MLP 1 with PAD 39 (Shuttle) 1/144

Avevo detto che per quest’anno non avrei più autocostruito niente però…quando è il momento giusto, quando hai la giusta ispirazione e quando vieni assalito da una “febbre” incontrollabile…meglio approfittarne ed iniziare i lavori.

Per quel che concerne il materiale, sia “solido”, che didattico, erano ormai anni che lo avevo accumulato; bisognava aspettare il momento giusto per iniziare e a quanto sembra, è arrivato.

Come lavoro sembra facile poi…speriamo di non incontrare problemi insormontabili!

Inizio con il dire che, come disegni base, ho preso quelli della AXM paper space scale modeling.
Anche questi sono in scala 1/144; ben fatti e curati, ricchi di particolari e con delle istruzioni molto chiare.
L’unico problema, a cui dovrò stare attento, saranno gli spessori delle pareti poichè io utilizzerò il plasticard da 1 mm, mentre la AXM, per il suo modello, utilizza del compensato da 5 mm.

Dopo una breve introduzione, su quanto mi ha portato ad iniziare questo nuovo modello, passo ora a descrivere i lavori svolti.

Inizio subito con il dire che, per facilitarmi i lavori, ho utilizzato fogli di plasticard di formato A4; solitamente è difficile reperirli nei negozi, bisogna fare un ordine specifico e il costo è leggermente superiore però non certo proibitivo.

Come si può ben vedere nella prima foto, ho iniziato con il riportare le misure sul foglio. Poiche il foglio in questione ha un lato lucido e uno ruvido, è sempre meglio utilizzare quest’ultimo per tracciare le parti da lavorare. Avendo una superficie ruvida facilita enormemente i lavori e sarà successivamente utile per la verniciatura.
Ho proceduto con l’incidere le parti che dovranno essere asportate; per questo lavoro ho utilizzato un righello metallico e un cuter con la lama nuova.

Nella seconda foto si vedono le parti asportate. Quella di dimensioni maggiori è quella utilizzata dai tre SSME, mentre le altre due quelle degli SRB.

Ho proseguito nei lavori aggiungendo un pezzo di plasticard di adeguate misure, questo mi ha permesso di raggiungere le dimensioni corrette della piattaforma, dato che con un singolo foglio di formato A4 non mi è stato possibile. Per questo lavoro, dato che l’incollaggio avviene sulla parte lucida è sempre meglio prima dare una carteggiata per creare un fondo dove far aggrappare la colla.

La terza foto mostra la parte sotto con il rinforzo incollato per dare rigidità al tutto.


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Sempre utilizzando fogli di plasticard in formato A4, viste le dimensioni della MLP, ho ritagliato i quattro lati ed ho iniziato ad incollarli sulla parte già montata.
Anche in questo caso la parte lucida del foglio è stata lasciata rivolta verso l’interno, mentre quella ruvida verso l’esterno.

Per dare poi maggiore rigidità alle pareti ed una corretta perpendicolarità, su tutti gli angoli ho incollato dei profilati a sezione quadra, sempre venduti dalla Evergreen.

Pur se il loro costo è abbastanza alto, preferisco utilizzare solo plastica per evitare spiacevoli ritiri o dilatazioni diverse.
Utilizzando solo plastica, in caso di variazioni di temperatura, non c’è dilatazione diversa da quella.
Sembra un fattore ridicolo però ogni materiale ha un suo coefficiente di dilatazione e questo può provocare spiacevoli dilatazioni e successive fessurazioni.

Nella prima foto si vede la parte interna della MLP con incollate tre delle quattro parti che costituiscono le pareti della piattaforma.
Lungo tutta la linea di unione dei pezzi, si vedono i profilati utilizzati per dare verticalità e solidità al tutto.

Nella seconda foto si può vedere il rinforzo realizzato nell’angolo, parte sicuramente più sottoposta a sforzo.

La terza foto mostra ancora i rinforzi interni e la striscia di plasticard incollata per unire i due pezzi che formano la parte superiore della MLP.
In quest’ultimo caso si è preferito utilizzare una striscia molto larga, per avere una maggiore superficie di incollaggio e (si spera), maggior solidità.


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Proseguo con i lavori sulla MLP.
Ho così proseguito con il tagliare e l’incollare in sede la parte posteriore della piattaforma. Come si può vedere sia dalle foto postate, sia da quelle sul sito NASA relative a questa piattaforma, il lato posteriore è più basso rispetto agli altri tre lati.

Anche in questo caso ho fatto uso di un foglio di plasticard di adeguate misure, sia per facilitare il lavoro, sia per rendere più solida tutta la struttura.

Ho proseguito poi nei lavori con l’inserimento dei “rinforzi” nella parte interna della MLP.

Come si può vedere nele foto postate, attualmente i rinforzi sono stati incollati sono nella parte bassa; procederò successivamente con l’incollare anche quelli che fungeranno da montanti.


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Completato l’incollaggio delle quattro pareti della piattaforma, ho proseguito nei lavori con il realizzare un rinforzo interno che eviterà spiacevoli assestamenti della struttura quando in futuro ospiterà uno Shuttle.
Il rinforzo interno l’ho creato realizzando delle paratie in pvc.
Ho cos’ preso dei fogli di plasticard e dopo averli tagliati alla giusta misura, ho proceduto con il loro incollaggio.

Le varie paratie sono poste a distanze simili; poste in modo da dare la giusta rigidità all’insieme, ma anche per garantire una rigidità strutturale nei punti più critici.

La prima foto mostra due paratie realizzate prima del loro inserimento nella piattaforma.
La seconda e terza foto, invece, mostra la parte (side 3) che solitamente è rivolta verso il mare al KSC.
Due viste differenti della stessa zona.

Come si può ben evincere guardando le foto in dettaglio, le paratie sono state rinforzate sia alla base che negli angoli con delle piccole strisce di plasticard; questo lavoro è stato fatto per dare più solidità all’insieme.


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Parallelamente con la realizzazione dei rinforzi interni nella piattaforma, ho iniziato anche con il realizzare le strutture verticali dei fori dove i due SRB scaricano i loro fumi e le loro fiamme.

Per la realizzazione di queste strutture è basilare effettuare le giuste misure onde evitare spiacevoli “sorprese” in fase di montaggio.
Sempre utilizzando un foglio di plasticard da 1 mm, ho riportato su di esso le misure e con un cutter ho provveduto a ritagliare le sagome.

Come è ben risaputo e lo si può constatare da foto e disegni diffusi dalla NASA, queste strutture per lo “scarico” dei fumi, sono rinforzate nella parte esterna con montanti posti a determinate distanze l’uno dall’altro.

Così, dopo aver ritagliato le pareti di queste strutture, ho proceduto con il tracciare su di esse la posizione di ogni singolo rinforzo;ho poi proseguito con il realizzare questi rinforzi, utilizzando dei profilati in evergreen di adeguate misure, e proceduto con l’incollaggio nelle rispettive sedi.

La prima foto mostra le quattro pareti tagliate che formano uno dei due scarichi per i fumi degli SRB. Si possono già vedere le linee dove andranno incollati i “rinforzi” costituiti da profilati della EVERGREEN.

La seconda foto mostra invece, due pareti di cui una già completa dei vari rinforzi.


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Sembra un lavoro facile, ma vi posso assicurare che incollare i vari “rinforzi” non è stato così semplice.
Comunque sia, con molta pazienza e un poco di tempo, ho finalmente completato la realizzazione dei due fori di scarico per gli SRB e i relaytivi rinforzi.

Certo, successivamente dovranno essere arricchiti con altri particolari però, per intanto…

Per l’incollaggio dei rinforzi, tenendo come guida le linee precedentemente disegnate, ho fatto uso di un righello metallico. Questo mi è servito per controllare la giusta distanza e per verificare la corretta perpendicolarità rispetto al bordi esterni.

Le parti sporgenti, evidenziate in rosso sopra e sotto, le ho lasciate intenzionalmente per compensare lo spessore dei fogli di plasticard che formano la parte superiore e inferiore della MLP; l’eccesso verrà poi rimosso con l’utilizzo di un cutter.

Qui di seguito vi posto la foto degli 8 elementi che costituiscono i due scarichi degli SRB.


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Certo che queste pagine stanno diventando un vero e proprio corso di modellismo :slight_smile: Complimenti!

Faccio il possibile per spiegare passo dopo passo, nella speranza che anche altri modellisti vengano ingolositi e si cimentino nell’autocostruzione.
Non bisogna mai dimenticare che c’è sempre da imparare e tutti possono imparare da tutti. :ok_hand:

Personalmente quello che sò fare l’ho imparato leggendo e leggendo, curiosando in giro e facendo molta attenzione a quello che mi circonda; ogni nuovo modello è per me una sfida. :ok:

Ho proceduto nei miei lavori con l’assemblaggio dei pezzi appena completati.
Per l’incollaggio ho posto il pezzo più grosso su un piano ed ho proceduto con l’incollare una delle due pareti verticali nella sua posizione. Per tenere la giusta verticalità ed assicurarmi così un buon incollaggio, ho utilizzato un piccolo cubetto di legno.

Trascorso il tempo necessario per fare asciugare la colla, sempre utilizzando lo stesso sistema, ho proseguito nei vari incollaggi fino a completare il lavoro. naturalmente, come si può ben vedere dalle foto, la parte con i rinforzi è stata posta internamente.

Qui di seguito vi posto le foto dei due “scarichi” appena assemblati.

Le prime tre foto postate mostrano differenti viste del pezzo montato; in questo caso sono state incollate le due pareti “minori” e una delle maggiori. Già qui si può notare il ricco effetto che da il pezzo.

Le altre due foto mostrano uno dei due “scarichi” appena completati.


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Altra foto.

Con i due pezzi completati ho proceduto nelle prime prove di connessione con la superficie superiore della MLP; questo lavoro mi è indispensabile per verificare le giuste misure e la corretta compattibilità.
Dopo aver verificato la compattibilità, provando i pezzi sia in un “verso” che nell’altro, ho dato un sopra e un sotto ad entrambi. Questo mi sarà utile nel successivo incollaggio e mi permetterà di posizionare i pezzi in modo corretto lasciando eventuali “difetti” nella parte sotto, meno in vista. :ok:


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In contemporanea con i lavori sopra citati, ho voluto effettuare delle prove di compattibilità con uno Shuttle già montato. E’ così che ho fatto l’amara scoperta che le due cose non sono compattibili.
In pratica i due fori, per gli scarichi degli SRB, sono leggermente più esterni rispetto allo Shuttle della Revell.
Ora non sò dire se il problema sia dello Shuttle o dei disegni della AXM paper space scale models, stà di fatto che devo comunque rimediare nel migliore dei modi.

Ho così fatto le dovute misure e deciso di avvicinare i due fori per gli SRB, piuttosto che modificare lo Shuttle; lo spostamento in questione risulta essere di pochi millimetri verso l’interno.

Per effettuare questo tipo di “intervento”, ho tracciato sulla MLP le parti da asportare poi, facendo uso di un righello metallico e di un trapanino con lama seghettata, ho provveduto a rimuovere le parti in questione.
Come si può vedere dalle foto, per evitare spiacevoli spostamenti del righello, l’ho fissato alla MLP con del nastro di carta ed ho poi prodceduto con i lavori.

Le tre foto allegate mostrano il “tracciamento” fatto su uno dei due piani della MLP e come è stato fissato il righello su di esse per poter effettuare i lavori.


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Con l’avvenuto spostamento dei due fori di scarico degli SRB, presenti sulla parte superiore e inferiore della MLP, ho proceduto con l’incollare in sede le “pareti” degli stessi.
Tranne qualche piccolo difetto, a cui si rimedierà in seguito, per il resto tutto è andato per il meglio senza grossi problemi.

Come si può ben vedere dalle foto, con le pareti degli scarichi poste in sede, si può procedere ora con la posa delle altre paratie che andranno a rinforzare il tutto.
Per intanto ho anche proceduto con la posa della prima parte della superficie eesterna inferiore

La prima foto mostra le partri incollate e una moneta da 1 euro, per meglio apprezzare le dimensioni del modello.

La seconda foto mostra i due scarichi incollati nelle loro rispettive sedi.

La terza foto mostra l’insieme dei lavori svolti, con ben visibile anche la parte posteriore inferiore completata.

Anche in questo caso ho realizzato la foto con all’interno della MLP una moneta da 1 euro, per meglio capire le dimensioni del modello.


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Che dire:di neccessità virtù…quando ne abbiamo parlato,sembrava (a tuo dire) una faccenda complicata ma risolvibile :nerd:
Non esagero dire che sei d’Esempio,non t’arrendi mai! :grin:
Continua così…

L’ingegno prevale sempre sui problemi!!
Durante la realizzazione di un modello si incontrano sempre problemi che all’inizio sembrano quasi insormontabili, basta un attimo di riflessione e in un modo o nell’altro si trova sempre la soluzione.

Per chi non ha avuto la possibilità di essere alla CON, e quindi di vedere i lavori già fatti sulla MLP, proseguo con la descrizione dei lavori.

In queste due foto postate mostro i lavori svolti, nella parte superiore della MLP, per il suo adeguamento allo Shuttle REVELL che andrà a completare il modello.
La prima foto mostra un insieme del modello con le modifiche effettuate ai due buchi di scarico per gli SRB.
La seconda foto mostra ,invece, più in dettaglio i lavori; si possono inoltre notare i dettagli interni di questa zona.
Questi ultimi, quando ci sarà posizionato sopra lo Shuttle, verranno occultati però, per una maggiore fedeltà del modello, ho trovato giusto il riprodurli. :ok_hand:


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Ho proceduto nei lavori, all’interno della MLP, con l’incollare i rinforzi nella giunzione tra il piano della piattaforma e le due “buche” dove gli SRB scaricano i loro fumi.
Per fare questo lavoro ho utilizzato dei pezzi avanzati di plasticard; questo lavoro necessita per dare più stabilità al tutto e consolidare le varie parti tra loro.
Oltre questo lavoro, in previsione del montaggio della zona dove lo Shuttle scarica i fumi degli SSME, ho iniziato a “definirli” per evitare spiacevoli errori.
per fare questo , con l’utilizzo di un pennarello indelebile, ho contraddistinto le quattro parti dello scarico per gli SSME.

La prima foto mostra tutta la parte inferiore (interna) della MLP; sono visibili i rinforzi applicati per gli scarichi degli SRB.
La seconda foto mostra più in particolare il lavoro fatto;è così possibile visionare meglio gli spessori incollati.
La terza foto mostra in dettaglio il foro di scarico degli SSME e le lettere che contraddistinguono i quattro lati.

Forse quest’ultimo lavoro sembra banale però, non bisogna dimenticare che nel realizzare un modello, con i tanti pezzi che si realizzano e si incollano, può succedere di imbattersi in questi errori.


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Procedo ora con il realizzare le quattro pareti che costituiranno il foro di scarico degli SSME.
Anche in questo caso ho provveduto a disegnare le quattro pareti su un foglio di plasticard da 1 mm di spessore. Ho poi tagliato le parti utilizzando un taglierino a penna, con lama nuova e un righello metallico.
Il lavoro è molto veloce e facile viste sia le dimensioni che le forme dei pezzi.
Onde evitare problemi per l’assemblaggio, ho provveduto a numerare le varie parti dopo aver effettuato una prova di unione a secco.

Dopo le varie prove, sulla parte interna delle pareti, ho provveduto a tracciare le linee che mi torneranno utili per l’incollaggio dei vari rinforzi presenti in questa zona. Come per i due fori degli SRB, anche in questo caso utilizzero dei profilati a sezione quadrata da 1 mm.

Nelle due foto postate si possono vedere i pezzi ottenuti.


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Dopo aver tagliato i quattro pezzi costituenti lo scarico per gli SSME, ho proceduto con il loro incollaggio. I lavori svolti sono stati pari, pari come quelli per i due scarichi per gli SRB. L’unica differenza è stata quella di aver particolare attenzione per il lato da lasciare dentro e quello da lasciare fuori.

Ad asciugatura avvenuta ho provveduto a dare i necessari colpi di spugna abrasiva per uniformare il tutto.

Come si può notare dalle foto, ogni lato è contraddistinto da una lettera per evitare eventuali errori sia durante il montaggio, sia in fase di unione con la MLP.


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Con l’incollaggio dei quattro pezzi che formano lo scarico degli SSME, ho proceduto con il suo incollaggio in sede.
La maggior attenzione l’ho incentrata sul suo posizionamento in modo da tenerla parallela al bordo esterno della MLP; se ci saranno dei problemi, con il foro sulla piano della MLP, quest’ultimi verranno risolti con un colpo di lima e carta vetrata.
Il “centraggio” di questo pezzo rimane vitale per la buona riuscita del modello e per un semplice fattore estetico.

In allegato le foto che mostrano il pezzo incollato e la sua disposizione all’interno della struttura della MLP.

Tutte le foto ritraggono la struttura inferiore interna della MLP;


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