Orion, verso un cambio di vettore per mantenere i tempi di sviluppo

Con le sorti ancora incerte del vettore Ares I e affidate ad una decisione che tarda ad arrivare sia da parte della Casa Bianca e successivamente da parte dell’Agenzia, Lockheed Martin prosegue senza sosta lo sviluppo della capsula Orion programmando il primo test orbitale per il 2013 su un Delta IV heavy.
A causa dell’incertezza sullo sviluppo e sugli ormai probabili ritardi con l’entrata in servizio di Ares I, il Deputy Orion Project Manager Laurence Price del “Prime Contrator” Lockheed Martin, intervistato al programma radiofonico The Space Show da David Livingston ha dichiarato che attualmente si sta lavorando per effettuare il primo lancio di “risk mitigation” della capsula Orion per il 2013 con un vettore ULA (di cui LM fa parte insieme a Boeing) e quasi sicuramente con un Delta IV nella versione “Heavy”.
Il lavoro di adattamento della capsula per il test è già iniziato e l’obiettivo è quello di validare tutti i sistemi per le missioni successive Orion 1 e 2, anch’esse dei test ma già di Initial Operational Capability.
Il lancio, che andrebbe a sostituire il precedente Ares I-Y, aprirà la strada al primo volo con equipaggio nel 2015 e spianerebbe la via per l’utilizzo successivo di Orion con il medesimo vettore in attesa dell’entrata in servizio del ventilato SDHLV per l’esplorazione al di fuori della LEO.
L’obiettivo primario è comunque quello di slegare completamente Orion e il suo sviluppo da
qualsiasi vettore specifico in modo da poterlo adattare in tempi brevi a qualsiasi lanciatore si deciderà di utilizzare.
Attualmente il Delta IV Heavy è l’unico vettore in grado di trasportare in LEO la capsula Orion per il test insieme all’Ariane V. La scelta è ricaduta sul primo per i minori costi di adattamento e infrastrutture di terra necessarie all’utilizzo a questo scopo.

Fonte: Lockheed Martin


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Direi una saggia scelta quella di LM di slegare lo sviluppo della capsula dal vettore e renderla utilizzabile su più vettori…
Non è che vogliono venderla anche all’ESA?

Non credo che sia nemmeno ipotizzabile una cosa del genere, al momento l’ESA sembra determinata nello sviluppo dell’ARV (versione manned di ATV), progetto fortemente voluto dalla Germania, tiepidamente sostenuto dalla Francia e fortemente osteggiato dall’Italia.

Come si può evincere da questo recente articolo di Aviation Week:
http://www.aviationweek.com/aw/generic/story.jsp?id=news/asd/2010/10/01/10.xml&headline:smiley:ebate Grows On ESA Starting ARV&channel=space

Il nostro paese è contrario sia per questioni di opportunità che per scelte tecnologiche dal momento che l’Italia è maggiormente orientata verso i sistemi alati che le capsule per il trasporto manned.
Questo per le capsule europee, tantomeno per quelle americane…

Si, credo anche io sia altamente improbabile un interesse dell’ESA nell’acquisto “in toto” della capsula, di fatto però l’Italia si è già assicurata il primo “passaggio” su Orion barattando il sedile con il PMM, continuando nella politica di assicurarsi opportunità di volo trasversalmente su più fronti.

Archipeppe, scusa non mi funziona il link che hai segnalato

http://www.aviationweek.com/aw/generic/story.jsp?id=news/asd/2010/10/01/10.xml&headline:smiley:ebate

Che l’Italia sia più orientata verso sistemi alati mi riempie di orgoglio! :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:

Copia-incolla tutta la riga e non solo la parte attiva :wink:

Grazie :smile:

Direi che il programma USV é fortemente indicativo di questo orientamento italiano verso i sistemi alati!

Comunque direi che è una buona idea (a mio avviso risolutiva) quella di rendere la capsula Orion utilizzabile su più vettori e sganciarne lo sviluppo da quello di Ares I.

E come si fa a rendere un payload indipendente dal vettore? Lo fai a cubetti riposizionabili a piacere?

Lo vincoli il meno possibile ai limiti del lanciatore e riduci al minimo le interfecce fra i due sistemi non installando parte dei sistemi dell’uno sull’altro per aumentarne le prestazioni.

Grazie per la precisazione Alberto, sopratutto perchè chi ha posto la domanda lo ha fatto con la consueta simpatia e gentilezza…
Vabbé, tornando in topic: ovviamente questa scelta avrà un costo in termini di peso lanciabile, ma se non altro si tacitano i dubbi dell’USAF sulle pericolosità intrinseche dei vettori a combustibile solido.

scusa Giulione, non ho capito bene…
Intendi peso lanciabile come volo sperimentale?
Leggendo quanto scritto da Albyz con questo volo si effettuerebbe ciò che AresI-Y avrebbe dovuto compire, o no?

Sicuramente, mi riferivo a quanto detto da Alberto, cioè che si vincola la capsula il meno possibile al lanciatore, limitando le interfaccie, ma al tempo stesso “condannando” la capsula ad essere autosufficiente e quindi ad imbarcare “parte dei sistemi” che avrebbero potuto trovare posto in un vettore dedicato. mi rendo conto che il periodo è traballante :facepunch: :facepunch: :facepunch: ma non sono riuscito ad esprimermi meglio… scusate… :flushed:

Mi sembra un po’ tautologica come risposta… “Come adatti il payload al lanciatore?” “Basta renderlo indipendente dal lanciatore!” :angry:

I problemi più grossi di compromesso lanciatore/payload, secondo me, sono peso e dimensioni; ovvio che a cambiare SW di gestione e connettori dei cavi ci vuole “poco”… ma se un payload è troppo largo o troppo pesante per un lanciatore, c’e’ poco da fare!

Direi che questo era il passo precedente e già considerato e superato se leggi la news… credevo il discorso fosse un po’ più “tecnico”… ora capisco la tua battutina sul dividerlo a cubetti… “disaccoppiarlo” dal lanciatore era inteso nel non vincolare il payload ad un unico lanciatore per interfaccia e sistemi di volo… non che posso far volare Orion su qualsiasi vettore dal Vega al Saturno V… era ovvio e sottinteso che comunque la scelta era ristretta ai soli lanciatori con la capacità adeguata allo scopo…

Su SPACEFLIGHT.COM dicono che non c’è più futuro per ARES I, ormai cancellato, ed è comunque una buona cosa che si sia finalmente deciso di passare all’utilizzo di un vettore più serio. :ok_hand:

Una domanda. Quanto e cosa manca per rendere manned il Delta IV Heavy?

Ok tutto chiaro grazie Giulione :ok:

la certificazione :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:

scherzi a parte per certificarlo manned come minimo necessita una rindondanza di sitemi e apparecchiature che mancano nella versione attuale. operazione che come noto riduce la capacità di carico in orbita, ma sicuramente ci sono più esperti di me che possona forniti particolari più precisi.

Grazie pilgrim1. Era per farmi un’idea dei tempi d’implementazione e collaudo dei sistemi di cui parli per capire quando il Delta IV Heavy potrà realmente supportare la capsula Orion manned.