Opportunity nella tempesta

Su Marte dal 30 maggio c’è una tempesta di polvere che interessa 35 milioni di chilometri quadrati :fearful: (un quarto della superficie) il povero Oppy non ha luce a sufficienza per ricaricare le batterie e non è più in grado di comunicare con la terra. Si suppone che si trovi in “low power fault mode”.

Questa sera alle 19.30 (italiane) la NASA terrà una teleconferenza in merito

Marte è al perielio, e le tempeste di sabbia si intensificano in questo periodo. E’ anche quasi in opposizione alla Terra, la grande opposizione del 2018 si avrà il 27 luglio, e le condizioni osservative migliori si avranno circa due settimane prima e dopo l’opposizione. Sperando che le tempeste di sabbia non coprano tutto il pianeta! Le immagini simulate di Oppy credo rendano bene l’idea di cosa significa, una tempesta del genere cancella quasi ogni dettaglio visibile.

Da Sky and Telescope, con qualche foto fresca: http://www.skyandtelescope.com/astronomy-news/observing-news/martian-dust-storm-2018

Questa immagine è di Damian Peach, e fa vedere la differenza tra il 24 maggio e il 9 giugno:

Impressionante! :fearful: :astonished: :fearful:

A breve, la teleconferenza sarà trasmessa qui:

Non ho seguito la conferenza.Qual é la probabilità di perdere il rover?

Le notizie sono più ottimistiche di quello che sembrava inizialmente; il team pensa che Oppy ce la farà, anche se questo paragone fatto dal Project Manager spaventa un po’. :astonished:

“It’s like you have a loved one in a coma in the hospital, the doctors are telling you you’ve just got to give it time and she’ll wake up. … But if it’s your 97-year old grandmother, you’re going to be very concerned. And so we are.”

Mi sembra che il 24 maggio Marte fosse molto più blurry. O interpreto male le due immagini?

La signorina Veronica ha la vista buona. In realtà bisogna leggere l’articolo di Sky&Telescope, dove si dice che “Before and after photos show significant changes wrought by the current storm. Dust now covers many of the dark surface markings visible earlier in May. The orange, linear feature near the center of Mars is the giant canyon system Valles Marineris — dark in May but now filled with bright dust!”
In pratica, la Valles Marineris ha cambiato colore, essendosi coperta di polvere. L’immagine a destra è fatta probabilmente in un momento di pausa della tempesta, che si sta spostando verso l’emisfero sud.

Bob King nell’articolo scrive “This storm is a little different. Instead of occurring at the height of southern summer as in 2001 and 2005, it erupted in the northern hemisphere only days after the northern fall equinox. Similar to how arctic fronts descend one after another on North America during late fall and winter, multiple storm fronts parade along the north polar cap during Martian fall. Some of these can break off and head south, where they feast on warmer air and burgeon into much bigger storms.” Quindi la situazione è ancora in evoluzione.

E comunque…

Misteri marziani. Ovviamente, https://xkcd.com/1504/

Non perdetevi il nostro articolo: :smile:

In questo articolo Ethan Siegel ragiona su alcune costose alternative (lo metto in grassetto, poi non chiedete perché non sono state considerate) con cui si sarebbero potuti costruire i pannelli solari di Spirit e Opportunity per farli vivere potenzialmente per sempre. Con pro e contro: https://medium.com/starts-with-a-bang/mars-opportunity-and-spirit-rovers-could-have-lived-practically-forever-with-one-tiny-change-662b5321ec87

Damian Peach è riuscito a fare una animazione di Marte usando una immagine presa dal Mars Global Surveyor ed una sua foto del 28 giugno. Marte è stato essenzialmente inghiottito dalla tempesta di sabbia, con solo i picchi vulcanici di Tharsis e un punto nella Valle Marineris che restano visibili

A Roma, l’astrofilo Raffaello Lena ha paragonato una immagine di Marte del 2018 con la situazione attuale:

Immagini e dati presi da http://spaceweather.com/archive.php?view=1&day=03&month=07&year=2018

Marte ha anche cambiato colore, passando dal solito rossastro ad una tinta più verso il salmone, dovuta alla polvere. Ho provato a riprenderlo la sera del 29 giugno, e tutto quel che si vede… è qui sotto :frowning: uguale uguale a quella di Peach, ecco. Nel senso che non c’è quasi nessun dettaglio.


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Osservando le foto immagino anche l’impatto che una tempesta del genere potrebbe avere sull’esplorazione umana di Marte. Probabilmente si perderebbe qualsiasi punto di riferimento per settimane, oltre all’estrema difficoltà di compiere qualsiasi operazione all’esterno.

Immagino che ci sarà anche il problema che il rover venga seppellito e immobilizzato. O fanno muovere le ruote di tanto in tanto?
Non credevo possibili tempeste di tale violenza, con un’atmosfera avente 1/100° di pressione terrestre.

Il rover non ha alimentazione elettrica se non per tenere in funzione il clock di sistema, quindi non può muovere le ruote o compiere altre operazioni.

Livio, la pressione è bassa, ma evidentemente quando Marte è al perielio (come ora) la maggiore radiazione solare scatena tempeste planetarie.
E anche se la pressione è bassa, la polvere è fine. Non ho idea invece della velocità dei venti, non ho cercato, qualcuno ha dati?

“The winds in the strongest Martian storms top out at about 60 miles per hour, less than half the speed of some hurricane-force winds on Earth.”

Google me lo trasforma in 96,5 km/h

Quindi il primo problema è la polvere, non la pressione dinamica, che è molto bassa. Grazie Veronica.

Un vento di quasi 100 km/h su Marte equivale all’incirca a quello terrestre di qualche chilometro all’ora.

Perciò é tutta polvere super-super fine, di quella che sulla terra viene dilavata dai temporali, e trattenuta nel fango dalle forze elettrochimiche dell’acqua. Probabilmente si tratta di una polvere fine come quella lunare che venne trovata fin dentro le tute degli astronauti, perciò in grado di entrare in tutti gli interstizi del rover, tipo cuscinetti meccanici motori elettrici contatti etc, e quindi di provocare blocchi noiosi. Una cosa a cui non avevo pensato.