Luigi:
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prendo atto che le risposte alle quattro semplici domande che ti ho posto non arrivano, e, son certo, non arriveranno mai.
Direi che a questo punto la questione è chiusa con la dimostrazione che le informazioni che hai inviato qui sul forum possono essere definite al più come “leggenda metropolitana”, e non hanno alcuna attinenza con fatti storici reali o presunti.
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Fenomeni acustici nei motori a razzo. Contrariamente a quanto dichiari, mi pare che tu abbia molta facilità a dimenticare o a non prestare attenzione a quanto ti viene scritto. Ti aiuto volentieri, citandoti di seguito almeno due interventi che non dovrebbero lasciare adito ad ulteriori mistificazioni.
Citazione del passaggio significativo del mio Post, di cui tu hai abilmente estratto solo l’ultima frase…
http://www.forumastronautico.it/index.php?msg=879#879
Mah, forse sono io che non riesco ad essere mai abbastanza chiaro.
E' OVVIO che nel vuoto i suoni non si propagano, ma è altamente probabile che gli apparati montati sul motore servissero non tanto ad abbattere i suoni intesi come percepibili all'orecchio umano qui sulla Terra(visto che, appunto, nello spazio c'è il vuoto) quanto a smorzare le vibrazioni del motore in funzione.
L’unica idea che mi viene per aver applicato delle “camere di Helmholtz” (i flauti e la camera di risonanza delle chitarre sono delle camere di Helmholz, niente di trascendentale) alla camera di combustione era la volontà di sopprimere le vibrazioni del motore inducendo la produzione da parte delle citate camere di onde acustiche in fase contraria a quelle prodotte dal motore.
Aprofondimento in merito: http://www.phys.unsw.edu.au/~jw/Helmholtz.html
E’ una mia deduzione e credo che il livello di dettaglio sia troppo fine per le competenze dei partecipanti a questo forum (con rispetto parlando).
Sei libero di contattare fonti più attendibili e competenti e, cortesemente, di postare le risposte su questo sito.
Citazione del passaggio significativo del post di archipeppe:
http://www.forumastronautico.it/index.php?msg=3922#3922
TUTTI i motori (in generale quelli a razzo in particolare) trasmettono una vasta gamma di vibrazioni a varie frequenze (che vanno dall'udibile agli infra e ultrasuoni), di conseguenza l'assorbitore acustico era necessario per smorzare quelle frequenze che potevano indurre a pericolissimi fenomeni di risonanza nelle delicate strutture in duralluminio del LEM.
Quindi non servivano a rendere “più silenzioso” il LEM quando era nello Spazio visto che come dici tu stesso nel vuoto il suono non si trasmette.
Tra l’altro, in campo strutturale, i fenomeni di risonanza sono tenuti in grande considerazione (nel campo dei fenomeni vibroelastici) perché possono indurre a cedimenti catastrofici (il cosidetto fenomeno della “nota armonica”).
Un caso per tutti: nel 1960 un bombardiere inglese AVRO Vulcan era stato modificato per ospitare e collaudare il motore Olympus utilizzato poi anche dal Concorde, a causa di un fenomeno di risonanza (durante un test a terra) il motore esplose distruggendo l’intero veicolo.
Ora, sempre sul punto 2), siccome a forza di scrivere, citare, linkare, poi ci si dimentica PERCHE’ siamo partiti con la digressione riguardante le proprietà acustiche dei razzi: la tesi che tu Luigi sostenevi era che la presenza di tali dispositivi sul motore del LEM era inutile e, addirittura, vista questa inspiegabile (a tuo parere) presenza, avevi individuato una ulteriore prova a sostegno del fatto che l’uomo non è atterrato sulla Luna.
Bene, poichè i messaggi che ti ho riportato qui, sia miei che di archipeppe (soprattutto), ti dimostrano chiaramente che le camere di Helmholtz erano dispositivi inseriti per attutire le vibrazioni prodotte dal motore a razzo in funzionamento a prescindere che questo si trovasse dentro o oltre l’atmosfera poichè le vibrazioni si trasmettono addirittura con maggior efficienza nel mezzo liquido e in quello solido rispetto all’aeriforme, che ovviamente nell’ambiente spaziale viene a mancare, se intendi aprire l’ennesima cervellotica discussione su fenomeni che sono fisici e dimostrati e non semplici teorie, potrai solo perdere un mucchio di tempo e di bile.
Insomma Luigi, mi permetto di consigliarti un migliore approccio all’approfondimento della meravigliosa materia di cui siamo appassionati, senza farti sempre abbagliare dai venditori di fumo…