Perchè il cielo non è viola?

Grande Randall, non mi stuferò mai di leggerlo. http://xkcd.com/1145/#

Allora, grandi scienziati, perchè il cielo non è viola? :stuck_out_tongue_winking_eye:

nun ce’ provà, non sei un ragazzino figlio di scienziati amici di Randall Munroe!

Un aiutino: forse i gatti lo vedono viola, chissà? :wink:

Sinceramente non lo so. Forse c’è anche meno energia nel viola, oppure lo scattering avviene a quote più alte e quaggiù arriva più azzurro? Oltre alla bassa sensibilità dell’occhio per il viola.

Ah io pensavo lo sapessi e volessi fare l’indovinello :slight_smile:
Da quello che so io è legato al fatto che l’occhio umano è più sensibile a certe frequenze rispetto ad altre

EDIT: Ecco un bell’articolo che ne parla

Mi sa che è una concomitanza di cause: bassa sensibilità dell’occhio, meno energia nel viola, e scattering del viola a quote più alte (a volte in alta montagna il cielo appare violetto).
http://www.explainxkcd.com/wiki/index.php?title=1145

Però… se ne impara sempre una… :wink:

Quella del tooltip text è anche peggio (lasciando il mouse sull’immagine, sul sito di XKCD, non qui)…

Tornando a questa…la sensibilità dell’occhio è massima intorno al verde, al centro dello spettro, e decresce rapidamente dopo l’azzurro.
Può essere che decresca con una velocità superiore a lambda^4…quindi la funzione composta tra sensibilità e scattering ha un massimo intorno all’azzurro.
Ma è solo una ipotesi :smiley:

(damn, odio leggere il forum dall’ufficio, che mi distraggo con cose tipo il lavoro! sono arrivato tardi…e ovviamente non avevo risposto del tutto correttamente :D)

Confermo quello che ha scritto Buzz, la sensibilità del viola è talmente bassa che per vederlo devi essere in condizioni di netta predominanza (e cioè ad alta quota). Ma anche in quel caso devi essere in condizioni estremamente particolari (vedi il fatto che in aereo comunque la maggior parte delle volte ti appare blu tendente al nero).

"eppoi tanto il celeste che vedo io non è quello che vedi tu! "
Risposta di una mio compagna di università alla professoressa di fisica che gli contestava un calcolo :stuck_out_tongue_winking_eye:

Tanto più vero per me che sono daltonico…
Per raccontare un aneddoto divertente, alle medie ho preso un ottimo di Educazione Artistica con commento del professore: “Che bella idea quella di fare il cielo viola!” :stuck_out_tongue_winking_eye:

Probabilmente c’è anche l’assorbimento della piccole lunghezze d’onda da parte dell’atmosfera.

Già nella letteratura di montagna viene citato il colore del cielo in alta quota come blu scuro e/o tendente all’indaco.

Ma siamo sicuri che la sensibilità dell’occhio c’entri qualcosa?
Macchine fotografiche analogiche e digitali restituiscono comunque cieli blu/azzurri che si possono misurare qualitativamente col contagocce di photoshop.

O sbaglio qualcosa nel ragionamento?

Beh, io direi che dipende da come la pellicola o il ccd sono regolati.
Allo stesso modo se scatti con pellicole a infrarosso avrai un risultato completamente diverso da quello che noi vediamo, perchè quella pellicola è fatta per catturare lunghezze d’onda non visibili e trasformarle in qualcosa di visibile a noi. Mentre credo che le pellicole e i ccd “normali” siano fatti in modo da catturare esattamente quello che il nostro occhio percepisce.

E se leggi l’articolo che ho postato prima, dice <<The same “trick” that makes red and green turn into yellow is happening in the sky. But in this case, the sky’s combination of violet and blue elicits the same cone response as pure blue plus white light, which is an equal mixture of all the colors>>
Quindi io suppongo che un ccd normale, prodotto per restituire in foto gli stessi colori che noi vediamo a occhio nudo, ti produrrà una foto che con il contagocce di photoshop diventa un “pure blue”

I sensori delle macchine foto sono tarati per avere una risposta spettrale simile all’occhio. Tutta la storia della fotografia a colori è una storia di come far combaciare la risposta spettrale (dei pigmenti, CCD, fosfori dei CRT, LCD ecc ecc) per poi rendere qualcosa che solleciti nell’occhio (molto imperfetto) una risposta simile all’immagine originale. Per cui non puoi fidarti…

Appunto, come ha appena scritto Buzz.

Aiuto non ci salto fuori.
Che cos’è il viola quindi? Io forse erroneamente penso che sia il l’ultimo colore che vedo quando faccio passare la luce solare in un prisma: e lo vedo bene, diverso dal blu.

Invece mi pare di capire che non é cosí, visto che a questo punto é un viola relativo… Sono sconfuso

Il punto è che devi distinguere le frequenze pure da quelle “miste”. In un prisma tu riesci a dividere in maniera netta i vari colori, e quando hai una frequenza “pura” viola, lo vedi. Ma quando hai un set piuttosto vario di onde luminose che ti arrivano all’occhio, con intensità e frequenze diverse, il tuo occhio percepisce meglio certe frequenze rispetto ad altre. E quindi il risultato può essere che alcune frequenze vengono in qualche modo nascoste da altre più dominanti.

Provo a spiegarmi: definiamo una specie di “efficienza” del tuo occhio a seconda delle frequenze. Quell’efficienza poniamo che sia 1 sul blu, sul viola sarà 0.5 (metto numeri a caso giusto per spiegare in maniera semplice). Quindi anche se al tuo occhio arrivano due onde di pari intensità, una blu e una viola, tu non vedrai un mix 50-50 tra blu e viola ma vedrai qualcosa che è più spostato sul blu.

Questa “efficienza” a percepire uno o l’altro colore dipende dalle cellule fotorecettori che sono nella retina: http://en.wikipedia.org/wiki/Cone_cell
A seconda di come i vari fotorecettori sono stimolati, tu vedrai qualcosa di diverso. Il punto è che essendo i fotorecettori 3, tu puoi ottenere lo stesso tipo di riposta avendo diverse combinazioni di onde. È quello che ho quotato sopra: quella particolare combinazione di un blu e un viola che arriva dal cielo, ha la stessa risposta data da un blu puro e un bianco, e quindi noi lo vediamo blu.

(spero di non aver scritto troppe boiate :wounded:)

E per rispondere a che cos’è il viola: direi che il tuo occhio percepisce come viola una certa combinazione di onde, che può essere una singola onda nella frequenza dell’indaco oppure una combinazione di varie onde che messe insieme danno lo stesso tipo di risposta delle cellule fotorecettori.

Ma tutto dipende sembre da come queste cellule percepiscono le onde. Le stesse onde producono qualcosa di diverso su retine diverse. Io che sono daltonico di sicuro il viola lo vedo diverso da te, e i miei fotorecettori hanno meno sensibilità dei tuoi nel distinguere tra il viola e il blu :wink:

Grazie Buzz, la tua seconda risposta é stata illuminante.
Non consideravo il fatto di ragionare con lunghezze d’onda pure e/o miste.

Buzz, hai detto bene. Ricky, vedi viola quando una radiazione di frequenza elevata stimola i coni del blu e anche quelli del rosso. Infatti se “sintetizzi” il viola lo fai emettendo una luce blu e sommi una rossa, per ottenere la stessa stimolazione dei coni. Ma l’occhio non ha un recettore specifico per il viola, come non ce l’ha per il giallo, che stimola recettori verdi e rossi. Tu non distingui il giallo puro da una luce composita rosso+verde; uno spettrometro invece sì.