Ultima Thule sembra ricoperto parzialmente da polvere fine, in questo mi ha ricordato Atlas, una delle “lune raviolo” di Saturno. Ho segnato i confini della polvere con una linea tratteggiata. Riflettevo sulle similitudini e differenze…
E’ pensabile che Ultima Thule si sia formato nel sistema di anelli di Nettuno (vedi immagine allegata)? E che poi sia migrato così lontano?
Se Ultima Thule ruota di piatto, qualsiasi cosa abbia portato lì la polvere, dovrebbe esserne ricoperto omogeneamente tutt’intorno. Quale fenomeno avrebbe potuto spogliarne un lato?
Sulla terra quel tipo di forma e’ tipicamente il risultato dell’erosione. Impatti a bassa velocita’ quando i due oggetti non restano attaccati e non si frantumano sembrerebbe la spiegazione piu’ intuitiva, non so se sia quella corretta.
Alla velocità con cui andava New Horizons è stato un colpo di fortuna essere riusciti a fotografare Ultima Thule nel suo lato “pieno”. Già non si sapeva fino all’ultimo se si era riusciti a inquadrarla…
Scherzi a parte hanno promesso che provvederanno. Nella news dell’8 febbraio dicono:
The images in this sequence will be available on the New Horizons LORRI website this week. Raw images from the camera are posted to the site each Friday.
A voler essere maliziosi mi e’ venuto un dubbio. Non e’ che si tengono le immagini particolarmente rivelatrici in anteprima per un tempo sufficiente per fare le necessarie analisi ed elaborare le relative teorie, prima di farle vedere in giro?
L’altra volta quando finalmente hanno pubblicato le immagini ad alta definizione nella famosa conferenza stanpa era chiaro che avevano ampiamente analizzato ed elaborato le informazioni, nei giorni precedenti.
Intendiamoci, e’ giusto, sono loro il team che supporta la sonda e quindi si prendono giustamente il loro tempo di vantaggio.
Se il motivo e’ questo, la lunga attesa potrebbe essere un segno premonitore, come un conclave che dura a lungo o una camera di consiglio che ci mette parecchio prima di pronunciare la sentenza.
Questa missione sta producendo dati interessantissimi, e ci vuole tempo per elaborarli.
Ecco un video riassuntivo del flyby, composto con le foto scattate dal 7 dicembre 2018 al 1 gennaio 2019, con una distanza da Ultima Thule che passa da 31 milioni a 8 mila km. Le immagini sono state interpolate per rendere più fluido il movimento. Ovviamente la velocità non è costante e rallenta man mano che ci si avvicina a soggetto.
Vita noiosa ai confini del sistema solare. Su Arrokoth sono successe solo due cose interessanti negli ultimi 4,5 miliardi di anni, l’incontro e la fusione dei due corpi principali e il sorvolo ravvicinato di New Horizons.