Non vorrei fare l’OT sull’OT ma continuo a pensare che i voli manned nello spazio siano per pochissimi a meno di cambi epocali (leggasi Starship o simili). Finché le tecnologie saranno quelle attuali non ci sarà spazio per N navette ed M stazioni spaziali. Costi enormi giustificati solo da prestigio politico e militare
Non c’è scienza significativa sulla ISS se non quella relativa a medicina/biologia/agricoltura ovvero di nuovo per ambito manned
Non vedo un futuro per Orbital Reef…quindi per starliner su un altro vettore
Axiom più semplicemente ha progettato moduli che possono cominciare agganciati ad ISS e poi forse anche free fly
Così contengono i rischi e quindi Dragon continuerà per un po’
Credo che su questo ti debba documentare un po’ meglio
Puoi cominciare da qui, qui e qui.
Per il resto sono abbastanza d’accordo con te, per quanto ci sia interesse commerciale a fare scienza in LEO, credo che l’investimento iniziale sia troppo alto per un privato. Ma un paio che ci stanno provando di sono (Axiom in testa a tutti), chissà che a metta degli anni 30 qualcuno non ce la faccia…
Ma il fatto che su ISS ci sia ad esempio AMS o che ISS abbia dato contributi non significa che ISS sarebbe stata fondamentale
ISS è fondamentale ed indispensabile per esperimenti che hanno a che fare con l’uomo e con le cose con le quali deve interagire l’uomo non con la scienza dei materiali o con l’antimateria. Quelle sono “forzature” rese disponibili dal fatto che essendoci già ISS (per motivi politici) allora la si sfrutta a”basso” costo
Ma il futuro dell’esplorazione dell’ universo è robotico, inutile illudersi come tenta di fare con noi Elon (spero per lui e per noi che ci creda davvero e che non lo faccia solo per irretire i sognatori)
Comunque sono d’accordo che Axiom ce la farà perché si appoggerà “sulle spalle dei giganti” (cit) usando ISS al massimo e così diluendo l’investimento e sfruttando i viaggi “gratis” che le navette faranno per la ISS
Orbital Reef e StarLab le vedo veramente impossibili economicamente parlando
Non è vero, sicuramente per la scienza dei materiali e per la meccanica dei fluidi, la microgravità è fondamentale e permette di fare certi studi che sulla terra non sono possibili.
Ti faccio un esempio: ESA ha studiato dentro ad MSL il comportamento dell’alluminio durante la soldificazione, quando è contaminato da ferro. Questo serve all’industria automotive per capire come mai l’alluminio riciclato ha capacità meccaniche molto inferiori dell’alluminio “nuovo”, visto che nei processi metallurgici del riciclo è inevitabile la contaminazione con materiali ferrosi. Questo potrebbe permettere di usare l’alluminio riciclato per l’industria dell’auto o aeronautica, che oggi usano solo alluminio incontaminato. Lo studio in microgravitá permette di capire meglio la formazione dei cristalli e quindi sviluppare processi industriali migliori.
Lo studio di ESA era in collaborazione con universitá tedesche e un grosso marchio dell’automotive.
E ci sono altri esempi nella metallurgia, con la partecipazione della più grande compagnia metallurgica del mondo.
E un discorso simile si può fare per la meccanica dei fluidi: la microgravità permette di studiare il comportamento dei fluidi bifase, dei colloidi, delle schiume, in una situazione in cui le forze capillari e la tensione superficiale sono le forze dominanti, cosa che sulla terra non è possibile per via della gravità che spinge i gas e i liquidi più leggeri a galla.
E anche qui ci sono tanti esempi con tanta partecipazione privata, per esempio dall’industria dei detergenti.
Sono solo alcuni esempi, se ne possono fare molti altri per l’industria farmaceutica e per la medicina, che non hanno nulla a che fare con l’esplorazione spaziale.
A quanto pare, c’è un forte interesse da parte della comunità scientifica a continuare la scienza in LEO anche dopo la ISS, ed è per questo che le agenzie puntano sulla presenza di stazioni spaziali commerciali nel futuro. Il problema IMVHO è la fattibilità di tutto ciò senza forti finanziamenti statali…
Non è l’atmosfera che fa la differenza, ma la possibilità di cambiare l’esperimento mantenendo lo stesso laboratorio, la possibilità di cambiare di campioni e analizzarli in loco, e poi di portarli giù e analizzarli di nuovo, più la possibilità di riparare anomalie.
La ISS fornisce una piattaforma che permette agli esperimenti di non preoccuparsi del controllo termico, dell’energia elettrica, della trasmissione dati, etc. La presenza dell’uomo porta flessibilità e quindi permette di fare esperimenti che non sono possibili con un free flyer robotico. Sono due cose complementari.
Servono automi con un IA ancora più potente di quello attuale.
Prima o poi l’avranno, ma al momento la mente umana ed il corpo umano sono più performati.
Axiom mi risulta che non farà scienza sulla ISS ma attività commerciali, cosa che non preclude un esperimento “a pagamento”.
Le nuove stazioni potranno comunque avvantaggiarsi di un appoggio governativo, perché gli Enti pubblici avranno sempre qualche esperimento da fare in LEO e se la ISS non c’è più, qualcuno la deve sostituire.
Che molti esperimenti si possano fare in automatico, ok, allora si potrebbe lanciare un satellite con tot esperimenti, inviare i dati a Terra e terminati gli esperimenti si disitregra in atmosfera. Ma quanto costa una cosa simile?
Infine Musk, e non solo, stà investendo i suoi soldi in SpaceX solo per lo sfizio di lanciare dei super fuochi d’artificio? Musk è quello che è, ma non credo sia così fuori di testa. Tutto il programma di privatizzazione delle attività spaziali era volto proprio a questo. Si dice che lo spazio nei prossimi anni muoverà ingenti risorse economiche. E’ solo una trovata pubblicitaria?
Ok, i cilindri di O’Neal sono ancora fantascienza. Forse tra un secolo gli esseri umani sparsi per il sistema solare non ammonteranno a più di qualche migliaio. Saranno di più le piattafore automatizzate proprio perché l’automazione dovrebbe aver fatto progressi consistenti.
Facciamo un esempio. Poniamo che in LEO si possa produrre un componente per motori di Formula 1 che permette maggiori prestazioni.
Si fa un test e la Casa che lo utilizza vince il mondiale.
Tutte le altre Case vorranno quel componente nei motori.
Costa? Pagano gli sponsor.
Il componente passa da F1 ai Rally.
Il componente passa sulla Ferrari “spaziale” per gli sceicchi del Bum-Bam.
Il componente passa sui motori di serie di auto prestigiose, pubblicizzate come auto fatte nello spazio (ma è solo il componente, il pubblico si beve tutto).
Il componente ormai prodotto in serie finisce su auto di serie.
Intanto arrivano nuovi componenti.
Per non parlare di componenti che danno maggiori prestazioni a sistemi d’arma.
Per non parlare di farmaci più efficaci.
Le potenzialità ci sono tutte. Attenti a non ragionare con la flosofia del “se oggi non si può fare, non si può fare.”
Vi posto qui un paio di video di ESA riguardo alla scienza sulla ISS in particolare per la mettalurgia e la meccanica dei fluidi, focalizzati su quanto questa scienza sia solo possibile sulla ISS e non a terra.
L’highlight è la Nestlé che ha partecipato ad uno studio sulle schiume che ha migliorato il loro processo per la produzione del cappuccino e dei gelati. Anche per questo c’è la ISS
Nello spazio cislunare c’e’ abbondanza di intelligenza naturale a un tiro di schioppo facile da connettere.
Fino alla luna c’e’ un lag di trasmissione di massimo 2.5 secondi.
Le telecomunicazioni nello spazio e le tecnologie di smart working anche fisico sono due dei settori che vanno piu’ al galoppo, preceduti dall’AI.
Tutte tecnologie che renderanno sempre piu’ efficientemandare avanti le macchine, con gli umani ben connessi in un posto sicuro.
Quindi puoi benissimo utilizzare intelligenze naturali comodamente sedute a terra in sicurezza per operare quasi in tempo reale nello spazio, Luna compresa.
La diatriba tra esporazione robotica e umana non e’ nuova, ma continuano ad arrivare folate di tecnologie che favoriscono ancora di piu’ i sistemi automatici o controllati remotamente.
Questo non esclude che le persone nello spazio possano aumentare di 1 o 2 ordini di grandezza nel medio termine, ma perche’ gli umani stessi in fondo sono oggetto dell’esperimento (non e’ una cosa secondaria) o per esibizioni.
Ad esempio, una stazione con gravita’ artificiale simile a quella della Luna sarebbe un esperimento formidabile, perche’ nel sistema solare ci sono parecchi corpi celesti con valori di gravita’ simili e perche’ per vivere meglio forse e’ sufficiente, il che potrebbe renderlo uno standard anche per gli habitat artificiali orbitali.
Perche’ i volumi salgano veramente e’ necessario prima fare questi esperimenti su cavie umane e che l’habitat venga preparato e reso sicuro con sistemi automatici. Per questo ci vorra’ un po’ di tempo.
Nel frattempo si possono fare un sacco di cose in automatico, non siamo neanche sicuri che serviranno piu’ i lavoratori sulla terra stessa tra 10 anni, se non per pensare.