"Mea Culpa" di Bolden sulla strategia di presentazione del budget 2011

E’ raro sentire alte cariche istituzionali fare pubblicamente ammenda su errori propri o di propri collaboratori ed è ancor più raro nel caso siano coinvolte migliaia di persone per un argomento comunque spinoso e delicato.
Charles Bolden, Amministratore della NASA, è tornato sui modi in cui è stata divulgata la proposta di cancellazione del programma Constellation lo scorso lunedì durante una serie di interviste rilasciate ai maggiori quotidiani USA.
Visti i risultati, soprattutto fra le migliaia di dipendenti dei vari centri sparsi per il Paese, al completo oscuro delle scelte prese sino a quando non sono state presentate ufficialmente, Bolden è stato costretto a fare pubblica ammenda sul sistema utilizzato per divulgare la notizia.
“Pensavo di sapere quello che facevo ad essere onesto, per cui abbiamo presentato il budget e tutto il resto nella maniera in cui lo abbiamo fatto. E’ stato un enorme sbaglio? Si lo è stato. Ho imparato un’importante lezione” continuando “Non mento dicendo che in questo modo ho incrinato diversi rapporti. Ora il mio obiettivo è di provare a riparare queste relazioni un tempo incredibilmente buone a causa di una mia negligenza nella divulgazione dei piani. Non ho ascoltato la gente”.
Parole forti che continueranno a far discutere anche nelle prossime settimane.

Parole forti che a leggerle in originale si rimane abbastanza di stucco per quanto siano dirette.

The Telegraph
“Was it screwed up? Yes it was,”
“I didn’t listen to people”

Florida Today
“I don’t fool myself that I have not injured some relationships. And so my task now is to try to go in and repair those former, incredibly good relationships because of my ineptness in rolling out this plan.”

WESH
“I thought I knew better, to be quite honest,” he said. “So, we rolled out the budget and rolled out everything in the manner we did. Was it screwed up? Yes. So, I learned a valuable lesson.”

Beh, non è un pò tardi per chiedere scusa?
In fondo a causa della scelta di Obama di cancellare Orion e Constellation, centinaia se non migliaia di persone hanno perso il lavoro…non poteva pensarci prima e magari tentare di convincere Obama a fare una scelta diversa?

Non credo (o almeno spero per la sua dignità) il mea culpa sia sui contenuti… ma sui modi di comunicazione degli stessi.

Quindi non c’è alcuna possibiltà di fare marcia idietro o perlomeno, di rivedere il progetto Orion/Ares/Constellation per modifiche di progetto e/o di finanziamento?

Chiedo non sapendo molto sulle leggi in vigore negli USA, ma non si era detto qualche post fa,che la proposta di Obama per concretizzarsi deve avere l’appoggio del congresso?
Quindi se il congresso non da il via libera…cosa succede in pratica?

Si quella attuale è una proposta di budget, molto terra-terra lunedì scorso è stata presentata la finanziaria USA… ora deve superare tutto l’iter per diventare legge… come in Italia… credo sia difficile un ribaltone, magari qualche modifica probabilmente si, ma vedo difficile di più.

Certo, un ribaltone totale della situazione è difficile, ma forse se si creasse una forte opposizione alla nuova finanziaria di Obama sul programma spaziale americano, forse…e dico forse, si potrebbe arrivare ad un compromesso.
Dato che il governo ha già dato fondi e via libera alla Nasa per finanziare i privati (vedi SpaceX, ecc) per lo sviluppo di mezzi cargo o manned, potrebbe anche fare in modo che i privati sviluppino veicoli simili ad Orion con l’obbiettivo di andare non solo in leo,ma anche oltre, in modo di avvicinare un ritorno dell’uomo sulla Luna.
Già alcuni stati, come la Florida e il texas, che sono fortemente motivati e coinvolti nell’esplorazione spaziale, sono contrari a questa proposta di Obama…se se ne aggiungessero altri, si potrebbe ottenere il risulatato di cambiare in meglio (si spera :stuck_out_tongue_winking_eye:) la decisione sulla Nasa…è fattibile?

Almeno, almeno ORION! Anche per la sola LEO!
Non posso credere che la NASA possa fare a meno di un proprio mezzo manned!
E’ una assurdità!
E credo che oltreoceano saranno in molti a pensarla così!

Davvero, ho beccato la replica su nasa tv e sono rimasto impressionato. Addirittura ad un certo punto ha detto qualcosa tipo: “Mi sono scusato e continuo a scusarmi. Quando continui a scusarti la gente pensa che sei uno stupido… Ma infatti io sono stato stupido.”

Effettivamente è questa la cosa più scioccante! Rinunciare ad avere un proprio mezzo manned! Si doveva almeno salvare Orion (magari in una versione alleggerita) da lanciare, perché no, con un Falcon 9 o con un EELV. Il resto, sviluppo di un HLV e persino di uno o più lanciatori manned privati (sopratutto del tipo mini navetta) va bene, ma cancellare totalmente Orion lascia, assolutamente, stupefatti e penso che molti americani siano stupefatti come me!

in effetti non sembra un comportamento perfettamente logico

Io non riesco a vederla così in negativo, soprattutto quando i tasselli si ordinano e si spiega quella che sarà la dinamica degli anni a venire.

La NASA è un’agenzia il cui scopo principale è fare ricerca, scientifica e tecnologica, garantendo l’avanzamento dell’aeronautica e dell’astronautica degli stati uniti. Questo compito va molto al di là della gestione logistica di una capsula comprata da un consorzio di aziende e costruita in appalto.

Questo significa creare le condizioni per la ricerca di base ed applicata, cosa che si effettua nei diversi centri dell’agenzia (propulsione, ottimizzazione di propulsori aeronautici, docking automatico, refueling in orbita, e via di questo passo), e significa avere uomini a fare ricerca nello spazio (sulla ISS), rovers e sonde su corpi celesti o attorno a questi.

Che questi rovers siano lanciati da un Atlas V, e quindi non da NASA, crea qualche problema? Direi di no in funzione delle specifiche di missione. Che gli astronauti NASA vengano mandati sulla ISS da capsule e lanciatori costruiti e gestiti da SpaceX, Orbital o Boeing, crea qualche problema al loro lavoro in orbita o sulla ISS? Anche in questo caso direi di no.

Ecco perchè vedo prioritari quegli obiettivi di ricerca break-through che potranno quindi portare, negli anni 20-25 ad un lanciatore heavy che davvero, lo speriamo, ci consenta di arrivare a Marte in meno di sei mesi. L’obiettivo, il “sogno”, si raggiunge in modo realistico. Se per raggiungerlo servono avanzamenti importanti e fondi oculati, va bene. Perchè sulla Luna “siamo” andati nel 69:andarci ancora per non rimanerci sarebbe stato un po’ deludente.

Resta un problema a mio avviso! Finora hanno volato solo due lanciatori totalmente privati (Pegasus e Falcon1), si tratta di due lanciatori innovativi (sopratutto il primo), ma non ha ancora volato nessun cargo sviluppato da privati per la ISS. In questa situazione come si fa a dire che dei privati riusciranno a sviluppare e a lanciare dei mezzi manned interamente sviluppati da loro? Non c’è nessun precedente! Ora affidarsi totalmente a una soluzione che non ha nessun precedente mi sembra francamente un doppio salto mortale. Non sarebbe stato più logico affiancare allo sviluppo di mezzi manned interamente privati (sviluppo innegabilmente da continuare) una versione alleggerita di Orion da lanciare non con Ares?

A me fa venire in mente una roulette russa.
Ne ho sentite tante fino ad ora, ho ascoltato tutti attentamente, ma non riesco a convincermi e non vedo niente di chiaro e positivo … all’orizzonte! :skull:

Se i privati non ce la dovessero fare rischiano di doversi affidare ai loro ex nemici russi per chissà quanti anni. Come americano sarei, almeno, leggermente perplesso e mi direi, se almeno i nostri vecchi alleati di oltre-atlantico avessero un loro mezzo manned (ATV manned o Hermes) da affittarci, mi sentirei in po’ più tranquillo che dover dipendere totalmente dai Russi. O forse l’oppinione pubblica americana ha più dubbi sui francesi che sui russi e questi dubbi non se li pone? Personalmente ritengo ormai la Russia integrata (a parte qualche problema, ad es. Cecenia) in Europa, al punto che se non sono ancora entrati nella UE e per una loro scelta (legata a loro motivi storico, geografici e culturali), ma un americano medio come la pensa? Per un americano medio è più rassicurante dover dipendere dai russi o dagli europei (guidati dai francesi)?

Sul “cattivo marketing” che è stato fatto del nuovo assetto di NASA se ne è parlato l’altra sera in Astronauticast.
Una buona parte (non maggioritaria) del malcontento può proprio essere spiegata dalla forma comunicativa…

Mah,francamente non disporre di una temporanea capacità di mandare uomini in LEO non è un dramma nel senso che non è un fattore strategico:ciò che è realmente importante è la capacità di mandare in orbita satelliti meteorlogici,delle telecomunicazioni e militari,cosa che ovviamente è garantita.

L’accesso alla ISS tramite la soyuz anzichè con mezzi propri o addirittura non andarci per niente è da riguardare più che altro come un questione di immagine ma oggettivamente è un fatto che non ha alcuna rilevanza strategica per gli USA,tant’è si discuteva se era il caso di terminare le operazioni in merito nel 2015…il che è tutto dire.

Infatti!

Io ne parlavo dal punto di vista non strategico, ma di oppinione pubblica e quindi di immagine (intesa come qualcosa che colpisce e influenza l’oppinione pubblica)! Visto che è la pressione dell’oppinione pubblica (tramite i loro rappresentanti al Congresso) che può cambiare (magari di poco) le cose.

Impressionante, ed assolutamente impensabile per la politica italiana, la correzione del tiro di Bolden.
Richiesta di scusa sui modi, ma non sui contenuti.

Quoto AJ parola per parola.

Quoto AJ anche io, pur non contraddicendomi!
Il dubbio e se riusciranno a realizzare tutto ciò e se ci sarà una vera volontà politica per farlo.
Sono molto pessimista.
Affidarsi a privati che non hanno ancora inviato mezzi manned nello spazio? La vedo una mossa avventata!