Ognuno dei due trasmettitori alimenta una polarizzazione dell’antenna (RHCP e LHCP, polarizazzione circolare destrorsa o sinistrorsa). Ogni piano può trasportare l’informazione, e quindi si raddoppia il data rate. L’antenna ricevente ha anch’essa due polarizzazioni possibili, e due ricevitori. Quello che non so è perchè nei vari modi di stabilizzazione cambi il fabbisogno energetico di NH.
Qualche info extra estratta da qui: http://www.boulder.swri.edu/pkb/ssr/ssr-fountain.pdf a pagina 21
The network allows both TWTAs to simultaneously transmit through the HGA (if there is sufficient spacecraft power), with one transmitting a right hand circular (RHC) polarized signal and the other a left hand circular (LHC) polarized signal. The DSN has the capability to receive both signals and combine them on the ground to enhance the received signaltonoise ratio and thereby increase the data rate by approximately 1.9 times above that using a single TWTA
…
The downlink system will guarantee that the entire Pluto data set (estimated to be 5 Gbits after compression) in 172 days with one 8hour pass per day using the DSN 70m antennas. If there is sufficient power, such that both TWTAs can be used, the time to downlink the data set can be reduced to less than 88 days.
A pagina 24 invece abbiamo un accenno al “problema” energeitico.
The spacecraft power requirements vary as different subsystems are powered to perform various functions. The requirement is smallest during the cruise mode, when most instruments and some subsystems such as the transmitter and IMUs are powered off. Data return after the Pluto encounter is performed in a spinning mode. The downlink power assumes that only one transmitter is on. If the second TWTA is powered to increase the data rate downlink, as discussed in section 6, the spacecraft must be in a passive spin state so that other components, such as the catalyst bed heaters, can be powered off to accommodate the additional 31 W.
Purtroppo non riesco ora a fornire una traduzione completa, ci torno in serata.
quindi il problema sono i riscaldatori per i letti catalitici dei thrusters; in modo di spin passivo questi ovviamente non sono usati. Thanks for info, Marco
Hai visto che alla fine non ci sono andato così distante?
Primi risultati scientifici.
1901.02578.pdf (124,3 KB)
I stand corrected
Grazie Marco!
Rilasciate nuove immagini con relativa gif.
Tra l’altro 2014MU69 oramai è a 10° dal Sole, dovrebbe riprendere lo scarico dati.
Un messaggio è stato spostato in un nuovo topic: Ripresa in modo regolare la produzione di Plutonio-238
Stanno arrivando nuove immagini:
Credit: NASA/JHUAPL/SwRI
EDIT: Aggiungiamo, per riferimento, che l’imagine è stata ripresa da 6.700 km, alle 05:26 UT del 1° gennaio, appena 7 minuti prima del massimo avvicinamento. La risoluzione originale era di 135 metri per pixel.
http://pluto.jhuapl.edu/News-Center/News-Article.php?page=20190124
Aspettiamo commenti esperti, ma le due palle sembrano in effetti composte di sottopalle piu’ piccole, anche se il processo di fusione e’ piu’ avanzato.
Effettivamente questo oggetto e’ interessantissimo per analizzare i processi con cui si aggregano le comete, e come una pompei degli asteroidi, dove il processo di erosione dovuto agli impatti ad alta velocita’ non si e’ verificato, e tutto appare come si e’ aggregato morbidamente dalla notte dei tempi.
Sono matto io o questo pupazzo di neve c’ha anche due occhi bianchi e incavati, due narici e una bocca neri, oltre che un ombelico?
Sembra un bacio ad un bambino
elaborazione dell’amico Giuseppe “Jossie” Donatiello a partire dai raw del JPL
C’è qualche dettaglio in più, esaltato dall’elaborazione
Un’elaborazione dell’immagine più recente eseguita da Ralf Vandebergh che è conosciuto soprattutto per le sue foto telescopiche della ISS:
Mi sono persa un pezzo: Ultima Thule è… Piatta?
Grande Giove, sembrerebbe così
E’ piatta… ed aveva una curva di luce piatta?!?
La natura è incredibile. Quante altre sorprese sono là fuori, tra milioni di oggetti?
Sembra una coppia di quei sassi lisci che si trovano, per esempio, lungo i fiumi. Peró, a questo punto, diventa difficile capire come si possano essere formati dei corpi diciamo discoidali. Mi aspetto che, attorno ad un nucleo centrale, si aggreghino lungo tutte le direzioni frammenti di roccia e non di piú in una dimensione.Chissà cosa scopriranno…