NASA seleziona dodici nuovi candidati astronauti

“Warren “Woody” Hoburg, 21 anni”
Scusate… Ma la cosa mi ha colpito non poco… :star_struck: :fearful: :open_mouth:

Ma no, ci sarà un errore di digitazione. Se leggi il suo curriculum ha fatto troppe cose per avere 21 anni. Credo ne abbia 31. Comunque congratulazioni a tutti i candidati!

Errore di battitura, chiedo venia. 31, non 21 :slight_smile:

…solo perché sei tu… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Nella scheda di Robb Kulin c’è una data sbagliata, il 2001.

Grazie, corretto anche quello. :slight_smile:

Chissà se fra di loro avremo il primo uomo/donna che metterà piede sul pianeta rosso o quantomeno farà una missione orbitale intorno a Marte voi che ne pensate?

Secondo me,realisticamente no.
Non c’è nessuna missione su Marte,e difficilmente ci sarà prima degli anni 40 del XXI secolo.

Piuttosto,quanti Astronauti in servizio attivo ci sono attualmente alla NASA?
Secondo una fonte dovrebbero essere 44 in servizio attivo.
Ha un senso reclutarne tanti,considerando che il numero di “sedili” nei prossimi anni non sarà altissimo?
Sulla ISS le missioni sono piuttosto lunghe,quindi il numero di Astronauti destinati alla stazione è per forza di cose limitato.
Orion è ancora a parecchi anni dal primo volo,non si sa esattamente quale sarà la sua mission,e non compirà più di uno o due voli l’anno.
In più elementi come il “Deep Space Habitat” non sono ancora stati neanche finanziati.
In uno scenario del genere ha un senso aggiungere altri 12 Astronauti?

La quantità di lavoro svolto dagli astronauti è enorme, non ci sono solo i voli.

Infatti. Basta pensare per esempio al Canada. I suoi astronauti volano se va bene una volta ogni 4 anni. Al momento ci sono due astronauti attivi, selezionati nel 2009, che non hanno mai volato (il primo sarà David Saint-Jacques alla fine del 2018). E nonostante questo ha appena annunciato altri due nuovi candidati.

4 astronauti per volare una volta ogni 4-5 anni sembrano tanti, ma come dice Biduum - oltre all’addestramento generico - partecipano ad una grande quantità di attività sia scientifica che di PR…

Leggendo un certo libro che nemmeno nomino (RR - chiedere a Paolo Amoroso) si capisce tutto il lavoro svolto da un astronauta per quanto riguarda ad esempio i test e le validazioni dei nuovi hardware.

Si,però leggo che accanto ai 44 astronauti in servizio attivo ci sono altri 36 “management astronauts”,ossia veterani non più elegibili per un volo,ma impegnati in altri compiti (test,validazioni varie,ecc).
Abbiamo quindi un totale di 80 astronauti,più tutta una pletora di ingegneri e tecnici che possono svolgere tutta una serie di compiti scientifici e ingegneristici.
Capirei se ci fosse ancora lo Shuttle,ma considerando il numero di missioni previste (nel più ottimistico dei casi) per i prossimi dieci anni,ed il numero di sedili a disposizione,44 astronauti mi sembrano un numero elevatissimo.
Negli anni 60,fino al 1968,ne selezionarono parecchi (più quelli trasferiti dal programma MOL nel 1970).
Ma allora si pensava che il programma AAP (Apollo Application Program) avrebbe richiesto molte missioni,in più c’era tutto un ambizioso dopo Apollo.
Molti di loro dovettero attendere ben più di un decennio per volare sullo Shuttle (alcuni,come Bruce McCandless 18 anni).
Oggi si sa perfettamente che le prospettive non sono rosee (al di là di una certa ottimistica propaganda).
L’unica spiegazione che posso trovare è che la NASA sa che gran parte dei 44 Astronauti,specie quelli con missioni alle spalle,sta per lasciare il servizio attivo o addirittura l’agenzia,quindi a breve il numero dei membri del Corpo Astronauti rientrerà in numeri fisiologici.

C’è anche da dire che in certi campi molto specialistici interrompere il filone addestrativo vuol dire perdere un capitale immenso di esperienze e conoscenze che viene solitamente passato dagli anziani ai nuovi… capitale che non sempre è codificabile/registrabile…
Chiudere (o ridurre fortemente) vorrebbe dire interrompere questo travaso continuo per poi ritrovarsi nelle canne nel momento della ripartenza…

Carmelo, facendo un rapido calcolo il numero non è esagerato ma vicino a quello necessario per mantenere l’attuale ritmo di missioni in orbita. Se calcoliamo che sulla ISS ogni anno arrivano circa 6 astronauti USA, che per l’addestramento ad una missione servono almeno almeno un paio di anni e un altro almeno è necessario per il post missione, significa che un “ciclo” di missione dura almeno 4 anni e quindi solo per le necessità di volo sono continuamente impegnati circa 25-30 astronauti NASA. A questi vanno aggiunti quelli appunto per i compiti a terra, quelli che magari decidono di avere un figlio, quelli momentaneamente inabili, quelli che da oggi alla prossima selezione per un motivo o per l’altro lasceranno… sommandoli tutti non siamo così distanti da quel numero…

A che classe appartengono i più anziani Astronauti ancora in servizio attivo alla NASA?
I più recenti dovrebbero appartenere ai gruppi 20 (quattordici) ,21 (otto) ,e 22 (dodici) ,per un totale di 34 Astronauti di cui solo due hanno già volato.
Ne dovrebbero restare 10 dei più anziani per arrivare a 44.

“L’ultima classe di Astronauti”?
Da The space review:

http://www.thespacereview.com/article/3280/1

Pensate che il primo volo della navicella Orion possa essere fatto da questi astronauti oppure da altri scelti in precedenza?e se ci fossero missioni della NASA sulla superficie della Luna nella fine degli anni 20 inizio anni 30 pensate che qualcuno di questi astronauti possa essere il primo uomo a ritornare sulla Luna dopo la missione Apollo 17?

Probabilmente neanche alla Nasa lo sanno [emoji28]