LUNAR FLYING VEHICLE

Ti prudono le mani ???
Non aspettare oltre, riinizia con il modellismo!!!
Avrai grandi soddisfazioni e scaricherai lo stress che accumuli nell’arco della giornata.

Quanto hai ragione…
Ci sono i 108 cm di Titanic che mi guardano dall’alto (è sullo scaffale di fianco alla scrivania), ma non mi decido mai a riprenderlo per continuarlo…

Io invece ho solo vari modelli che mi guardano dall’alto della mia memoria: diorama di Carro Tigre, sommergibile Typhoon, corrazzata Yamato, :frowning:
andati persi negli scontri a fuoco con i miei pargoletti. :scream:
Forse ora che sono un po più grandicelli sarebbero meno distruttivi…ci sarà da convincere la “gentile” consorte :kissing_heart:
Sarà dura!

Giugno del 1974.
Nel loro secondo giorno , di permanenza sulla Luna, gli astronauti dell’APOLLO 20 hanno in programma un’eva che vede l’utilizzo del LFV.
Dopo averlo rifornito ed aver fatto i dovuti controlli, si sono messi in volo per l’esplorazione di una zona poco distante dal luogo di allunaggio.
Stanno volando in assoluta tranquillità, quando la loro attenzione viene richiamata da un meteorite strano che appare in una zona completamente piana.
Subito, il comandante , cambia rotta dirigendosi nelle immediate vicinanze e per evitare problemi, preso dall’entusiasmo e dalla curiosità, alluna quasi attaccato al meteorite.
E’ per lui un attimo saltare giù dal LFV e ritrovarsi ai piedi del meteorite , per poterlo guatare.
Il suo compagno fa lo stesso però, nella fretta di raggiungere il suo compagno, già sceso dal LFV, gli scappa di mano la telecamera che cade ai piedi del veivolo.
Preso dall’eccitazione , per aver individuato un meteorite composto da una roccia già presente sulla Terra, oltre a far cadere la telecamera, inavvertitamente urta anche la telecamera posta sul fianco del LFV.

Potrebbe essere questa la scena immortalata, in questo piccolo diorama , per presentare il LFV in tutta la sua bellezza.
Il mio scopo era quello di far capire meglio le sue funzioni e il suo utilizzo poichè, più di una volta mi è successo di trovarmi davanti ad amici che , pur con le relative spiegazioni, non riuscivano a capire il suo utilizzo e le dimensioni corrette del veivolo.
Ho dovuto quindii realizzarlo associandolo a dei figurini che dessero le proporzioni giuste .
Quando mi è balenata in testa questa scena è stato un attimo trovare la composizione per poter concentrare il tutto in pochi centimetri quadrati.
Dovevo riuscire a mettere, in poco spazio, due figurini e un veivolo in modo che non risultassero ammassati o concentrati in modo caotico.
E’ per questo che ho pensato di mettere i due figurini su due piani diversi , cosicchè non si coprissero ed ognuno avesse il proprio spazio.
Oltre questo, bisognava dare una “ragione” per cui gli astronauti si fermassero prorpio in quel punto e scendessero dal veivolo; da qui l’idea di utilizzare un sasso, recuperato in giro anni fa ,che da troppo tempo stava sulla mia scrivania a prendere polvere.

Ora lasciamo stare racconti e parole e passiamo alle foto che meglio vi potranno far capire e sognare come ho fatto io nel realizzarlo.
Vi posto le foto più significative dato che , per questo modello ho forse esagerato ed ho fatto più di 150 foto.
Se dovessi postarle tutte, penso che l’ADMY mi richiamerebbe per il troppo spazio carpito alla memoria del forum.

foto.

Proprio un bel lavoro Topopesto. :smiley:

Salute e Latinum per tutti !

Con enorme ritardo,(parzialmente giustificato dai miei personali,pressanti impegni lavorativi :frowning: ),mi congratulo con te per l’eccellente realizzazzione :-).
A presto ,
Nic

Grazie tanto!
Non esagerare con il lavoro, prenditi un poco di riposo!

Ecco il modello trovato su “The lunar exploration scrapbook”.
Il nome è Bell F2B.
Sotto un altro concept della Bell per un veicolo assai simile (poi rigettato) ,la cui prima versione era stata addirittura pensata con capacità “escape” dalla superficie lunare.

Il disegno base , che ho utilizzato per realizzare questo modello è proprio quello presente nel piccolo riquadro, presente nella prima imagine da te postata.
Essendo tutti disegni di concetto, variano molto tra loro e non sempre sono confrontabili.
Quello che a me interessava era quello di realizzare , dal mio punto di vista la versione più accattivante,e nello stesso tempo far capire come era e come avrebbe dovuto funzionare.
Penso proprio che , con il mio modello, sia riuscito nell’intento.