Due considerazioni:
Mi sembra che un lander di lunga durata su Venere sia piu’ una sfida intellettuale che la base per una vera missione, non ha senso saltare cosi’ tanti passaggi intermedi.
Il prossimo passo, molto piu’ facile da implementare, e’ una sonda aerostatica. A 50km di altezza le condizioni di Venere sono estremamente benigne e simili a quelle terrestri (a parte un po’ di acido solforico, gestibilissimo), inoltre c’e’ abbondanza di energia solare, molta piu’ che sulla Terra.
Prima facciamo questo, poi troviamo il modo di fare un lander di lunga durata.
Per questo secondo passo comunque avrei una proposta da fare (non ho visto se qualcuno ha propsto qualcosa del genere).
Facciamo piuttosto un lander che, dotato di un serbatoio di refrigerante da far espandere per assorbire calore (es. CO2), che resiste sulla superficie per un tempo limitato.
Ma poi facciamolo tornare su per via idrostatica quando ha esaurito il refrigerante. E’ sufficiente che possa riempire un pallone aerostatico (fatto di qualche magico materiale che resiste a quella temperatura) di un gas piu’ leggero della CO2 (es. Azoto) per tornare a quote dove puo’ comunicare, ricevere energia solare e trasmettere le informazioni raccolte da vera elettronica, quindi molto piu’ abbondanti.
Il primo che mandiamo potrebbe essere usa e getta… tanto i tempi di trasferimento per Venere sono i piu’ brevi di qualunque altro corpo celeste Luna esclusa.
Ma in un secondo tempo, molto in teoria, una ipotetica sonda idrostatica quando e’ per aria a temperature piu’ umane potrebbe sfruttare l’energia dei pannelli per ricaricare il serbatoio di refrigerante e il serbatoio per riempire il pallone aerostatico…e fare un altro tuffo nell’inferno.
Potrebbe essere usato lo stesso gas per entrambi gli scopi, solo non mi metto a verificare i cambi di stato di azoto e co2 per capire quale dei due potrebbe essere usato come refrigerante. L’azoto e’ comunque necessario per decollare.
L’azoto costituisce il 3.5% dell’atmosfera venusiana, ce n’e’ abbastanza…
Lo so che tutto questo sembra peregrino ma sinceramente a me lo sembra meno che un rover meccanico… almeno non mi vengono in mente leggi della fisica che lo rendono impossibile.