Nuova serie TV Apple: "For All Mankind"

Finito di vedere l’episodio 2 e 3. La serie sta iniziando a decollare e, forse, gli sceneggiatori sono sulla buona strada per trovare il giusto mix. Concordo con @Saimoncis che gli sceneggiatori hanno 'fatto i compiti’, ma questo, per me, non basta… :beers:
Sicuramente, per un prodotto adatto a tutti, la parte più tecnica è stata tralasciata però, ricordo, stiamo parlando di astronautica e non di una soap opera…

Comunque solo uno space geek :nerd_face: può riconoscere i personaggi al volo grazie a piccoli dettagli, o capire alcune battute, comportamenti o gli… acroninimi!
E questo, mentre lo guardo, mi fa quasi pensare che l’abbiano fatto apposta per me.
:rofl:

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Astro quiz per veri geeks…
"Chi è l’attore e chi interpreta, che compare sia in questa nuova serie che in quella di Tom Hanks del '98?
Se siete onesti non usate motori di ricerca!
Non saranno ammesse risposte dai supergiovani!
:raising_hand_man:

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Che tanto stanno aspettando che esca tutta la prima stagione per fare la maratona durante la prova gratuita…

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Mi rispondo da solo e ritiro il premio “…10 giorni di missione sulla ISS!”
L’attore è David Andrews, che nel '98 interpretava Frank Borman e quest’anno interpreta un ammiraglio della US Navy.

:rocket:

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ma gli astronauti fumavano?

A quell’epoca la mosca bianca era chi non fumava…

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Certo! vedi per esempio John Young con la pipa. I sigari poi erano obbligatori al controllo missione…

FINALMENTE!

Pe la prima volta in un film la polvere lunare segue una traiettoria rettilinea/parabolica reale, senza nessuna nube…

:nerd_face:

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Ecco i “compiti a casa”…

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una recensione tecnica della serie potrebbe essere un idea per astronauticast, uno speciale, un articolo? io me la ascolterei/leggerei con entusiasmo

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Nel team di AstronautiCAST credo che solo @Mike possa vedere la serie.

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non era un idea originale… https://www.youtube.com/embed/kIuWyZpGHy4&t=21s

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Sostanzialmente le critche di questa ragazza sono:

1- Non mi basta che mi dici che i Russi sono arrivati per prima sulla luna anticipando di un mese gli Americani.
Devi mostrarmi come è successo,l’esatto punto in cui la linea temporale si è divaricata,visto che ogni lancio del loro vettore N1 si è risolto in un fallimento catastrofico.

2-La figura di Werner Von Braun mostrata nella serie non è il Werner Von Braun storico ,ma una sorta di amalgama di tutti gli scienziati tedeschi passati a lavorare per la NASA,in più Von Braun viene mostrato ad occuparsi di cose che in realtà non gli competevano.

3-Ilpersonaggio di Deke Slayton ad un certo punto usa l’espressione kick the cat ( dare un calcio al gatto) che è un vecchio modo di dire Americano per “riprendere a lavorare” (“Ok,diamo un calcio al gatto e rimbocchiamoci le maniche”…o qualcosa del genere).
Pur essendo in linea col linguaggio colloquiale dell’epoca, alla nostra recensitrice non piace,e secondo lei non andava usata (ma in questo caso voglio che mi mostri l’esatto punto in cui la linea temporale si è divaricata, come è successo che queste idiozie politicamente corrette abbiano attecchito in America quarant’anni prima).

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io cercavo piu una recensione sugli aspetti “tecnici”, la sig.na si è concentrata su quelli storici, io la ho trovata comunque interessante,

grazie della spiegazione della cosa del gatto, che io che seguo la serie in taliano e ho un inglese limitato vedendo il video non avevo capito e continuavo a chiedermi “ma quando cavolo han preso a calci un gatto nello show?”

Dunque… io l’ho vista tutta, due volte, in lingua originale con sottotitoli.
Ho Apple tv proprio per questo, che ho aggiunto ad Amazon video, Sky e Netflix… Devo pur dar da mangiare al mio 75"… (Effetti collaterali della vita da single ad oltranza).
Che dire ? Mi sono letteralmente innamorato di questa serie.
Partiamo da un ovvio presupposto: portare ‘semplicemente’ la storia su schermo è difficile e, se non per gente come noi, di scarsissimo interesse per il ‘pubblico’. Ultimamente ci sono state alcune opere televisive e cinematografiche che hanno affrontato l’argomento e che mi hanno lasciato del tutto insoddisfatto; penso al presunto film verità ‘Il diritto di contare’, catastroficamente pieno di invenzioni spacciate per fatti realmente accaduti, ed al film russo ‘Spacewalker’, quest’ultimo molto gradevole per quanto impregnato di esagerazioni.
‘For all mankind’ tenta la strada dell’ucronia pura e, a parer mio, coglie il segno.
Gli sceneggiatori hanno fatto un buon lavoro, miscelando abilmente realtà e fantasia, personaggi inventati e personaggi reali (peraltro con strani destini…), gettando le basi per una nuova ‘epica’ spaziale per niente banale.
Gli attori sono bravi ed in parte, gli effetti speciali più che discreti ed il quadro di un’America ‘costretta’ a dare il meglio di se, anche in campo sociale, dall’acuirsi della guerra fredda anche in campo spaziale, è intrigante. Per chi, come me, conosce discretamente la storia statunitense, i mille riferimenti
agli avvenimenti dell’epoca risultano spesso geniali.
Le note dolenti sono molte, certo, ma faccio presente che possono dare fastidio agli ‘addetti ai lavori’…
Chiaro che gli avanzamenti tecnologici sono troppo accelerati rispetto non solo alla realtà, ma anche al ‘possibile’, le radiazioni cosmiche vengono a malapena citate, l’introduzione delle donne nel programma spaziale è davvero troppo veloce e semplice, etc etc etc…
Tuttavia, pur se maltrattata, la fisica non viene mai sbeffeggiata e violentata come, per fare un esempio, nel terrificante ‘Ad Astra’ recentemente al cinema.
La seconda stagione, che pare confermata, immagino darà una svolta ancora più fantascientifica al tutto e l’aspetto comunque con enorme piacere: hanno gettato le basi per una space opera senza precedenti, vedremo se saranno in grado (e se avranno gli adeguati riscontri per continuare) di mantenere questo spettacolo, che tale ricordo essere, ad alto livello.
NB: alla fine dell’ultimo episodio aspettate ASSOLUTAMENTE la fine dei titoli di coda…

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io alla post credit mi sono commosso…

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Grazie della segnalazione, ho visto tutta la serie ma mi ero perso questa scena!

Non conoscevo il progetto del Sea Dragon Rocket! È meraviglioso :smiling_face_with_three_hearts::smiling_face_with_three_hearts::smiling_face_with_three_hearts:

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Allora, la serie mi è piaciuta molto, sia perché mi piace il genere sia per la trama. Per me il realismo non ha problemi fino all’episodio 8, poi le missioni Apollo XXIV e XXV sono troppo rocambolesche. Potrei mettermi a fare due conti prossimamente.

Le mie speranze per la seconda stagione sono il periodo 1965-1975 dal punto di vista sovietico. Abbiamo visto degli spettacolari lanci del Saturn V al cinema, ora mi sembra ora di un bel N1

Ho fatto due conti:

Episodio 9: nei quattro secondi che passano tra il distacco di Apollo 25 e di Molly Cobb dall’S-IVB, lo stadio (e l’astronauta) accelerano di 200 m/s. Apollo 25 potrebbe ancora avere abbastanza propellente per recuperarla, ma il contatto visivo sarebbe stato perso prima che potessero dire “Houston abbiamo avuto un problema qui”. Consumando tutto il propellente, anche con l’iniziale zavorra l’S-IVB + Apollo 24 avrebbe comunque un delta-v di 3450 m/s, sufficienti per comletare la missione (certo l’accensione è avvenuta nel punto sbagliato). Infine, ho stimato l’insensata altezza dell’orbita di parcheggio in 4000 km, usando Google Earth per vedere da che altezza si ottiene uno sfondo di quelle dimenzioni.

Episodio 10: diciamo che quello che succede è quantomeno improbabile. Vediamo quindi quanto senso ha l’LSAM. Ci dicono che è un veicolo a singolo stadio, riutilizzabile, in grado di portare 10 t (24000 lb) di carico sulla superficie. Usa Aerozine-50 e tetraossido di diazoto, quindi supponiamo impulso specifico 322 s. Diciamo anche che un viaggio tra orbita e superficie lunare costi 1720 m/s. Infine, diamogli un’ottimistica massa a secco di 3000 kg. Quindi, prima del viaggio di ascesa la massa sarebbe 5172 kg. Prima della discesa, per far allunare il propellente per l’ascesa, la struttura e 11 t di carico la massa con carburante dovrebbe essere 27882 kg. Quindi ogni missione di rotazione dovrebbe portare almeno 13800 kg di propellente, più 11 t di carico e 30 t di CSM, ben oltre le possibilità di un Saturn V tradizionale. Il Saturn non può essere stato modificato più di tanto, altrimenti von Braun lo avrebbe dichiarato nel colloquio con Margo. Inoltre questa versione dell’LSAM è molto ridotta all’osso, in quanto non può trasportare molta massa in orbita.
Diciamo però che riesce a ridurre la massa a secco di 500 kg (meno equipaggio, zero campioni(esperimenti) e a imbarcare 400 kg di propellente. Una volta arrivato in orbita avrebbe ancora un delta-v di 200 m/s, probabilmente sufficiente a raggiungere Apollo 24, ma non a salvare loro o l’LSAM stesso. Quindi l’LSAM difficilmente può esistere e comunque non può fare ciò che gli viene fatto fare

Quindi la fisica un po’ maltrattata lo è. Certo c’è di molto peggio, ma anche di meglio

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