E qualcuno non si é mai messo a fare delle misure sull’azzurro del cielo con uno spettrometro?
Probabilmente sì, bisognerebbe cercare un pò… ma oggi dovrei anche lavorare
Siamo in 2 mannaggia a voi
Non intervengo ma leggo molto attentamente… e anch’io invece dovrei lavorare :embarrass:
Giusto per dare un altro esempio aggiuongendo qualcosa di “spaziale” a questo topic, e per spiegare com’è che in passato mi son ritrovato a studiare queste cose: discorso simile vale per le cellule responsabili della fotosintesi, le quali assorbono meglio l’energia dalle frequenze del blu e del rosso, e ovviamente non assorbono il verde, che viene riflesso. In particolare se ricordo bene il rosso viene usato principalmente per la produzione di zuccheri, quindi la fotosintesi vera e propria, mentre il blu viene utilizzato principalmente per la crescita (foglie e fiori).
Quindi in teoria una serra per uso spaziale potrebbe essere illuminata solo con LED rossi e blu aumentando l’efficienza e risparmiando energia, ma questo va studiato e compensato con il fatto che un astronauta che dovesse entrare nella serra per operarla avrebbe una pessima visibilità (visto che le piante assorbono quasi tutto il blu e il rosso e in più il nostro occhio è molto più sensibile alla luce verde).
PS: oggi non ci sono attivitá di astronauti in Columbus, quindi la mia giornata in console è piuttosto noios…ehm, tranquilla, e mi posso distrarre con il forum
Non si potrebbe accendere una luce supplementare bianca solo nei momenti in cui l’astronauta entra nella serra?
:snore: :snore: http://adsabs.harvard.edu/full/1919MmSS…8…65P :snore: :snore: :snore:
Visto che comunque i colori sono “interpretati” dal nostro cervello che fa un pò quello che vuole lui, quello che io chiamo viola ( il colore che vedo quando scindo la luce sole con un prisma ) magari non è “viola”… chi ti dice che il mio cervello veda lo stesso "colore"del tuo? Come si può definire in maniera assoluta un colore? Posso usare le lunghezze d’onda per definirlo ma per vederlo :whatever: Ognuno lo vede a modo suo secondo me, gli diamo lo stesso nome semplicemente perchè qualcuno ci insegna a chiamare rosso una determinata lunghezza d’onda riflessa da un oggetto ma se il rosso sia veramente… chi lo sa?
ok ok la smetto :spank: :spank: :spank:
esatto Isa, non vediamo lo stesso colore; e poi a età differenti si vedono i colori in modo differente, per esempio l’azzurro in tonalità turchese avvicinandosi ai 60 anni viene percepito come verde; credo che anche astigmatismo e miopia influenzino la percezione del colore.
Voi donne siete pericolose quando si parla di colori… …
Comunque ho trovato un documento in inglese piú recente di quello segnalato da Isa
http://www.scirp.org/journal/PaperDownload.aspx?paperID=24294
Basta guardare le curve deii grafici per capire il concetto di luce mista di cui sopra.
Beh, sì, in sostanza è quello che si tenderebbe a fare. Ma questo significa aggiungere massa e complicazione. E allora conviene aggiungere massa lì, oppure un po’ di massa nei pannelli solari per avere più energia?
Il trade-off diventa complicato e dipende sempre da come si mette insieme tutto il sistema
In più vanno anche considerati il rapporto potenza/peso e il costo delle varie lampade e dei LED. E i LED, per quanto promettenti per il futuro, sono ancora poco potenti e molto costosi. Con lampade “classiche” al giorno d’oggi si riesce ancora ad avere più densità di luce per unità di superficie, il che si trasforma di nuovo in un risparmio di massa che bilancia l’eccesso di massa dovuto alla minore efficienza nel processo di fotosintesi.
(Per lo meno io parlo per come era lo state of the art 5 anni fa, quando lavoravo su queste cose. Probabilmente in questi 5 anni i LED hanno fatto un po’ di passi avanti)
Non sono molto sicuro di questa cosa. La miopia e l’astigmatismo sono dovuti a deformazioni del bulbo oculare e della cornea, e non capisco come questi possano cambiare la sensibilità dei fotorecettori nella retina…
Più che astigmatismo e miopia, che in realtà non sono altro che difetti della “macchina fotografica umana” (il sistema cristallino-bulbo oculare), è la normale usura dei “CCD della retina” (i coni e i bastoncelli) a portare ad una differente visualizzazione dei colori a seconda dell’età. Inoltre spesso anche geneticamente la capacità di percezione visiva varia da persona a persona, in maniera analoga agli altri sensi corporei (olfatto e udito) o alla capacità di orientarsi nello spazio. Oltre a ciò si somma la capacità di definire due colori simili tra loro, cosa che ad esempio (è riconosciuto scientificamente) è più presente nelle donne. Il classico esempio lo si ha con i grigi, per un uomo è un colore e basta, per la donna abbiamo il “tortora”, l’antracite e ancora altri.
EDIT: al solito la mia lentezza ha fatto sì che Buzz scrivesse le stesse cose in tempo minore …
Non mi dire, quindi questo ha una spiegazione scientifica?
E io che ho sempre preso insulti perchè non sono abbastanza attento da distinguere gli stivali tortora dalla borsa antracite!
Ma ora mi hai dato un’arma di difesa, eternamente grato!
Vittorio, che tu sia benedetto in eterno!
Adesso ho la scusa per non essermi accorto che la borsetta era nuova!!
Vedo che ho aperto un post interessante
Secondo me ni
… nel senso: è vero che non possiamo sapere se tu vedi lo stesso colore che vedo io, ma è anche vero che le frequenze dello spettro del visibile vengono percepite allo stesso modo da me e da te (più o meno). Questo perchè l’occhio umano ha cellule sensibili a tre colori (pressappoco rosso, verde e blu) corrispondenti a tre diverse frequenze. Il resto è un’elaborazione del cervello. In altre parole io non posso sapere se tu vedi lo stesso rosso che vedo io, ma sicuramente posso dire che entrambi i nostri cervelli (daltonismo a parte) vedranno come due colori nettamente distinti il rosso e il verde o, se per questo anche il rosso e il giallo (che ha una frequenza sufficientemente diversa sia dal rosso che dal verde - e nel nostro cervello è ricreato da un mix circa 50/50 di rosso e di verde). Insomma, c’è una parte soggettiva nella percezione dei colori, ma c’è anche una parte oggettiva dovuta alla nostra tri-cromia (*).
Nel caso invece che l’organo della vista fosse completamente diverso (come nel caso di molti animali che invece sono di-cromici), allora sì che la percezione risulta completamente diversa. Ad esempio se un essere umano ed un animale di-cromico guardano nella realtà un fiore giallo, lo riconosceranno entrambi come “fiore giallo”, indipendentemente da come lo vedono; se la stessa scena la vedono alla televisione, l’essere umano vedrà sempre un “fiore giallo”, mentre l’animale no. Questo perchè la televisione usa, per ricostruire i colori, lo stesso sistema che usiamo noi: una combinazione di rosso, verde e blu. Il giallo non è più vero giallo ma è verde+rosso. Io non mi accorgo della differenza ma un animale che percepisce la luce in maniera diversa sì.
…non so se sono riuscito a spiegare quello che volevo dire
(*) in realtà, secondo la pagina di Wikipedia in inglese sui colori primari, pare che alcune donne siano tetra-cromiche. Questo forse spiega quanto riportato da Vittorio, e fornirà ulteriore supporto a Buzz e Biduum
Siamo fritti. Matteo, se la mia viene a dirmi “pfui, tricromico!” allora ti cito per danni. Tanto più che io sono dicromico…
A questo non avevo pensato in effetti! E lo stesso direi che vale per la fotografia (per continuare il discorso intrapreso in precedenza da Ricky). Il che significa che un cane non riconoscerebbe il proprio padrone vedendolo in foto o in televisione, perchè lo vedrebbe di qualche strano colore…
Eh già! I cani possiedono solo due tipi di “coni”, uno sensibile allo spettro blu/violetto e l’altro sensibile per le frequenze intorno al giallo…quindi una situazione diversa dalla nostra.
I gatti sono tricromici come noi, ma hanno un numero di coni molto molto inferiore, perchè la loro retina è grandemente popolata di bastoncelli (i fotorecettori del b&w, molto più sensibili alla luce), per cui vedono colori molto attenuati (e tra l’altro se non sbaglio il rosso non lo percepiscono praticamente).
Riguardo la tv, tra l’altro, c’è un altro problema: noi vediamo le sequenze di immagini a 40/50Hz come una immagine in movimento, mentre cani e gatti sono molto più sensibili ad oggetti in rapido movimento e per questo distinguono i singoli frame di un video fino a frequenze di 80Hz: per loro la maggior parte dei nostri televisori sono sequenze di fotogrammi in successione e non soggetti in movimento! Anche se i miei gatti si dimostrano comunque interessati
Per il cielo invece, per tornare IT, sono decisamente convinto che la mancanza di viola sia un problema tutto dell’occhio umano: la resa di pellicole, sensori etc è ovvia conseguenza della nostra percezione, visto che non esiste un sistema univoco di taratura per l’interpretazione delle diverse lunghezze d’onda: il nostro unico sistema di riferimento è, logicamente, il nostro modo di associare un colore a ciascuna zona dello spettro visivo, per cui produciamo mezzi che assecondino la nostra visione…se le macchine fotografiche e photoshop fossero progettati dai gatti, sarebbero diversi
Io ho preso ripetuti “3” in chimica per il saggio alla fiamma, alle superiori, per la mia TOTALE incapacità di distinguere sfumature diverse dello stesso colore, specialmente in maniera assoluta.
Se mi mostri un colore accanto ad un altro posso dirti quale è più chiaro o più scuro (inteso sia come luminosità che come “vicinanza” ad altri colori).
Se me li mostri separati, fine dei giochi. E NON sono daltonico, passo qualsiasi test.
Credo sia analogo alla capacità di riconoscere le note a orecchio (orecchio assoluto / perfect pitch)…
E ho scoperto nel weekend (ovviamente su indicazione femminile) che i miei pantaloni marroni sono in realtà “oliva”.
Se avessi un po’ di sinestesia me ne sarei accorto dal “gusto”
La prossima volta che ti trovi davanti a una vetrina in compagnia femminile, dì con naturalezza “belle le sfumature blu alice di quel tessuto, ma preferisco i toni conchiglia di mare, magari accoppiati a un debole verde primavera o orchidea rossa con una punta di rugiada di miele”. Può esserti utile la lista dei colori HTML, magari riesci a metterli in una app per smartphone da usare all’occorrenza per i confronti.