Ma contro chi dobbiamo combattere... ?

Nella mia modesta opera di diffusione dei fantastici video anti Moon Hoax prodotti dal forum, ho ovviamente reclutato (direi con entusiastica adesione) anche il mio caro amico Giulio.
Il suo piccolo blog è piuttosto seguito, soprattutto da un pubblico femminile (Giulio è un marpione… :grin: ).
I filmati sono stati preceduti da una mia breve presentazione.
L’accoglienza, pur senza aver suscitato grande interesse nelle sue ‘lettrici’, è stata buona, ma…
Leggete cosa scrive questa persona, una donna di cui non conosco, e neppure direi se lo sapessi, altro:

“Trovo l’ultimo post estremamente offensivo, antidemocratico, inutilmente e fintamente ironico e saccente.
L’offesa, non è rivolta a tutti coloro che “liberamente” possono non credere ma alla libertà di espressione e di pensiero per la quale moltissime persone hanno perso la vita. Si può non condividere ma bisogna “sempre” rispettare e il tono del post, è tutt’altro che rispettoso.
Il credere o meno, non comporta essere migliori e il saper scrivere, rendo solo l’offesa più celata.”

Ovviamente non vi è offesa alcuna nel mio post, ma il punto è un altro.
La celeberrima frase di Voltaire la conosciamo tutti: ‘non condivido le tue idee ma darò la vita affinché tu possa professarle’.
Giusta, bella, idealismo all’ennesima potenza… ma…
Se mi dici che gli ebrei devono finire nelle camere a gas, se mi dici che i neri sono una razza inferiore, se mi dici che le donne devono sottostare ai voleri del maschio, se mi dici che la Terra è piatta… e soprattutto se NON accetti alcun contraddittorio…
Beh, IO NON COMBATTERO’ per il tuo ‘diritto’ ad esprimere queste ‘idee’.

Salute e Latinum per tutti !

C’è sempre qualcuno che trova pretesti per sfogare le sue frustrazioni esistenziali.
Questa gente esiste,amen…che vada in pace.

E` l’ultima linea di difesa di chi, arrampicandosi sui vetri insaponati, ha esaurito ogni argomento e scivola sempre più giù.

Paolo Amoroso

Può anche essere una persona sinceramente convinta di ciò che scrive, ma che non capisce l’uso distorto che complottisti e compagnia bella fanno della libertà di espressione.

Essere ‘sinceramente convinti’ non è detto sia un bene.
La storia, anche attuale, è piena di gente ‘convinta’ che ha fatto, in assoluta ‘buona fede’, strage…
Non possono comunque difendere chi afferma che il Sole nasce ad ovest e tramonta ad est…

Salute e Latinum per tutti !

E’ un fatto che molti “fanatici” sono in buona fede.
I forum sono pieni di persone che pensano di avere la verità assoluta nelle loro algide menti, tante maestrine (o maestrini) che giudicano a priori tutto quello che gli passa sotto tiro.
Personalmente in tutti i miei messaggi cerco di non calcare la mano proprio per non dare il fianco a chi, non avendo più motivazioni valide per controbattere, scivola sulla questione del metodo, innescando una discussione sterile e tediosa.

Ribadisco quello che ho già affermato, in altri post, per me è gente che ha dei problemi psichici che dovrebbero andare in cura da un analista. Il mio non vuol essere un insulto, del tipo: son degli idioti, degli scemi, ecc. ma è una serena constatazione! Si tratta di persone che per qualche motivo (magari problemi famigliari o altro) hanno sviluppato una sorta di patologia che gli porta ad avere una visione distorta della realtà che li circonda e (molto probabilmente) anche una visione distorta di loro stessi. Più che da insultare o attaccare, almeno alcuni di loro (quelli più radicati nelle loro convinzioni), sarebbero da curare!

Capisco che dire una cosa del genere può far venire in mente i famosi ospedali psichiatrici siberiani in cui finivano gli oppositori politici più convinti (in epoca sovietica), perchè venivano considerati pazzi, in quanto non riuscivano a vedere il “paradiso” in cui vivevano, ma qui non si tratta di opinioni e idee politiche (e del diritto di poterle esprimere liberamente, senza finire in manicomio, o peggio in un gulag) ma si tratta di vere e proprie follie (è gente che è capace di affermare che la Terra è piatta, poggia su una tartaruga e magari è stata, letteralmente, creata in sette giorni).

Puoi chiedere alla signora/signorina se, una volta diventata VIP, avesse piacere nel diventare protagonista di tresche e vizi inesistenti sbandierati su tutti i giornali di gossip.
In nome della democrazia tu difendi le tue idee portando dati a prove, se poi la tipa trova il mondo complottista bello perchè così affascinante ed accattivante con i suoi complotti, con i suoi misteri misteriosi… bene, ne scrivano pure, ma ne scrivano libri di SF, non di saggistica/divulgazione/inchiesta. Ricorda alla signora/signorina che Aldrin questa gente li ha portati in tribunale ed ha vionto la cusa, ci sarà un motivo.

Sono d’accordo con quanto scrivete ma purtroppo molti non capiscono , o non vogliono capire , che le opinioni devono trovare un riscontro ed un appoggio nella realtà dei fatti . Purtroppo il secolo passato è stato pieno di filosofi , tutti professori universitari e qualcuno pure rettore che hanno negato o l’esistenza di una realtà dei fatti o la capacità della scienza e della ragione di conoscerla . Di uno come Heidegger ( rettore di una Università ! ) che sosteneva che " scienza non è sapere " che pensiamo ? Che aveva problemi psichici ? E del noto professore dell’Università di Perugia ( non faccio il nome per non incorrere nella diffamazione ) che sostiene che la Shoah non è mai esistita e che la Relatività di Einstein è tutta sbagliata che diciamo ?
Io penso che dobbiamo combattere con armi culturali proprio l’idea che una realtà di fatto non esiste e che tutto sia opinabile

C’era un detto una volta che diceva: " la mia libertà finisce dove inizia quella degli altri", questo lo posso interpretare così: nessuna libertà può dirsi assoluta;a questo punto neanche quella di stampa o di espressione o di pensiero, altrimenti si cade nella prevaricazione e questo non lo considero accettabile in nessun caso

Anche se mi riconosco come uno che si “accalora” nelle discussioni, dopo alcuni anni passati a cercare di discutere con questo genere di interlocutori, ho capito questo, e umilmente condivido:

  1. E’ inutile discutere con chi è evidentemente un alternativo per partito preso, e quindi si sente un illuiminato di intelligenza superiore alla media, non come te che ti bevi tutte le “verità ufficiali”.
  2. Valutare se violare la regola di cui al punto 1, e impegnarsi in una discussione, per far sì che i lettori terzi non siano fuorviati dalle scelleratezze dell’interlocutore alternativo
  3. Non appena fatto quel tanto che basta a rendere didatticamente utile la discussione, e provare ai terzi dotati di raziocinio l’inconsistenza delle tesi alternative, cessare la discussione.

Altra cosa che ho imparato, anche quando è evidente ai parameci che il tuo interlocutore è sordocieco anche alle più elementari regole scientifiche, e pretende che le sue tesi (mai mai mai provate scientificamente) siano considerati al pari di quelle “ufficiali”, se lo tratterai con schietta sincerità ci sarà qualcuno che ti accuserà di essere un despota, un antidemocratico perchè non “discuti” e non accetti di “confrontarti”.

La scienza si corregge da sempre, mentre gli alternativi sono tali per prese di posizione meramente filosofico-egocentriste, tanto che rifuggono accuratamente di mettere alla prova le loro teorie con le verifiche sperimentali previste dal metodo scientifico di galileiana invenzione.

Ora basterebbe dire alla signora che non siamo antidemocratici, ma che pretendiamo che ella dimostri, con metodo scientifico verificabile e ripetibile da terzi, che l’uomo non è atterrato sulla Luna. Vedremo quanto dura.

Il leggendario Piero Angela,nel suo Quark,ha esposto molto bene,in un servizio,quella che è la teoria dei complotti,dando la spiegazione del perchè questo fenomeno sia in espansione.

prescindendo per un attimo alle idee(di facciata e perchè suonano tanto bene,stile frase fatta)del diritto all’opinione,la spiegazione è che la teoria del complotto viene innescata per prima cosa,da soggetti di cultura media,che si sentono frustrati nelle proprie ambizioni e che nelle teorie del complotto trovano uno sfogo per giustificare la propria situazione,gente che si sente oppressa e sfruttata dal sistema.

Inoltre,dato molti interessante,partendo dall’esempio della morte di Kennedy o di Diana,vi è un meccanismo psicologico che,nella maggior parte di queste menti,porta a dover trovare una spiegazione alla fine di questi Enormi personaggi che vada al di la di quelli che sono i meri fatti:per spiegarmi meglio,ritenere che Diana sia morta in un modo “banale” per via di un autista ubriaco,come una comune mortale,non viene facilmente accettato per via del fatto che si tratta di un personaggio che,nella visione comune,ha una valenza speciale,e per una persona speciale ci va anche una fine speciale,non le pallottole di un folle o una macchina che si schianta.

Lo stesso può valere per le torri gemelle,che è più accettabile un complotto del proprio stato piuttosto che un atto di terrorismo,come l’atterraggio sulla Luna,un fatto talmente incredibile dal preferir pensare che sia finto,piuttosto che accaduto realmente.

Poi vi è chi su queste cose usa la furbizia per macinare soldi,e criminali che sfruttano la disperazione delle persone per spillarle soldi,oppure solamente dei PURI imbecilli che negano l’olocausto.

Questi ultimi(di cui uno in particolare di cui non faccio il nome)sono davvero dei miseri e piccoli uomini,schifosi e viscidi…Chiunque abbia visitato un campo di concentramento può portare per sempre dentro l’immagine REALE e INDISCUTIBILE di quello che è successo a MILIONI(e non poche centinaia)di UOMINI,gente x cui la libertà di parola è un lusso troppo grande

E’ una mentalità “contro” che esiste dagli anni 70 (non a caso le prime tesi complottiste,rilanciate dal film “Capricorn One” nascono in questo periodo).
La filosofia di base,post Vietnam e Watergate era:“Il governo ci ha sempre mentito”.
Oggi la maggior parte (non tutti) dei complottisti sono persone “contro”,e da posizioni estreme, di destra o di sinistra, nutrono una formidabile antipatia per gli Stati Uniti d’America ,o nel caso di cittadini Americani ( ad esempio la destra integralista evangelica, anti evoluzionistica e razzista ) per il suo sistema politico.
Non c’è propio nulla da fare.
Il “Moon hoax” in questi casi è soltanto uno dei sintomi di una malattia più complessa.

Vorrei per un attimo uscire dal binario dei complotti e riflettere sulla questione “libertà di parola”.
Spesso mi sono trovato, parlando con le persone di argomenti tra i più vari, a ricevere risposte invocanti la famosissima “libertà di espressione”. Ora, per me, la libertà di espressione implica che tutti hanno il diritto di esprimere i loro pensieri e a nessuno questo deve essere impedito. Questo però, a mio avviso, non implica affatto che tutte le idee, in quanto espressione degli individui che le hanno formulate, debbano essere uguali e in ugual modo rispettate!

Esiste infatti qualcosa che rappresenta un parametro fondamentale e inequivocabile, comune a tutti, cioè la REALTÀ. Io credo infatti che, benché per la fisica stessa sia impossibile determinare perfettamente la realtà, questa esista, uguale per tutti, e possa essere conosciuta con una precisione sufficiente. Quindi un’idea che si scontra con la realtà non ha assolutamente la stessa dignità di un’idea conforme ad essa, e non solo non deve essere rispettata, ma in alcuni (pericolosi) casi combattuta.
Ciò che quindi rappresenta la ghigliottina è il principio cardine della scienza, il metodo scientifico.

Io combatterò sempre quei “signori” che parlano di scienze “alternative”: finché non forniscono prove sperimentali replicabili e verificabili da tutti, le loro “teorie” rimarranno baggianate e basta! La scienza è UNICA e non esiste una versione “alternativa”, in quanto implicherebbe una realtà alternativa, con leggi e principi diversi.

Ovviamente sono conscio che la scienza attuale non è perfetta, ma solo la somma di tutta la conoscenza raccolta finora. È per questo che ancora oggi la scienza non è ferma, ma in continua evoluzione. Ed è per questo che ancora oggi vi sono “dispute” tra teorie differenti: mettere in dubbio le teorie e i modelli attuali è perfettamente normale e questo non deve essere combattuto.
La differenza sta nel metodo usato e nel modo di porsi!

Sono anche consapevole che vi siano dei campi dove non si parla di realtà, dove quindi il mio discorso non è applicabile, oppure che molto spesso la realtà è così complessa che è difficile distinguere tra teorie “giuste” e “sbagliate”.

Penso anch’io, come te, che in molti casi sia soltanto uno dei sintomi di una malatia più complessa e abbia delle radici estremistiche politiche e/o religiose!

Esprimendo delle idee bisogna anche assumersene la responsabilità, per esempio gli elevati costi sociali delle pseudoscienze e delle credenze irrazionali.

Paolo Amoroso

qui si tratta di non saper distinguere la differenza tra opinioni e libertà di esprimerle e dati di fatto studiati e analizzati.
sicuramente chiunque, complottisti inclusi, difficilmente metterà in dubbio che 1+1=2, però se già gli si presentasse un’ equazione di 2^ grado potrebbero cominciare a dire che il modo di risolverla non è quello che tutti dovrebbero sapere. insomma come vedono qualcosa di leggermente complesso ecco che scattano i loro dubbi, però di studiare un pò di più un qualsiasi fatto che ai loro occhi sembra strano neanche se ne parla, l’ importante è comunque stare sempre contro le versioni “ufficiali” in modo da sentirsi sicuri (loro) di non essere presi giro da governi, comunità scientifiche e poteri vari.

Qualcuno sopra ha tirato in ballo “Capricorn One”. Vorrei solo precisare che questo film “SMONTA” le tesi complottiste. Nella sua semplicità infatti voleva dimostrare che la stampa LIBERA è in grado di smascherare qualsiasi truffa. Il giornalista protagonista scopre la tresca grazie all’aiuto di un tecnico del centro di controllo che nota grosse discrepanze frai dati. Ha dati e prove in mano e ne informa il giornalista, che come gli altri fino a quel momento non s’era accorto di nulla. Però, nela semplicità con cui è stato realizzato, non è solo in giornalista, ma anche il tecnoco e poi gli astronauti che crollano psicologicamente di fronte all’enormità della finzione che devono sostenere. Insomma, il film voule dirci che fingere una cosa così grossa non è possibile. L’uomo della strada però pensa solo: la NASA ci ha fregati, così il senso del film è andato perduto.

Già,non a caso nel film gli Astronauti avrebbero dovuto essere uccisi al rientro.

Al di là di questo,sapete qual’è la vera differenza tra oggi ed i tempi di Apollo 11?
Il problema non è che abbiano tagliato le missioni Apollo,o che la stazione da 12 uomini,la base lunare e la missione su Marte non siano state fatte.

La differenza è che quarant’anni fa la modernità non aveva nemici,oggi invece si.
In fondo è da quì che nascono i vari complottismi.
Quarant’anni fa c’era una lotta,se vogliamo spietata,tra due “mondi” e due modi di vedere la realtà : il "liberal capitalista ed il comunista.
Ma nessuno di questi due “mondi”,sia pur nell’ambito di una competizione durissima,metteva in dubbio il progresso e la scienza;
Anzi entrambi rivendicavano di incarnare “la modernità” (e la corsa allo spazio rientra in questa chiave di lettura).
Oggi vi sono vasti bacini di irrazionalità.
Alcuni si richiamano ad una sinistra antagonista,vagamente terzomondista.
Altri alla “tradizione”,sia essa di tipo religioso (che in questo caso è declinata sempre in senso fondamentalista) o razziale,o etnica,o politica (guarda la combinazione,sempre quella di settant’anni fa :stuck_out_tongue_winking_eye:)
Tutti sono uniti nell’odio profondo verso la “modernità”,guarda caso incarnata negli Stati Uniti d’America di cui si auspica la caduta prossima ventura.
Ovviamente in questo contesto l’uomo non può essere andato sulla luna.
Fa tutto parte dell’allucinante complotto di “illuminati” vari collegati ad una ben nota “razza” che secondo quest mentecatti sarebbe responsabile di ogni male.
Oppure sono le oligarchie capitaliste che governano realmente gli Stati Uniti,e che oltre a fare guerre in giro per il mondo,inquinare ,fabbricare finti sbarchi sulla luna e finti attentati ai grattacieli delle loro città ,costruiscono anche uragani telecomandati per sterminare gli abitanti del terzo mondo ed uccidere i poveri della louisiana.
E anche quì la tecnologia (“la macchina fabbrica-uragani”) è vista come nemica,estranea,al servizio di “Essi”.

Quoto al 100% quanto detto da Carmelo e Artax più sopra.
Aggiungerei anche che nel tempo sembra che ci si stia dimenticando il vero significato della parola “Realtà”: molte mail che arrivano a me e AstroTeo sul moon hoax vertono sul fatto che il dimostrare che i complottisti sparano panzane non dimostra automaticamente che sulla Luna ci si sia andati sul serio. Questo è vero solo finchè si ignorano sia l’enorme massa di prove (filmati, foto, campioni, testimonianze, risultati scientifici, ecc.) a favore del programma Apollo, sia tutte le difficoltà aggiuntive introdotte dal complotto (come il mantenere il segreto per 40 anni). La giustificazione di fondo, più o meno velata, che di solito gli autori si danno è qualcosa del tipo: “io la penso così, questa è la mia realtà”.
Tempo fa, lessi in un articolo di un blog (di cui purtroppo non ricordo l’autore) una frase che mi piacque molto: “la scienza non è democratica”. Io vado oltre e dico che la realtà non è democratica. Molti (fra cui i complottisti) male interpretano il significato di “Democrazia”, di cui la libertà di espressione e di pensiero è una conseguenza. Pensano che per il solo fatto di vivere in una democrazia siano autorizzati a sostenere teorie (o ideologie) che palesemente contrastano con la realtà.
Sfortunatamente (per loro) l’universo non funziona in questo modo, se una teoria risulta campata in aria lo è e basta, per quanto a noi ci dispiaccia, per quanto fosse bella e affascinante. Poi se un giorno arrivano nuove prove, allora (e solo allora) si sarà autorizzati a creare una nuova teoria, magari riesumandone una vecchia che ben si adatti alle nuove prove. Ma fino a quel momento, sostenere teorie non supportate da prove è solamente antiscientifico, nonchè assurdo.
Altri complottisti invece sembrano appellarsi ad una altrettanto male interpretata “apertura mentale”: la loro linea di pensiero è del tipo: “io non mi chiudo nessuna porta, non elimino la possibilità che lo sbarco sia avvenuto realmente, ma neanche quella che sia stato simulato; la mia mente è aperta, la vostra è chiusa perchè vi fidate ciecamente della versione ufficiale”.
In questo caso, non si rendono conto che il loro atteggiamento è l’esatto opposto di ciò che si dice “mente aperta”, e al contrario si avvicina pericolosamente al più clamoroso caso di chiusura mentale della storia: quello fra la Chiesa e Galileo.
Prima delle osservazioni di Galileo, tutti credevano (a buon diritto) nel sistema tolemaico, che era quello che meglio si adattava alle osservazioni: tutti infatti vedevano il Sole sorgere a est e tramontare a ovest, e nessuno aveva l’impressione di essere su una gigantesca trottola. Il sistema copernicano era una speculazione (quasi) puramente teorica, e non aveva, fino a quel momento, prove sufficienti che ne giustificassero l’adozione.
Quando Galileo realizzò le sue osservazioni al telescopio (in particolare quella delle fasi di Venere), si accorse che la realtà non era quello che si era sempre pensato, e che era molto più complessa: a questa realtà il sistema eliocentrico si adattava benissimo, e quello tolemaico crollava come un castello di carte. I teologi semplicemente si rifiutarono di valutare le prove portate da Galileo e rimasero fedeli al sistema geocentrico, con le conseguenze per lo scienziato pisano che tutti conosciamo: questo atteggiamento si rivelò uno dei più grandi errori commessi dalla Chiesa (fu stigmatizzato anche da Giovanni Paolo II) e passò alla storia come l’archetipo della “chiusura mentale”. L’errore non era nell’aver sostenuto Tolomeo prima delle osservazioni di Galileo, ma nel non averlo abbandonato quando diventò chiaro che era ormai insostenibile.
Quindi, se quell’atteggiamento oggi viene considerato “chiusura mentale”, perchè un comportamento del tutto analogo da parte dei complottisti (rifiuto delle prove, attaccamento ad una teoria che non ha lo straccio di una prova a sostegno) deve essere considerato “apertura mentale”? Evidentemente il complottista che ritiene di avere una mente aperta non ha la minima idea di ciò che queste parole significano.