Dove lo posso comprare???
:stuck_out_tongue_winking_eye: :grinning: ](*,)

Ci cono delle belle immagini anche se tutte note. Quello che può fare un pò effetto su un appassionato di astronautica è la tesi che pur di raggiungere il suo obiettivo, cioè la Luna, von Braun si sia piegato al volere e ai metodi delle SS, senza preoccuparsi della sorte dei prigionieri provenienti dai lager che venivano impiegati dai nazisti fino allo sfinimento e alla morte per realizzare le enormi infrastrutture necessarie alla produzione e al lancio delle V2. In pratica non si fa mistero della tesi accusatoria che lo accomuna a tutti gli effetti ai criminali nazisti, non avendo egli, mai fatto nulla, secondo Minoli, per evitare la morte di tante persone.
A mio parere questa è una distorsione storica pacchiana. Evidentemente noi occidentali viviamo in un periodo nel quale possiamo permetterci, per nostra fortuna, di vivere e prosperare senza confrontarci con realtà che definire tragiche è ancora un eufemismo. Allora invece la vita non aveva alcun valore, l’Europa era in fiamme, un luogo dove parlavano i cannoni e le bombe, nel quale le atrocità più efferate erano all’ordine del giorno, Un mondo nel quale un manipolo di pazzi aveva scatenato il peggiore olocausto nella storia dell’umanità e nel quale se non eri daccordo (con loro…) venivi passato per le armi sul posto. In quel mondo von Braun ha agito creando un’arma terribile inseguendo il sogno che l’umanità aveva fin dalla sua comparsa sulla faccia della Terra: andare sulla Luna. Certamente von Braun non era uno stupido, sapeva certamente cosa stava succedendo attorno a lui. Certamente sapeva che i detenuti morivano a centinaia di fame , di stenti e di lavoro, ma una volta che le SS avevano preso il controllo di Peenemunde, anche lui era diventato, per loro un potenziale “problema”, quindi continuamente spiato e controllato, affinche raggiungesse nel più breve tempo possibile il risultato che loro volevano a tutti i costi. In quella situazione io credo che nessuno avrebbe potuto fare molto. Infatti lui e il suo gruppo vennero arrestati solo perchè in una notte di bisboccia cominciarono mezzi ubriachi a dire che si erano stufati del trattamento delle SS e che sarebbe stato meglio passare agli inglesi al chè von Braun disse “Io non voglio andare a Londra voglio andare sulla Luna” questo gli valse l’arresto con la scusa di disfattismo, invece di pensare ad annientare il nemico fantasticava di cose inutili… secondo il metro dei padroni della Germania di allora.Se non fosse stato, questo si per opportunismo, lo stesso Hitler ad ordinare la sua liberazione, forse la storia avrebbe preso un’altra piega.
Ecco, il fatto di perseguire per tutto il tempo la tesi dell’opportunismo e della co-responsabilità di von Braun a tutti i costi secondo me toglie molto a quella che altrimenti sarebbe una trattazione dell’argomento assolutamente decente. D’altra parte non credo che Minoli avrebbe potuto dire, come ho fatto io, che il giovane Wernher era uno scienziato e come tale voleva raggiungere certi scopi senza pensare troppo all’utilizzo che altri - che scienziati non erano - avrebbero fatto delle sue realizzazioni. Esattamente come è successo in occidente, ad esempio col Progetto Manhattan. Credo che a nessuno verrebbe in mente di accusare di crimini contro l’umanità gli scienziati americani, partendo da Fermi e tutto il suo staff di via Panisperna per finire a Robert Oppenhemier, Edward Teller e tutto lo staff che ha lavorato sulla “bomba A” ad Alamogordo, per l’utilizzo che i militari americani hanno fatto di quel micidiale ordigno.

secondo me hanno dato il titolo al programma “la storia siamo noi” proprio perchè la vogliono raccontare come la vedono loro evidenziando aspetti secondari e luoghi comuni e non approfondendo e documentando con rigore i fatti chiave.

se il programma l’ avessero dovuto chiamare, ad esempio, “eccovi la storia” oppure semplicemente “la storia” secondo me non sarebbero stati in grado di realizzarlo.

Sante parole…

Von Braun, opportunista ed amorale, avrebbe potuto ripiegare in Svizzera nella sua fuga verso sud. Invece si è prostituito con gli americani. Costruendo per loro altri missili balistici per permettersi di fare avverare il suo sogno

Allora uno scienziato non deve sentirsi in colpa e può adottare una filosofia macchiavellica?
Critico anche il progetto Manhattan ed Einstein su tutti (lancia il sasso e dopo ritrae la mano). La bomba, almeno per la WWII non era necessaria, fu usata per anticipare la fine della guerra.

Qualche considerazione.
La storia ci insegna che per raggiungere uno ‘scopo’, magari nobile e condivisibile da tutti, spesso e volentieri non si guarda in faccia a nessuno.
Oltretutto certe azioni, che oggi ci sembrano mostruose, avrebbero ben altra valenza se inserite nel contesto della cultura dell’epoca (e di chi le svolge).
Ammiriamo maestose opere d’arte, e splendenti imperi del passato. Mattoni su cui è stata costruita l’attuale civiltà… Eppure se pensiamo, chessò, al Colosseo, rimaniamo ammirati dalla potenza e dalle capacità architettoniche di Roma… tutto il dolore ed il sangue che quell’anfiteatro ha contenuto, tuttavia, non li consideriamo ormai più che folklore di un epoca lontana.
Non è facile neppure considerare la ‘storia’ con gli occhi dell’uomo del XXI’ secolo: per un francese Napoleone è stato uno dei padri della modernità, per un britannico un volgare dittatore alla stregua di Hitler o di Stalin.
Ma veniamo a periodi più vicini a noi, forse un po’ più facili da ‘giudicare’ (anche se ricordiamoci l’antica massima: la storia la scrivono i vincitori).
Von Braun era senza dubbio un sognatore, la sua carriera non nacque nell’esercito tedesco bensi nelle associazioni missilistiche amatoriali. L’esercito ebbe l’indubbia lungimiranza di vedere in quel giovane un elemento su cui ‘investire’ e, una volta di più, fu ‘grazie’ alla guerra che si poté assistere in pochi anni ad un salto tecnologico che ancor oggi pare incredibile.
Le A4-V2 di Von Braun volavano nella stratosfera mentre Goddard ancora giocava con i suoi fallimentari piccoli missili a Roswell.
Von Braun, come molti altri milioni di tedeschi, accettò un patto con il diavolo… diavolo che a loro (se non erano ebrei) apparve tutt’altro che brutto come lo si dipinge.
Il mito di Faust va letto come un’opera morale, non come una favola.
Per fare carriera non esitò ad accettare i gradi nelle SS.
Sapeva benissimo cosa succedeva agli ‘schiavi’ impiegati nei lavori, ed a dire il vero lo avrebbero dovuto sapere tutti: era tutto assai chiaramente riportato nel Mein Kampf.
Poteva fare diversamente ?
Forse no, comunque nella Germania nazista non avrebbe altrimenti avuto alcuna possibilità di inseguire il suo sogno, un sogno chiamato ‘spazio’. Probabilmente, con un meccanismo mentale tipico, visse dicotomicamente quegli anni… in caso contrario dovremmo credere che ogni popolo che ha appoggiato una feroce dittatura sia composto da esseri malvagi, una banalizzazione che non possiamo che rifiutare… soprattutto noi italiani, che di scheletri nell’armadio ne abbiamo non pochi. Non parliamo poi degli USA: il loro ‘libro nero’ è un’enciclopedia a fascicoli.
Von Braun non finì a Norimberga, ciò non toglie che la sua credibilità (ed il suo ‘impiego’) furono alquanto discussi nell’America dell’immediato dopo guerra. Dovettero passare anni prima che la sua militanza venisse in qualche modo ‘dimenticata’.
Per quanto riguarda la Germania nazista… io non credo ad interventi divini, ma subì comunque un giusto contrappasso: la stragrande maggioranza dei suoi scienziati nucleari, fisici e matematici, erano ebrei, e fu certo grazie al loro espatrio che i tedeschi non riuscirono a costruire quell’ordigno atomico che avrebbe donato al Reich il dominio del mondo…
Credo che Von Braun rappresenti magnificamente il ‘Faust’ che c’é in tutti noi: inseguendo un ideale, peraltro meraviglioso, chiuse gli occhi per non guardare il sangue che calpestava.
Non è stato il solo.
Per finire: noi condividiamo una grande passione per l’astronautica; è giusto, lecito e fantastico.
L’importante è ricordare, per onestà, che l’R7, per fare un esempio qualsiasi, passò dalle carte degli ingegneri alla rampa di lancio grazie a motivi diversi dalla ricerca spaziale pacifica.

Salute e Latinum per tutti !

Eh… La ‘storia’, così come la ‘verità’, è pura quantistica… cambia a seconda di chi la guarda.

Salute e Latinum per tutti !

Von Braun non aveva troppa scelta se voleva realizzare i suoi sogni. Ancora oggi è così. Le sue terribili V2 non erano poi così terribili. Fecero assai meno vittime dei bombardieri inglesi. Ma in quegli anni tutti ragionavano così. La guerra era accettata come una cosa ovvia. Normale. Un mondo senza guerra? Impossibile. Hitler e le sue idee avevano galvanizzato i tedeschi e l’oppressione verso gli ebrei ed altri era accettata da tutti i tedeschi come inevitabile. Giudicare la storia con gli occhi di oggi è affare pericoloso. La storia và accettata, buona o cattiva che sia. Dobbiamo digerircela così, perché per quanti processi le si spossa muovere, non cambia.
Comunque Von Braun ebbe modo d’assaggiare più volte la stupidità del nazismo finchè non finì in galera. Da qui ne uscì grazie all’intervento del generale Dornberger (l’ho scritto giusto?), l’UNICO che ha avuto il coraggio d’andare da Hitler e pestando i pugni sulla sua scrivania, metterlo di fronte alle sue responsabilità e farlo tornare indietro sulle sue decisioni. L’unico. :smiley:
Quanto alla moralità di Von Braun, non è diversa da quella di molti di noi ancora oggi. Non dimentichiamoci che per il nostro quotidiano, c’è chi soffre, ma non lo vediamo.
Basta con le accusa a Von Braun di complicità nello sterminio delle minoranze in Germania. Questa è retorica di basso livello. E in alcuni casi pura ipocrisia.

Non sono d’accordo.
Von Braun, passando agli americani, sperava di poter iniziare davvero quel programma di esplorazione civile dello Spazio che aveva sempre sognato, sin da quand’era ragazzo e collaborava con Oberth nella sua per nulla militare VfR, e che gli stava costando la detenzione (se non peggio) con le SS.

Una volta in mano agli americani passò un periodo molto oscuro, perché in realtà gli americani non volevano sentir parlare di missili. Avevano un’aviazione potentissima (pensiamo ai vari B29, B36 e B52), continuò (a basso profilo) lo sviluppo delle V2 (che divennero i vari Juno, Jupiter e Redstone) mentre “altri” costruivano i missili intercontinentali americani, e mi riferisco alla Convair che realizzava l’Atlas ed alla Martin (ora Lockheed-Martin) che realizzava il Titan.
La verità pura e semplice è che gli americani si presero von Braun ed i suoi più che altro per impedergli di passare ai russi.

Von Braun visse il suo riscatto solo con il fallimento del programma Vanguard, quando riuscì a restituire la dignità agli americani (così miseramente perduta) consentendo, grazie al “suo” Jupiter, di lanciare il primo satellite artificiale americano l’Explorer 1.
Da quel momento in poi la carriera di progettista di von Braun è stata ESCLUVIMAMENTE civile, tant’è che la famiglia dei missili Saturn è stata la prima concepita e realizzata solo per scopi pacifici dagli USA.

Per quanto riguarda il discorso sulla moralità sottoscrivo in pieno il pensiero espresso da Kruaxi.

Caro Kruaxi, sottoscrivo in pieno il tuo intervento, che rispecchia totalmente il mio pensiero. :smiley:

:flushed:

Salute e Latinum per tutti ! :wink:

Sono ovviamente d’accordo con Kruaxi che ha chiaramente evidenziato come semplicemente Von Braun fosse un uomo come tutti noi…

Chiaramente non era un eroe, come non lo sono la maggior parte di noi, se lo fosse stato forse ora non parleremmo dei suoi trionfi in un forumastronautico ma in un’altra sede che probabilmente con l’argomento viaggi spaziali avrebbe poco a che vedere.

è vero che le armi di Von Braun uccisero migliaia e migliaia i persone come è vero che lui era perfettamente a conoscienza dei deportati sfruttati fino alla morte per servirlo.
è vero che si alleò con gli americani perchè sapeva che la sua esperienza in campo di mezzi “militari”(e non civili) gli avrebbe salvato la vita e garantita la libertà(non credo proprio che pensò prima alla luna e poi a non finire in galera!).

Tutto ciò visto ora e nell’ottica di storia con cui siamo cresciuti sembrano colpe incredibili, ma non viviamo forse in un mondo dove di dittature ne esistono ancora mentre noi alla fine dei conti “facciamo finta di niente”??
Non viviamo forse ancora in un mondo dove stabiliamo in modo totalmente arbitrario quale dittatura è giusta e quale sbagliata in base al “Colore” politico???

che cosa cambia??? Cambia solo il fatto che Von Braun fu un genio, il che lo rese più visibile… esponedolo alle esaltazioni come alle critiche.
La sua “colpa” rispetto al comune tedesco che assisteva impassibile passeggiando per strada ad un’incursione delle SS in una casa di Ebrei era solo quella di essere un “genio”, un “talento”, e di aver vissuto cercando di sfruttarlo.

Poi, ovviamente c’è sempre il discorso dell’ipocrisia legata alla “condanna dei vinti”.

Se qualcuno proponesse di dedicare una via all’uomo che ci ha portato sulla luna riceverebbe una marea di critiche proprio per questi motivi, mentre diverse vie sono da anni dedicate a gente come Enrico Fermi e Einstein, che con le loro scoperte “inventarono” niente meno che la più grande arma di distruzione di massa della storia, o Palmiro Togliatti, che visse in URSS per anni e quando tornò parlò dei Gulag come dei “campi rieducazione d’avanguardia” e che anche dopo il discorso di Kruschev andò avanti a difendere la politica e la figura di Stalin senza grossi “ripensamenti”…

Von Braun non era un eroe! la sua colpa, e quella di tutti noi, è solo questa!

infatti, c’è anche chi la cambia fino al punto di farle assumere tutt’ altra denominazione: ovvero “complottismo”.

così ci sarebbe arrivato prima il III Reich a costruirla l’ atomica e credo proprio che loro avrebbero fatto terminare non solo la II Guerra Mondiale ma anche altre eventuali successive.

C’ è un libro di Philip Kendred Dick dal titolo che è tutto un programma:
“La Svastica sul Sole” ove egli immagina la II Guerra Mondiale vinta dai tedeschi.

Forse mi sbaglierò,
ma la mia impressione sia riguardo l’ impostazione della puntata sull’ Apollo 11 e sia su questa su Von Braun è che Minoli cerchi comunque di voler trovare a tutti i costi aspetti e risvolti, secondo lui, straordinariamente oscuri e negativi o complottisti, mettendo in secondo piano o addirittura omettendo aspetti veramente significativi dell’ oggetto di cui tratta al fine di voler far credere al pubblico di aver fatto straordinarie scoperte che neanche sui testi ufficiali di storia di possono leggere.

Ciò non mi sorprende perchè, in parte, è ciò che facciamo tutti noi quando partecipiamo ai forums.
Prendendo ad esempio l’oggetto di questa discussione, io sono contro Von Braun ed ho evidenziato certe sue azioni per giustificare la mia tesi. Voi dei pro, avete apportato per condonarlo altre spiegazioni.