Laurea Magistrale all'estero: dubbi

Sono uno studente al secondo anno di aerospaziale a Roma (a proposito, vi devo ringraziare perchè già in passato mi avete aiutato con la scelta). A Roma non mi trovo male, ma una volta finita la triennale vorrei andare all’estero o comunque muovermi da Roma sia per esperienza personale sia per avere un impatto più “pratico” nei confronti dell’ingegneria (cosa che qui ho dovuto fare autonomamente con dei ragazzi partecipando alla cansat competition, altrimenti zero). Ho cercato su Internet e le università che più mi hanno convinto (e che offrono un corso in inglese, soprattutto) sono:

  • ISAE a Tolosa: hanno da poco introdotto un nuovo MSc che racchiude i due precedenti
  • Cranfield University
  • Surrey
  • Delft
  • E in estrema opzione PoliMi

Inoltre ho visto che l’università di Pisa offre (o offriva) un corso “itinerante” chiamato EuMAS con altre università fra cui la stessa ISAE, ma non riesco a trovare informazioni a riguardo.
I dubbi che ho sono: la laurea triennale italiana garantisce conoscenze sufficienti per affrontare un MSc all’estero? Il fatto che l’MSc in Inghilterra duri un anno influisce sulla qualità/quantità degli studi?
Inoltre non ho ancora bene in mente il campo che vorrei approfondire: mi affascina la propulsione ma non avendola ancora mai affrontata non so se poi sarei effettivamente così interessato. Quali sono le specialità di ogni università?
Grazie in anticipo :slight_smile:

Può esserti utile questa passata discussione sulla Cranfield University.

Ho già letto quella discussione, ed effettivamente è stata abbastanza utile. Però non mi ha comunque chiarito alcune cose: in un anno si ha la preparazione che per esempio l’ISAE da in due? e come è l’università in confronto alle altre?

Ciao, per Pisa lasci perdere. Vai sul sito del dipartimento e la dice lunga di come sia “student friendly”

Per quanto riguarda la preparazione, se hai fatto una triennale in Italia ne hai già una buona preparazione teorica ed una buona forma mentis.
Fare il master all’estero è sicuramente un esperienza interessante, è conveninete se vuoi trovare lavoro fuori dall’Itlaia, anche per abituarti fin da subito a vivere lontano dal belpaese e capire se la cosa può fare per te anche in futuro.
Come detto alcune uiversità hanno un approccio un po’ pratico forse anche troppo, ho conosciuto gente con il PHD che non sapeva calcolare nemmeno la CDS di una trave incastrata senza Nastran…

Per lavorare in Italia invece a mio avviso dipende, a volte il mercato del lavoro italiano e sopratutto gli HR non sono abbastanza maturi alcune volte, oltre che magari ci sono anche una serie di cose in più per farti riconoscere il titolo se mai vorrai iscriverti all’albo (anche se fare la professione da libero professionista con i tempi che corrono è davvero sconsigliato).

Qualche info sulla University of Surrey, visto che ci lavoro. Nel mio dipartimento (Mechanical Engineering Sciences) offriamo il corso di Ingegneria Aerospaziale ma, per ora, solo il primo ciclo (BEng o MEng: 3 o 4 anni). Non ci sono corsi master (=magistrale). Il Surrey Space Centre offre invece il corso di Ingegneria Spaziale anche come master, ma sono all’interno del dipartimento di ingegneria elettronica, e il corso è orientato molto verso l’elettronica e le comunicazioni satellitari. Si parla da alcuni anni di attivare un corso master in Ingegneria Aerospaziale tra noi e il SSC, ma per ora niente di concreto.

Giusto per aggiungere un’info, secondo questo sito, il politecnico di Milano è al 24esimo posto nel mondo per ingegneria