Parte la progettazione del super-telescopio europeo

Con uno specchio da 30 a 60 metri di diametro, l’ Extremely Large Telescope (E-ELT) dell’European Southern Observatory sarà il più grande telescopio ottico del mondo

Prendono il via i lavori per la progettazione del super-telescopio a disposizione degli astronomi europei voluto dallo European Southern Observatory (ESO). Il primo passo, nei giorni scorsi, è stata l’istituzione dell’ufficio incaricato del progetto dell’Extremely Large Telescope dell’ESO (E-ELT). Con uno specchio principale dal diametro compreso fra 30 e 60 metri e un costo complessivo di 750 milioni di euro, il nuovo telescopio promette di avere prestazioni superiori almeno di un fattore dieci rispetto al Very Large Telescope (VLT), che oggi è il più potente telescopio basato a terra.

''Riteniamo che la realizzazione dell’E-ELT sia essenziale per assicurare la competitività della comunità astronomica dei Paesi membri dell’ESO", ha osservato il direttore generale dell’organizzazione, Catherine Cesarsky. La nascita del progetto segna anche il primo passo verso la realizzazione di quanto richiesto dal Consiglio dell’ESO nel dicembre 2004, ossia di promuovere la realizzazione dell’ELT in tempi molto brevi, ha rilevato il neodirettore dell’Ufficio progettazione dell’ELT, Jason Spyromilio, ex direttore dell’Osservatorio La Silla Paranal.

La rapidità nei tempi di realizzazione sembra decisamente essere la parola d’ordine del super-telescopio, tanto che l’ufficio incaricato del progetto prevede di lavorare a stretto contatto sia con la comunità scientifica sia con la divisione tecnica dell’organizzazione. ''L’obiettivo dell’ESO è creare una corsia privilegiata per l’ELT, nell’ambito di un’ampia collaborazione interna e con il diretto coinvolgimento dell’industria", ha detto il responsabile del progetto E-ELT, Roberto Gilmozzi. L’intenzione è presentare una prima bozza del progetto nel Consiglio dell’ESO in programma per il 29 e 30 novembre in Francia, a Marsiglia. Il passo successivo sarà mettere a punto il progetto dettagliato entro la prima metà del 2007. La sincronia con il nuovo telescopio spaziale Web della Nasa è importante perché le possibilità dei due saranno diverse e integrate fra loro. Gli USA però sono già in vantaggio perché sono al lavoro per costruire per il 2016 altri due telescopi; il Giant Magellan Telescope con un diametro di 24,5 metri e il Thirty Meter Telescope. L’E-ELT (nell’immagine) seguirà probabilmente la strada di un massiccio impiego dell’ottica adattativa impiegata per il Very Large Telescope.

da Newton

qui ci sono tutte le informazioni del caso:
http://www.eso.org/projects/owl/
quando il progetto si chiamava ancora OWL e l’avevano sparata grossa di farlo da 100 metri.
Il sito non e` molto aggiornato ma le cose non si sono evolute ancora.
Aspettiamo la fine del meeting di Marsiglia i primi di settembre.