Ma internet è pieno di altri articoli, la nuova policy di ULA sulle immagini, che non potranno più essere usate per blog, siti o essere vendute per profitto.
Solo i selezionati da ULA potranno scattare fotografie ed utilizzarle per scopi editoriali o educativi, dice la risposta di Tory Bruno che dopo i no comment alla fine ha scritto su Twitter https://x.com/torybruno/status/1819828074994901479
Bruno riferisce che i limiti sono relativi alle fotografie riprese dal pad che non può ospitare tutti, ma come indicato anche altrove la policy non indica questa limitazione.
Una scelta curiosa che sicuramente porterà meno visibilità si lanci di ULA.
Quello che ho capito è che ULA concederà il diritto di usare le foto e i video dei suoi lanci per siti o iniziative “commerciali” solo a un ristretto gruppo di testate o professionisti registrati.
Tutti gli altri, e quindi anche i classici classici “blogger” che se le pubblicano sul sito per poi vendere qualche foto, calendario o forse anche solo metterci pubblicità, non potranno farlo più senza violare la licenza.
Resto basito su come questo porti qualsiasi cosa di positivo all’immagine di ULA, ma tant’è.
Ho capito lo stesso anche io e mi pongo la stessa domanda. Qualsiasi blog ormai è commerciale in un modo o in un altro, la pubblicità è ovunque pur se a volte fuori dal controllo del produttore di contenuti.
Oltretutto il numero di copyright strikes che dovranno mettere in piedi rischia di essere molto costoso.
Editorial Purposes Only: Photos taken are for editorial purposes only and cannot be used for personal blogs, social media, or profit.
Nell’ingresso del quartier generale di ULA c’è una foto gigante del lancio di un Delta IV scattata da John Kraus. Se non ho frainteso, oggi non potrebbe più essere venduta né a ULA, né a terzi.
Apropos of nothing, if you’re a photographer chasing rockets (and out of your own pocket) and capture a SpaceX launch from Florida, California or Texas, please share your shots far and wide. From this platform to annual calendars, coffee table books and more. Do your thing.
È davvero un peccato cercare di limitare in qualche modo l diffusione di immagini che potrebbero tranquillamente ispirare qualcuno a perseguire una carriera in questo ambito. Da quando la tecnologia lo permette abbiamo visto delle cose spettacolari, oltre ad alcune che permettono a forum come questo di discutere su mille particolari e cose che altrimenti non sarebbero apprezzabili.
ULA non sta rendendo la vita difficile solo a chi scatta foto ma anche a chi scrive libri.
Mi spiego meglio, per il mio prossimo libro (insieme all’amico Davide Sivolella) eravamo rusciti ad avere il Forewords di Tory Bruno.
Ma l’ufficio legale di ULA ha creato tanti di quei problemi per l’accordo sulla scrittura di quella mezza pagina (di tanto si parlava) che alla fine, dopo 5 mesi di fitta interazione e telefonate, la Springer Nature ha gettato la spugna…
Tenete presente che era stato proposto un accordo standard utilizzato in questi casi che la Springer era più che disposta a cambiare entro certi limiti. Il fatto è che poi la ULA quei limiti li ha abbondantemente superati.
Resta la delusione nostra e di Tory il quale poco ha potuto (nonostante o proprio la sua posizione) per incidere sull’utilizzo dello script.