Per chi si intende di motori: possibile un auto elettrica a turbina?

L’articolo è riferito alla vecchia normativa sulla questione che aveva parecchie lacune e incongruenze, quella attuale è il Decreto dell’Agosto 2005 che ha assestato i riferimenti attuali.

Attuale situazione normativa in Italia

"La Finanziaria 2008 ha portato diverse novità in materia di energie rinnovabili ed efficienza energetica e, alcune di esse, si riferiscono proprio al fotovoltaico.
Ricordiamo che coloro che volessero utilizzare la detrazione del 36% (ristrutturazioni edilizie e installazioni di altri impianti a fonti rinnovabili) per gli impianti fotovoltaici non potranno usufruire delle tariffe incentivanti previste dal Conto Energia.
La legge Finanziaria 2008 (Legge n. 244 del 24 dicembre 2007) è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 28 dicembre 2007.

OBBLIGO DEL FOTOVOLTAICO SU NUOVE COSTRUZIONI
A differenza della Finanziaria 2007, quella del 2008 (comma 289 dell’art. 1) aumenta gli obblighi già previsti per gli edifici di nuova costruzione. Infatti, rispetto ai precedenti 0,2 kWp, a partire dal 2009 deve essere prevista l’installazione di impianti di potenza non inferiore a 1 kWp per ciascuna unità abitativa.
Per i fabbricati industriali, di estensione non inferiore a 100 m, la potenza minima sale a 5 kWp.

INCENTIVI AL FOTOVOLTAICO PER GLI ENTI LOCALI
Per gli Enti locali che diventano responsabili di un impianto fotovoltaico (comma 173 dell’art. 2) si applicano sempre le tariffe incentivanti più alte, stabilite dal DM 19 febbraio 2007 (tra 1 kWp e 3 kWp: 0,49 euro/kWh; tra 3 kWp e 20 kWp: 0,46 euro/kWh; oltre 20 kWp: 0,44 euro/kWh), anche se tali impianti fossero collocati sul terreno.
Inoltre, una notevole semplificazione riguarda il fatto che, qualora un ente locale sia soggetto responsabile di uno o più impianti fotovoltaici (comma 174 dell’art. 2), l’autorizzazione unica sarà rilasciata attraverso un solo procedimento svolto sul complesso degli impianti, piuttosto che sul singolo impianto."

etc.

Attuale situazione normativa in Germania

La nuova legge tedesca sulle energie rinnovabili rafforza l’investimento nel settore

"BERLINO, June 9 /PRNewswire/ – Il Parlamento tedesco (Bundestag) ha varato delle nuove leggi che potenziano le condizioni per investimenti nelle energie rinnovabili. Le leggi fanno parte del “Pacchetto Clima” del governo, i cui obiettivi sono risparmiare 250 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2020, con le energie rinnovabili che contribuiranno a produrre fino al 30% di energia per lo stesso anno. Questi cambiamenti legislativi rafforzano la Germania come meta di investimento per le energie rinnovabili e per le tecnologie energeticamente efficienti.

Un elemento della riforma è un emendamento al Renewable Energies Sources Act (EGG). La modifica consiste in una maggiore tariffa feed-in per l’energia eolica. La tariffa feed-in è il compenso pagato ai proprietari di sistemi di energie rinnovabili quando l’energia prodotta dai loro sistemi viene venduta al servizio pubblico. La nuova legge aumenta la tariffa feed-in per l’energia eolica ad un range di 9,2-15 EURcent/KWh.

Il Parlamento ha anche riformato l’EEG per quanto riguarda l’elettricità proveniente dall’energia solare. I sistemi fotovoltaici riceveranno una tariffa feed-in di 33-43 EURcent/KWh, in base alla quantità di elettricità venduta al servizio pubblico. Secondo la nuova legge la tariffa diminuirà tra l’8 e il 10 % nel 2010 e poi del 9% annualmente dopo il 2011.

Queste due riforme sono importanti per gli investitori. Per quanto riguarda l’energia eolica, l’incremento delle tariffe fornirà un ulteriore incentivo per le aziende che vogliono entrare nel più grande mercato del mondo di energia eolica (misurato in capacità accumulata)."

etc.

6 giugno 08
Il futuro del fotovoltaico nostrano

Entro pochi anni il fotovoltaico in Italia potrebbe raggiungere la competitività energetica con le altre fonti. Sarà questa la vera risposta alla ventilata stagione del nucleare
Nel momento in cui anche in Italia si è riaperta la questione nucleare, occorre evitare che la controversia si riproponga più o meno negli stessi termini degli anni ’70 e ’80 del secolo scorso. Allora si è combattuta un’autentica guerra di religione, come è noto conclusasi con la fuoriuscita dell’Italia dal nucleare senza però che questa scelta si traducesse nello sviluppo delle rinnovabili. Si può anzi affermare che, mentre ad esempio la Germania a partire dal 1991 varò normative che hanno sostenuto in modo continuativo ed efficace lo sviluppo delle nuove fonti rinnovabile (e il Giappone non è stato da meno), l’ultimo decennio del secolo scorso rappresentò per l’Italia un periodo di provvedimenti insufficienti e contradditori (si pensi alla legge 9/91 da cui è scaturito il CIP 6), inefficaci (come la legge 10/91), di continui stop and go (in realtà più stop che go). Insomma, un periodo sostanzialmente negativo per le rinnovabili, che ha contribuito non poco a ridimensionare e in qualche caso a distruggere quel tanto di presenza industriale che faticosamente il sistema Italia era riuscito a creare.
Solo negli 2000 si è gradualmente messo a punto un quadro di riferimento normativo sufficientemente organico, i cui primi frutti si incominciano ora a vedere. Quadro di riferimento che attende di essere completato con il varo di un certo numero di decreti attuativi previsti dalle leggi 222/07 e 244/07, e, per quanto concerne la promozione dell’utilizzo delle fonti rinnovabili per la produzione di calore e freddo, anche dal decreto. legislativo. 311/06

http://www.rinnovabili.it/il-futuro-del-fotovoltaico-nostrano-701307

Personalmente ritengo il fotovoltaico utilissimo per l’approvvigionamento dell’energia di tipo domestico, ma ritengo indispensabile una diversificazione energetica basata su nucleare ed energie rinnovabili (eolico, termoelettrico e fotovoltaico), limitando quanto più possibile il ricorso a combustibili fossili. Detto questo, mi sembra che negli ultimi anni si sia fatto molto sull’incentivo all’uso di pannelli solari. Non è abbastanza? Forse, ma la volontà c’è, occorre vedere se i cittadini recepiscono questo messaggio. Non si è fatto nulla su una politica energetica nazionale, che spero possa essere avviata nei prossimi mesi.

Molte persone non si fidano.
Temono che sborsare soldi per il fotovoltaico sia una nuova fregatura. Se i governi non riesconoa pensare piani per il futuro, come può la gente fidarsi di piani ventennali? Come può la gente con mutui pazzeschi “investire” nel fotovoltaico? Non c’è il rischio che qualche nuova leggina spilla soldi vi trasformi da semplici lavoratori dipendenti in produttori d’energia con conseguente aggravio di tasse e quant’altro?
Poi mi chiedo, se per incentivare il fotovoltaico lo si paga di più al produttore, l’aggravio di costi si riversa inevitabilmente sul cliente finale… che si ritrova una bolletta sempre gonfiata? Vi ricordo che i nostri Enti non sono società di beneficenza, almeno non per le nostre tasche.
Poi, se il mercato del fotovoltaico diventasse più consistente, assisteremmo ad un aumento dei prezzi di ogni componente, dal pannello al più gettonato inverter. Basta guardare al mercato dei pezzi di ricambio automobilistici.
Lavoro in un’azienda di servizi energetici. Sopra la mia testa ci sono decine di metri quadri di tetto piatto con ampia visibilità a sud, completamente tappezzabili di pannelli fotovoltaici. Pannelli? Nisba.
Fatemi mettere due pannelli sul tetto di casa mia, collegati al mio impianto, e rimborsatemi il 50% della spesa complessiva. Almeno di giorno frigo e congelatore non succhiano dalla rete.

Vero.

Temono che sborsare soldi per il fotovoltaico sia una nuova fregatura. Se i governi non riesconoa pensare piani per il futuro, come può la gente fidarsi di piani ventennali? Come può la gente con mutui pazzeschi "investire" nel fotovoltaico? Non c'è il rischio che qualche nuova leggina spilla soldi vi trasformi da semplici lavoratori dipendenti in produttori d'energia con conseguente aggravio di tasse e quant'altro?

Anche questo, nell’immaginario collettivo, è possibile.
Ma essendo legge ed essendo diritti acquisiti, non sono revocabili.

Poi mi chiedo, se per incentivare il fotovoltaico lo si paga di più al produttore, l'aggravio di costi si riversa inevitabilmente sul cliente finale... che si ritrova una bolletta sempre gonfiata? Vi ricordo che i nostri Enti non sono società di beneficenza, almeno non per le nostre tasche.

Questo non è vero, perché allo Stato costa meno comprare l’energia al prezzo incentivato che produrla da petrolio & C…

Poi, se il mercato del fotovoltaico diventasse più consistente, assisteremmo ad un aumento dei prezzi di ogni componente, dal pannello al più gettonato inverter. Basta guardare al mercato dei pezzi di ricambio automobilistici.

Questo è già successo: l’impianto da 3kW costerebbe fra i 10 e i 12’000 euro, ma con l’aumento della richiesta…

Lavoro in un'azienda di servizi energetici. Sopra la mia testa ci sono decine di metri quadri di tetto piatto con ampia visibilità a sud, completamente tappezzabili di pannelli fotovoltaici. Pannelli? Nisba.

Peccato perché le aziende sono ancora più incentivate: possono anche scaricare il costo e gli interessi…

Fatemi mettere due pannelli sul tetto di casa mia, collegati al mio impianto, e rimborsatemi il 50% della spesa complessiva. Almeno di giorno frigo e congelatore non succhiano dalla rete.

Solo 2 pannelli non ti servono a nulla e ti costano comunque un sacco…
Se la cosa ti interessa ti consiglio di informarti.
Addirittura alcune banche ti fanno dei pacchetti in cui tu metti l’impianto e loro prendono l’incentivo per tutti i 20 anni.
A te non costa nulla e non paghi più la corrente elettrica.
Dopo i 20 anni l’impianto è tuo e continui a risparmiare per almeno altri 20 anni…
Diventa una bella eredità che lasciamo ai nostri figli! :wink:

Io abito in un condominio altrimenti l’avrei già fatto!

2 pannelli era un modo dire… :smile:
Ho dei piccoli garage il cui tetto sarebbe da rifare e l’idea di rifare il tetto mettendoci anche dei pannelli era interessante. Ma già così, essendo i garage alimentati dalla corrente “condominiale” (mia e dei suoceri), per allacciarmi a casa mia c’è da trafficare, mettere poi un altro contatore… mi si rizzano i capelli intesta pensando a tutto il rompere e spaccare che c’è da fare. ogni volta che ho avuto muratori per casa mi sono venuti i denti lunghi, uno aggiustavano e due spaccavano…

Però questi sono ovviamente problemi miei. E qui si dovrebbe parlare di propulsori per automobili.
Ciao.

Be’, nell’elettricità siamo rimasti… :wink: