Nuovo articolo di Simone Montrasio pubblicato su AstronautiNEWS.it
Oramai la costruzione di questa camera di equilibrio sta giungendo al termine. Nei giorni scorsi è stato aggiunto il Sistema di aggancio comune passivo, un elemento essenziale per poter connettere la camera al Nodo 3.
Direi che è pronto.
Impacchettato.
Non ha ancora raggiunto il laboratorio orbitante eppure la camera di equilibrio Bishop ha già i primi contratti per il suo utilizzo. Oggi, 20 ottobre 2020, Nanoracks l’azienda costruttrice del ha reso noto di aver siglato un’accordo con l’ESA e la NASA, le quali hanno pre-acquistato, nell’ordine, 5 e 6 impieghi della piattaforma. Inoltre l’agenzia spaziale statunitense ne potrà comprare altri 4 ad un prezzo ridotto, portando il suo totale a 10.
Nanoracks intanto ha già brevettato un secondo modulo pressurizzato con portellone, da poter installare tra la ISS e Bishop.
Fonte: https://uspto.report/patent/app/20200156810
Il nuovo modulo
La configurazione con Bishop agganciato al nuovo modulo.
Secondo questa configurazione, prenderebbe il posto di BEAM.
Se quest’ultimo dovesse beneficiare ulteriormente delle estensioni previste, l’opportunità di sfruttare lo spazio si avrebbe al più tardi per il 2022.
Le prospettive future per bishop e NanoRacks
La patch dedicata a Bishop
All about Bishop in questo numero di NASA spinoff
Brock Howe, responsabile del programma Bishop Airlock presso Nanoracks, descrive in dettaglio la storia, il design e le capacità del modulo commerciale permanente che è ora collegato alla Stazione Spaziale Internazionale.