Andai, vidi, mi lamentai…
Salve, sto guardando questa serie di documentari, con estremo piacere.I filmati d’epoca restaurati sono veramente commoventi, specie perche’ si sente anche il parlato originale senza doppiaggo.
Un vero spettacolo per gli occhi e per la memoria
Quando pero’ si passa al doppiaggio o ai sottotitoli l’unica cosa che posso dire e’: VERGOGNATEVI.
Vi sono delle imprecisioni assolutamente ridicole, come se la traduzione fosse stata fatta da una classe delle scuole elementari.
Abbiamo un “surgeon” (chirurgo), che improvvisamente diventa un “sergente”.
Un astronauta dice che si trovano a 120 piedi di distanza (40 metri), e sei sottotitoli si legge che si trovano a 35 chilometri di distanza.
La voce parla costantemente di Apollo 8, mentre i sottotitoli progrediscono costantemente verso Apollo 9 e Apollo 10.
Ma la cosa piu’ scandalosa e’ la frase “Houston, Tranquility Base here. The Eagle has landed.”, che e’ diventata “Houston, qui e’ tutto tranquillo, Eagle e’ atterrata.”
Tutto tranquillo? Quella e’ una delle Frasi Storiche Della Razza Umana! Come si fa a sbagliare a tradurla? E’ come sbagliarsi nel tradurre l’“Alea iacta est” di Giulio Cesare o l’“Eppur si muove” di Galileo Galilei.
E questi sono gli svarioni di cui mi sono accorto, quando non ero distratto dalle immagini o dalle voci degli astronauti…
Non si fa! Significa che avete affidato la traduzione a qualcuno totalmente non qualificato, sotto pagato, privo di ogni capacita’.
Smettete di iperpagare delle pseudo-star prive di qualunque spessore, e cominciare a recuperare le professionalita’ che state perdendo per strada, pagandole onestamente per il valore che hanno, e mandando a casa chi di valore non ne ha, come chi ha tradotto i testi de L’Era Spaziale.
Saluti Emilio Desalvo</blockquote>