Nel segno di Atlas e Delta, Vulcan

Vorrei capire come si discriminina la riutilizzabilità, se un motore è riutilizzabile (di progetto) lo puoi anche utilizzare “a perdere” (un po’ come gli RS-25 dello Shuttle per lo SLS), ma che senso avrebbe fare due “distinte” versioni?

In un’economia industriale di scala significherebbe avere due diversi progetti sia pure con lo stesso design di base, questo porterebbe ad un rilevante incremento dei costi di R&D che andrebbero ben oltre il costo di un motore riutilizzabile “buttato via” al primo volo.

Senza contare i costi aggiuntivi di due distinte campagne di AIV (Assembly, Integration & Verification) che sarebbero astronomici da un punto di vista delle risorse umane impiegate (mese/uomo).

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Hai qualche fonte per questa affermazione o è una tua ipotesi?

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Beh Vulcan è stato progettato come vettore a perdere, almeno per i primi voli (verosimilmente per 3/4 anni, ipotesi mia). Ha come evoluzione futura per la sezione motori il metodo SMART, che prevede il distacco della sola sezione motori e un suo successivo ammaraggio con paracadute.

Non è una mia ipotesi, ma ho difficoltà ora a trovare la fonte… appena posso la scrivo (se non l’ho sognato…)

Non trovo di meglio purtroppo,comunque su nsf di solito in L2 hanno fonti abbastanza sicure. Potrebbe essere solo una configurazione di sistema di iniezione diversa o una questione di “block” diversi

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Che sia uno scherzo d’aprile dubito, ma pare che il 2022-03-31T22:00:00Z sia stato eseguito un test completo di accensione del BE-4 per il Vulcan. Almeno per me è la prima volta che viene specificato un test focalizzato su Vulcan, ma potrei ricordare male.

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Mi sembrano alquanto incompleti rispetto alle foto circolate
https://images.app.goo.gl/xX5BHZU7C1MNqh13A

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beh quella foto è del 2018, sicuramente un pathfinder di un qualche genere. Di motori completi ce ne sono “parecchi” che hanno fatto svariati secondi di hotfire, ma di flight-ready ancora non ne avevamo visti… questi dovrebbero essere testati questa estate per poi essere integrati al Vulcan per dicembre 2022. Quasi sicuramente il primo volo avverrà nel Q1 2023 se non ci sono disastri

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Vedo solo un ugello e forse parte della camera di combustione… manca praticamente tutto

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Al centro sul retro si vede un motore ben più completo. :wink:

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È quello che ho pensato anch’io…

heading to the build stand, se guardi il build stand ce n’è uno in via di completamento

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Certo che il paragone…

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non volevo dirlo io, ma è impietoso

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Anche se con molto ritardo rispetto al tuo post, riguardo la riutilizzabilita’ delle prime versioni di BE-4 ho trovato come fonte un articolo del solito Eric Berger, non recente e forse un po’ biased, che a sua volta dice “sources said” senza meglio specificare:

Blue Origin’s delays have therefore frustrated both ULA as well as Space Force officials, who are eager to begin flying on Vulcan. This has resulted in additional tensions as engineers push through the final design of the BE-4 engines, sources said. Blue Origin wants to optimize the BE-4 for reuse on its New Glenn rocket’s first stage, which is intended to fly many times. ULA may eventually reuse these engines, but for now it will fly them in expendable mode. Therefore, engineers from ULA and the Space Force, in the name of expediency, are pressing for a final design less amenable to reuse.

Osservazione mia: ci sta che ULA voglia velocizzare il rilascio anche se non riutilizzabile, mentre BO non vorrebbe due design e le relative diseconomie… sono legittimi interessi non coincidenti delle due parti, ma avranno contrattualizzato suppongo.

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grazie mille, è una questione che è passata low-profile ma di cui avevo letto in alcune occasioni!
Su nsf parlano di “block” diversi, quindi potrebbero montare il Block1 su Vulcan mentre certificano il Block2 per NewGlenn

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Assemblato e testato con successo il primo motore BE-4 in configurazione di volo.

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Lo so che è pur sempre un test ed io non sono un’ esperta, ma due cose mi colpiscono.
1-Rispetto al Raptor 2 vi sono una quantità di cablaggi in più davvero imponente
2- la dimensione maggiore del nozzle con un aspetto metallico lucente (chissà che materiale termoresistente hanno utilizzato)

Off topic…I fili (sensori termici e di pressione?) attaccati con lo scotch sul nozzle che sicuramente diventerà incandescente non si possono guardare😁

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Essendo in pratica questi comunque motori che verificano il design, è normale vedere tutti questi sensori che probabilmente spariranno,almeno in parte, nelle batch future.
I primi Raptor 1 avevano anch’essi una quantità enorme di sensori, come si vede bene da questo articolo dei tempi dello Starhopper:

Già nei seriali successivi del Raptor 1 molti dei sensori furono rimossi in quanto non più utili.

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