E’ un piacere leggere i tuoi interventi Quaoar e fanno tornare la voglia di parlare di Astronautica, con la A maiuscola.
Il problema non sono certo le radiazioni, basta cercare in rete per trovare che 100 milliSievert portano, statisticamente e secondo le scarse conoscenze attuali dovute ai pochi - fortunatamente - casi di popolazioni
realmente colpite da radiazioni, all’insorgere di un caso di tumore su 100 persone. Significa che i 0,750 Sievert ipotizzati da Marco Zambi porterebbero a 75 casi di tumore su 1000 persone. Ora, in condizioni normali,non sono certo pochi. Una azienda in cui ci fosse un tasso di mortalità di questo tipo verrebbe sicuramente chiusa, ma, anche non tenendo conto del fatto che gli astronauti non girerebbero nudi su Marte ma avrebbero comunque delle protezione quindi gli 0,75 Sievert si abbasserebbero, sarebbe un valore del tutto accettabile visto che stiamo parlando di raggiungere Marte. Per lo meno, io non avrei problemi ad accettare un rischio
di questo tipo a fronte di una missione di quella portata. Visto che la stessa Nasa accetta poi che i limiti di assorbimento durante l’intera carriera sono di 1 Sievert per le donne e 1,5 per gli uomini siamo all’interno di
un limite comunque accettabile. Siamo un po’ sotto al limite nelle condizioni peggiori, non siamo uno o due ordini di grandezza sopra i limiti. Quindi le radiazioni, pur essendo uno degli aspetti da considerare e dei cui effetti
nocivi cercare di ridurre l’impatto, non sono assolutamente il problema principale.
Ho visto anch’io come Quaoar, avevo otto anni, l’Apollo 11 sulla Luna e mi sorprende come una sfida lanciata nel 1960 da Kennedy portò in soli 9 anni al raggiungimento dell’obiettivo. Anche il programma Shuttle, pur con tutti i suoi problemi, le sue mancate promesse, i suoi drammi, mettiamoci anche i suoi successi pero’  , ha richiesto solo una decina di anni per passare dall’idea alla realizzazione.
 , ha richiesto solo una decina di anni per passare dall’idea alla realizzazione.
Abbiamo bisogno, soprattutto in questo periodo di crisi ( secondo me creata ad arte ), di un New Deal di enorme portata, di qualche cosa che porti al limite le nostre capacità. Le ricadute tecnologiche, sociali e culturali, sarebbero enormi.
Grazie ancora a Quaoar  alla sua giovanilità  ,e al suo entusiasmo.
 ,e al suo entusiasmo.
 quaoar:
 quaoar: