Matt Taylor e le pinups

Lo sai che a scrivere certe cose si ottiene l’effetto contrario vero? :stuck_out_tongue_winking_eye:

Io ovviamente non l’ho fatto eh :angel: ma mio cuggino mi ha detto che l’immagine da te postata compare esattamente alla terza riga ultima colonna del tipo di ricerca da te proposta :roll_eyes:

Marco, intendevo che non é una questione solo femminile, lode a te per l’educazione che dai alle tue figlie, ce ne fossero! Intendo che essendo ancora una ferita aperta chi é ‘sensibilmente illuminato’ é bene che che si faccia sentire anche oltre il proprio nucleo famigliare, poi io convertirei la parola femminismo in umanismo o qualcosa del genere. :slight_smile:

Felottina, anch’io amo il gioco della seduzione, in ogni caso non è che debba essere sempre on. Altrimenti sarebbe poi come urlare al lupo al lupo quando serve.

Ahaha! Isapinza volevo pubblicare esattamente un’immagine del genere, magari con sopra Ken Shiro o Thor, perché gli uomini devono essere tutti così, no?

Paolo137, quei test é fatto o collabora col network internazionale di social psychology, grazie per aver condiviso il risultato, secondo me é tutta questione di consapevolezza, ora che lo sai puoi metterci più l’attenzione, confermare o meno il risultato e farci qualcosa. Molte bias le abbiamo assorbite dall’ambiente, se vuoi approfondire scrivimi pure anche in privato.

Io non l’ho ancora fatto…

Personalmente non ne penserei nulla di male,solo che sei spiritosa.
Per altro non vedo perchè una donna non possa “tirarsi su” (secondo significato della parola “pin up”) con l’immagine di un aitante giovanotto palestrato.
Certo però che se tu volessi un “male pin up” veramente,ma veramente eccitante,con una tenuta mooolto fetish…non potresti trovare di meglio che questo:

(Attenzione, immagine molto forte ).

Sembra stia leggendo un libro che nel suo titolo sintetizza il mio punto di vistai: “Much ado about nothing”…cioè molto rumore per nulla :-). E mi sembra più o meno siamo tutti/e sulla stessa lunghezza d’onda :-). E alle forumiste donne mi aggiungo anch’io …ragazze siamo proprio un bel gruppetto. …e Carmelo…mi piace assai quanto hai postato come spoiler !!
e off topic oggi sono felice perchè Samantha ha messo nella playlist (che ascolterà non mi ricordo in che momento del giorno del lancio) anche una canzone che gli avevo suggerito via twitter: Rocket Man (che guarda caso ben si addice all’avatar proposto da Isa) :slight_smile: :slight_smile:

Nelle fasi finali del countdown, per passare il tempo in attesa del lancio.

Grazie Amoroso per la precisazione!!

Esiste un interessantissimo studio di Geert Hofstede, uno dei padri dello studio dell’interculturalità intesa come disciplina sociologica delle interazioni culturali fra popoli di aree geografiche differenti. Una delle “dimensioni” prese in esame per caratterizzare scientificamente i comportamenti e le relazioni fra essi è il “MAS”, questa di seguito è la definizione “accademica” di questo parametro che non è semplicemente la traduzione di “mascolinità” come noi utilizziamo il termine quotidianamente.
Masculinity (MAS), vs. femininity: “The distribution of emotional roles between the genders”. Masculine cultures’ values are competitiveness, assertiveness, materialism, ambition and power, whereas feminine cultures place more value on relationships and quality of life. In masculine cultures, the differences between gender roles are more dramatic and less fluid than in feminine cultures where men and women have the same values emphasizing modesty and caring. As a result of the taboo on sexuality in many cultures, particularly masculine ones, and because of the obvious gender generalizations implied by Hofstede’s terminology, this dimension is often renamed by users of Hofstede’s work, e.g. to Quantity of Life vs. Quality of Life.

Dietro questo valore rilevato, non c’è semplicemente la “mascolinità” ma tutta una serie di comportamenti che caratterizzano sorprendentemente bene (come del resto anche le altre “dimensioni” utilizzate) gli atteggiamenti culturali di certi popoli verso queste tematiche. Andando a vedere i dati ci si accorge che sia USA che UK hanno valori molto preponderanti verso la “masculinity” (e l’Italia ha valori ancora maggiori) e questo spiega molto molto bene questi atteggiamenti che a prima vista sembrano antipodali.
http://www.clearlycultural.com/geert-hofstede-cultural-dimensions/masculinity/
Mi ricordo di aver fatto proprio questa domanda quando l’insegnante del corso che frequentavo spiegava questa situazione, dicendo che proprio negli USA questo parametro d’analisi non viene nemmeno chiamato con il termine “masculinity” perché sarebbe automaticamente screditato e non accettato come “politically correct”. Le chiesi allora "perché un Paese così caratterizzato e che pone così tanta importanza alla “masculinity” (che è quella serie di caratteristiche sopra citate, non solamente la “mascolinità” come la definiamo noi) non vuole essere definito “masculine? non è un paradosso?” mi disse, "No è proprio perché un Paese pone così tanta enfasi sulle differenze “Masculinity/Femininity” che non vuole essere associato in maniera così netta ad uno dei due. Il risultato sono eccessi di “politically-correct” a non finire… In Paesi agli antipodi su questo parametro (vedi i paesi scandinavi) un dibattito di questo tipo non si innescherebbe mai su questi temi… "

Per chi fosse interessato è uno studio interessantissimo e illuminante sotto svariati aspetti, a mio parere dovrebbe essere obbligatorio per chiunque lavori a contatto con culture differenti… o anche solo nelle scuole.
http://en.wikipedia.org/wiki/Hofstede’s_cultural_dimensions_theory

Comunque secondo me il sessismo non ripaga. Non vinco nemmeno a Squillo :-\


Grazie Albyz, lo metto nei segnalibri e lo leggo con calma.
Su un altro piano, bellissimo il libro di Bianca Pitzorno “Extraterrestre alla pari”, dove si racconta di Mo che viene da Deneb, dove non esistono differenze di genere fino all’età adulta. Sulla Terra, dove Mo è alla pari presso una famiglia, questo sarà un problema, e…
Da leggere, fa riflettere sui ruoli, su quanto si possa essere schiavi di qualcosa creato da noi,di condizionamenti culturali.

Carmelo, sono andata a caccia di immagini “up” e questa per me è insuperabile, molto evocativa (vabbè poi ci sarebbe Renegade…)


mercury.jpeg

L’ho letto, bellissimo!
Cosi’ a freddo mi vengono in mente le tecniche balorde dello psicologo per determinare se Mo fosse stat un maschio o una femmina, l’utilizzo di parole tronche per identificare il genere neutro e anche qualcosa sulla suddivisione dell’atomo in parti romboidali :slight_smile:

Articolo fin troppo scontato su OggiScienza, se qualcuno ha voglia di replicare ve lo linko:

http://oggiscienza.wordpress.com/2014/11/20/camicie-e-scienziati-e-scienziate/

Bellissima!
Per la serie “L’astronauta vero ha da puzzà”!

Come è andata veramente :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:
http://tagli.me/articolo/la-camicia-di-matt-taylor-come-%C3%A8-veramente-andata

Bello, ma la faccina purtroppo dovrebbe essere questa: :point_up: o questa: :rage: o questa :face_with_symbols_over_mouth:

Non avevo pensato che quella camicia fosse disegnata da una donna. Che assurdità

non l’ho capita… :flushed:

Nemmeno io… vuoi un elenco di donne che disegnano meravigliosamente? E anche cose molto più scabrose, mi dicono. Pare che, anche se apparteniamo sicuramente a razze diverse, condividiamo con loro una buona parte di DNA.

Se la mettiamo in termini di DNA, ogni maschio ha il cromosoma X materno quindi femminile, ed ogni femmina ha un cromosoma X paterno quindi maschile. E guarda che caos può combinare una differenzuccia tra X e Y!

Squillo, il gioco di carte di Immanuel Casto, è stato disegnato da una donna.