L’Amministrazione Obama ha annunciato ieri la creazione di una apposita Commissione indipendente chiamata ad effettuare una completa revisione dei programmi riguardanti il futuro dei voli spaziali umani degli USA.
La Commissione sarà presieduta da Norman Augustine, ex dirigente Lockheed Martin, che per molti anni sia per i governi Repubblicani che per i governi Democratici ha servito come Presidente del “Council of Advisors on Science and Technology” e poi ha diretto l’“Advisory Committee on the Future of the U.S. Space Program”.
Come si vede si tratta di una persona con vasta esperienza nel campo.
L’operazione ordinata ieri è stata denominata “Review of United States Human Space Flight Plans”, nel suo ambito la Commissione esaminerà con la NASA, tutti gli aspetti dei programmi susseguenti la dismissione degli Space Shuttle, e alla fine del prossimo Agosto emetterà una relazione al Governo in cui indicherà le opzioni suggerite per le decisioni da prendere in merito.
Si tratterà di decidere come e con quali mezzi proseguire versi i traguardi già identificati:
mantenimento della ISS oltre il 2016, riduzione del gap tra la fine degli shuttle e l’entrata in funzione dell’Orion, futuri voli Lunari ed oltre.
I membri della Commissione verranno nominati quanto prima.
Nel frattempo la NASA continuerà lo sviluppo attuale dell’Ares-I e dell’Orion, tuttavia terrà per il momento in sospeso alcuni contratti che stava per emettere riguardanti lo sviluppo dell’Ares-V.
È una saggia decisione perché al mio umile parere lo programmo “partiva totalmente in lecca-lecca” (exrpression francese : chi vuole dire che tutto non giro come l’occorrerebbe “partir en sucette”)
dimagrimento del capsula Orion, sotto regime di Ares I…
prorpio questa è la parte che più mi preoccupa di tutto il futuro progetto.
Se, come è ovvio, ci si preoccupa di ridurre il gap fra STS ed Orion ritardare lo sviluppo di AresV può voler dire essenzialmente ritardare il ritorno alla Luna, utilizzare il nuovo veicolo per LEO e quindi restare fermi su vecchie posizioni che già furono espresse dall’amministrazione Clinton.
Spero d’essere solo pessimista, ma temo che AresV rimanrrà solo un disegno…
io Ares V lo desidero vedere in rampa e decollare!
Ma percepisco su questa parte di Costellation molta cautela, cosi tanta da non sentire una volontà di portarla a termine.
Un vettore colle potenzialità di Ares V manca alla NASA, sarebbe una cosa scellerata non costruirlo.
Credo anch’io che Ares V si farà, forse può essere ritardato ma si farà altrimenti credo non si torni sulla Luna…
Ovvio se tolgono la Luna e Marte allora sarebbe proprio a rischio anche se l’amministrazione Obama aveva manifestato degli interessi per l’uso di Ares V oltre al Constellation
Giusto, forse (sicuramente) sarà pronto in ritardo, ma siccome prima o poi dovranno andare sulla Luna o su Marte, si farà. Per ora si dà più importanza ad Ares I e ad Orion perchè devono essere pronti prima, ma in futuro non appena avranno più disponibilità di denaro, aumenteranno le risorse per Ares V.
Infatti, è questo il vantaggio/svantaggio di Ares V, se si vuole andare sulla Luna lo si deve fare, quindi o l’amministrazione Obama dice chiaramente che non si va più sulla Luna (fattibile a livello di immagine?) oppure lo sviluppo di Ares V continuerà, probabilmente però sarà ritardato
Esatto.
All’Ares I è teoricamente possibile trovare delle alternative ma all’Ares V no.
Se si rinuncia all’Ares V il programma Constellation perde automaticamente qualsiasi valenza di realtà.
Questo non vuol dire che Orion sia automaticamente finito ma sicuramente ci si può scoradare, con buona pace di tutto quello che è stato promesso nell’ESAS, di Luna e Marte.
Sicuramente qualcuno direbbe che sono soldi risparmiati!
da parte mia mi dispiacerebbe moltissimo non vedere il suo realizzo; quello che più mi preoccuperebbe sarebbe il modo di proseguire con il programma Costellation.
Si tirerebbe allo “stremo” la ISS?
Forse anche gli indiani e se il prezzo degli idrocarburi risale ai valori dello scorso anno, con in soldi che ricaveranno dalla vendita del gas e del petrolio, sulla Luna ci andranno anche i Russi.
Con tutta questa gente, dubito fortemente che gli americani si possano permettere di rimanere a casa
A mio avviso Ares V si farà e gli USA torneranno sulla Luna (anno più o anno meno). Il vero pericolo è un altro che si torni sulla Luna allo stesso modo dell’Apollo (mordi e fuggi, senza realizzare nessuna base permanente) e qui temo che la tentazione sia molto, molto forte. Ma con l’aiuto dell’esa (si spera) potrà essere alla fine scacciata.
In altre parole, se non si ripeteranno gli errori del Apollo il merito sarà quasi sicuramente solo nostro!
Con l’aiuto di chi???
Al momento l’ESA ha le idee ancora meno chiare della NASA, con molti meno mezzi per realizzarle e sopratutto con una volontà politica fortemente frammentata, il che rappresenta senz’altro il male peggiore che affligge l’Agenzia.
Se la NASA decide di fare una riedizione dell’Apollo, paro paro, sarà perché il potere esecutivo (Obama in testa) ha deciso così.
Nel caso credo che noi europei possiamo far poco anche se avessimo i mezzi per dare un’aiuto vista la situazione.
Peraltro l’ESA non ha ancora le idee chiare su come (e se) dotarsi di un mezzo manned figuriamoci se riesce ad andare aldilà di qualche studio per la Luna.
Al momento l’unico vero futuro per l’ESA è la ISS.