Missione DART (Double Asteroid Redirection Test)

Il profilo di questa missione mi aveva lasciato un po’ perplesso: si vuole dimostrare di riuscire a colpire un asteroide ad una velocità e in un punto preciso e poi vedere come è cambiato il suo moto.

Per la dimostrazione suddetta dovrebbe bastare far fare ad una sonda una manovra precisa e poi verificare la sua posizione, senza doverla distruggere. E la variazione del moto che verrà rilevata da terra? verrebbe confrontata con i “modelli teorici di urto anelastico” dicendoci (non conoscendo la geologia dell’asteroide e non essendo previsto di studiarla negli obiettivi di missione) qualcosa sulla consistenza del suolo?

Cercando un po’ ho trovato che originariamente era prevista una collaborazione con ESA per una missione chiamata AIDA che prevedeva far precedere DART da un’altra sonda di nome AIM che avrebbe appunto studiato la geologia e la composizione di Didymos e Didymoon, avrebbe osservato l’impatto e studiato dettagliatamente il cratere e il materiale esposto.

Ecco, una missione così mi renderebbe meno perplesso, purtroppo AIM è stata cacellata. Sembra che ci sia però Hera che dovrebbe fare il lavoro di AIM, però qualche anno dopo (eccetto assistere alla dinamica dell’impatto). Qualcuno sa qualcosa di questa Hera?

E e poi c’è LiciaCube che seguirà l’impatto, ma è un cubesat (6U), forse un carico secondario, non so se è un progetto riciclato e riadattato, magari potrà svolgere egregiamente il lavoro di AIM… se qualcuno ha qualche informazione in più ben venga!

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