Nella discussione dell’imprevisto della Sojuz MS-22 si è discusso delle implicazioni di un posticipo nel rientro dell’equipaggio. Come leggi, le missioni e il tempo trascorso in orbita è pianificato e organizzato minuziosamente con largo anticipo con diversi scenari. infine revisionato da più parti a diversi livelli. Da fuori possiamo soltanto avere accenni della complessa macchina organizzativa ed esecutiva che c’è dietro allo svolgimento di una missione. Non riguarda soltanto gli astronauti, a questo si aggiunge la logistica dei veicoli di supporto per l’equipaggio, ovvero anche l’inventario dei veicoli cargo: i beni di prima necessità, gli oggetti personali, le attrezzature e gli studi scientifici.
La coperta è lunga a sufficienza per coprire eventuali rinvii, il margine c’è seppur entro certi limiti. Per certi versi è meglio allungare la missione anziché ridurla, nessun astronauta ti direbbe di essere triste nel restare di più in orbita, il necessario potrebbe essere già a disposizione nella Stazione. Va detto che gli equipaggi hanno progetti di ricerca comuni, mentre altri sono specifici per quel del determinato astronauta forniti dalla propria agenzia. Pensa un po’ studi forniti da ASI per appositamente per Parmitano e Cristoforetti o da DLR per Maurer e Gerst, oppure da CNES per Pesquet oppure ancora dalle aziende danesi per Mogensen, e così via. Non è da escludere che il collega che ne eredita il testimone abbia la preparazione sufficiente, si può rimediare è vero, per farli. Oltre modo sono studi degli istituti di ricerca nazionali e non in forma generale di ESA, quindi è quasi doveroso che sia l’astronauta di quel paese a eseguirli.
A titolo di esempio sul nodo logistica, Konstantin Borisov raccontava nel suo diario di bordo su Telegram che le scarpe da ginnastica le ha scelte in primavera, gli organi competenti di Roskosmos hanno eseguito test di sicurezza e di accettazione del prodotto, pesatura, sanificazione, documentazione fotografica e impacchettato nella Progress MS-23 partita a fine maggio. Il processo, il protocollo, è analogo per gli altri veicoli cargo, Quindi le scarpe di Borisov, che è arrivato da poco alla Stazione, erano già da tre mesi in orbita ad aspettarlo. Altri beni più importanti per Expedition 70 sono stati lanciati con Cygnus NG-19, più a ridosso dell’inizio della missione del nuovo equipaggio. Altri ne arriveranno con gli astronauti di Crew-7 e MS-24 pienamente operativi.
Direi di aver risposto a gran parte delle tue curiosità Flavio ![]()