Oggi voglio rendere omaggio al “pezzo con le antenne storte” sempre nascosto.
Alle spalle del segmento S0 (la sezione del traliccio centrale della ISS) infatti è posizionato il modulo Z1. Se non lo amate, amatelo.
E’ un elemento che nonostante la sua dimensione relativamente piccola rispetto agli altri moduli della ISS, manco a dirlo ricopre un ruolo non solo importante ma addirittura essenziale.
Fu lanciato verso la fine dell’anno 2000 e sin dall’inizio si trova posizionato presso la porta di aggancio posta allo zenit del Node 2 (modulo Unity)
Nella immagine seguente una vista dal lato del modulo per apprezzare la separazione dalla sezione S0. Ho piazzato una tuta EMU come riferimento visivo della distanza perchè non ho trovato nessun dato ufficiale, ma stando ad alcuni strumenti di misurazione del software usato per il rendering “dovrebbero” esserci circa 1.8 metri di spazio tra i due elementi.
Cominciamo con i “mille e uno” gadget di Z1. Il primo è questo
Se avete letto il thread sull’elemento MTS (Module-to-Truss Structure) forse già la riconoscete: è un Capture Latch (fermo di cattura o più semplicemente una tenaglia) centrale contornata da 4 guide. Servì nei primi anni di vita della ISS a tenere in appoggio il segmento del truss P6 ed ha per l’appunto svolto la funzione di alloggio temporaneo.
L’antenna con la barra dritta non era presente all’inizio.
Conoscendo queste due cose ho trovato la risposta alla domanda che pervadeva la mia mente, sin da quando avevo messo gli occhi su questo modulo: “Perchè c’ha un’antenna storta?”
Per lasciare spazio appunto ad una sezione di truss della ISS contenente radiatori e pannelli solari.
Per le antenne posso solo proporre uno screen con elevazioni dei dischi a caso (giusto per fa vedere che sono direzionabili), dirvi che il loro acronimo è SGANT (Space to Ground ANTenna) e che sono 2
Altro asso nella manica nascosto è questo anello di aggancio temporaneo che è stato usato brevemente per tenere in appoggio un PMA (Pressurized Mating Adapter)
Un ulteriore strumento che fa parte di Z1 serve a scaricare l’elettricità statica della Stazione Spaziale. Non ho capito del tutto il suo funzionamento ma si tratta di questi 2 componenti montati sul fianco destro di Z1. Si chiamano Plasma Contactor Units (PCU) e troverete un approfondimento nel link.
Ma ora passiamo al pezzo forte e botto finale.
Sotto quella copertura grigia c’è quello che (secondo me) rende Z1 un elemento indispensabile per la ISS: il sistema dei Control Moment Gyroscopes (CMG)
I CMG sono 4 ruote di reazione in acciaio pesanti 98 chilogrammi ciascuna.
Girano a 6.600 giri al minuto! La velocità di rotazione elevata e la grande massa consentono di immagazzinare una notevole quantità di momento angolare.
Ogni CMG ha un propio giunto cardanico e può essere riposizionato alla bisogna.
Quando uno o più elementi del CMG vengono riposizionati, la forza risultante fa muovere l’ISS. Si può spostare l’ISS in nuove posizioni o di mantenere un assetto costante. I vantaggi di questo sistema sono che si basa sull’energia elettrica generata dai pannelli solari e che fornisce un controllo d’assetto regolare e costantemente variabile.
Fonte immagine press kit STS 129
I CMG sono tuttavia limitati nella quantità di momento angolare che possono fornire
e a volte non riescono a variare la posizione della ISS nei tempi desiderati. In questi casi si ricorre ai razzi dei mezzi attraccati alla ISS (Soyuz, Dragon, HTV ecc ecc).
Giusto per far capire che Z1 è un “Coltellino Svizzero” mica da poco, sopra vi hanno montato anche delle cassette per gli attrezzi sempre pronte all’uso.
Ci sono poi sempre attaccati degli Adjustable Portable Foot Restraint (APFR), ovvero le pedane che gli astronauti usano durante le EVA per mantenersi saldi sul posto di lavoro.
Se volete sapere cosa è quel “frullatore” che si vede sulla destra nell’ultima foto, leggete il tread (che contiene una bella discussione sui giroscopi!) e lo scoprirete
Z1: dove Z sta per Zainetto, mica per Zenit!
Un Saluto!
Mi piace sempre riproporre l’invito: io occupo la maggior parte del tempo libero a creare gli screen, con la ripromessa di ravanare i dettagli in un secondo momento. Se avete informazioni più approfondite e vi va di condividerle, mettele in risposta!