Curiosamente, nel giro di poche settimane abbiamo avuto due probabili impatti di micrometeoriti più grandi del solito sulla ISS e almeno tre notevoli cadute di meteoriti sulla Terra, il 13, 14 e 15 Febbraio, Francia, Italia (Matera) e USA (Texas).
L’ho scritto anche nei post dei giorni scorsi. Non ricordo esattamente il nome del composto chimico per la Progress, ma si parlava di comportamento molto diverso durante l’esposizione al vuoto, con il refrigerante della Progress che era più critico come contaminante per i payload esterni, perché rimaneva liquido più a lungo.
Però ripeto che non sono un esperto e non conosco il design dei due veicoli
Non capisco cos’hai indicato con la freccia nella foto della Soyuz. Io vedo solo dello sporco ![]()
E’ un bozzo, dalla luce è qualcosa che sembra uscire come fosse la testa di un rivetto, ma ovviamente non è. E guardando l’immagine completa è sullo stesso tubo che è stato colpito dal MMOD, oltre a coincidere quasi con la posizione del foro della Progress.
Scusatemi, ma faccio una supposizione, giusto da bar, lo ammetto, eccetera. Radiatori (uso deliberatamente il plurale) danneggiati o indeboliti o corrosi internamente da una qualche lavorazione o ciclo precedente, proprio in quella zona (non so perché, magari lì c’é un problema di assemblaggio, sforzo, piegatura…) e poi per qualche ragione una sovrapressione nel circuito o colpo d’ariete che ha causato il cedimento. Spostate pure in Bar Spazio se volete…
è un pour-parler.
È comunque un pour-parler con basi solide, imho ![]()
C’è anche da dire che 12 millimetri di foro da impatto MMOD sono tanti.
Boh, boh e boh ![]()
Sorry, ma io non ce lo vedo proprio un bozzo, a me sembra sporco.
Non te la prendere (lo sai quanto ti stimo), ma a me sembra pareidolia, come quando gli ufologi vedono un disco volante in una foto sgranata.
L’ho già scritto sopra: fior fior di ingegneri Russi e Americani hanno studiato in dettaglio tante foto ad alta risoluzione, non è che le loro conclusioni sono basate su quella foto sgranata che hanno pubblicato su internet.
PS: è un po’ che cerco nei server di NASA dove sono quelle foto, per soddisfare la mia curiosità ingegneristica, ma non le trovo (nel posto dove penso che dovrebbero essere, c’è la cartella ma dentro non ha nessun file). Ne potrei concludere che c’è dietro qualcosa di sospetto ![]()
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Le famigerate thumbnail ![]()
Anche io comunque un bozzo non lo immagino in quel tipo di materiale (almeno di quelle dimensioni e causato da un problema di pressione).
Se poi ci fate caso, lo stesso effetto è presente poco più in basso, spostato verso sinistra, proprio vicino al “bottone”
Capisco.
Magari tu hai accesso a documenti più approfonditi ed aggiornati.
Tutte le fonti che ho consultato io, incluso russianspaceweb di Zak, insistevano sul fatto che Soyuz e Progress condividessero lo stesso modulo strumentale (ovvero il modulo di servizio) per cui è logico che avessero in comune anche il sistema di controllo termico.
Però per quanto detto sopra questo magari valeva per le prime Progress, magari con il tempo i due sottosistemi si sono differenziati…
Sulla Progress non vedo alcuna traccia della sostanza marrone che macchia la Soyuz. Per cui se il punto è quello allora il fluido è diverso.
Giusto, ma è difficile dirlo basandosi solo sul colore…
Non è detto che un fluido diverso comporti un hardware totalmente diverso… magari i 2 fluidi hanno caratteristiche termiche simili (ipotizzo perché non ho ancora capito di che fluido si tratti sulla Progress).
La Progress non ha gli stessi requisiti di affidabilità e di durata del volo, quindi magari a parità di hardware viene usata una sostanza più economica o con prestazioni migliori ma che decadono più velocemente durante la missione. ![]()
Tutto questo per dire che ci vorrebbe una conferma diretta sull’hardware usato e scervellarsi sul fluido potrebbe essere vagamente inutile.
Secondo la NASA invece ha proprio gli stessi requisiti di una Soyuz, ovvero la capacità di rimanere agganciata alla ISS (e prima ancora alla Mir) per 6 mesi:
https://www.nasa.gov/mission_pages/station/structure/elements/progress_about.html
Viene menzionato anche lo “Instrumentation/Propulsion Module” (ovvero sempre il modulo di servizio per tutti gli altri) il quale è descritto come: " It is similar in design to the Soyuz Instrumentation/Propulsion Module."
Marco, nel frattempo ho visto un’altra foto della Soyuz, da un’altra angolazione. In quel punto che indichi con la freccia non c’è niente, è proprio una sgranatura di quella foto.
Confemo che il design è simile, anche se il liquido è diverso. Ma ovviamente, come avete scritto, il liquido diverso non esclude del tutto la causa “comune” tra le due anomalie.
Sulla causa comune tra Soyuz e Progress, penso che passerà ancora del tempo prima che NASA accetti i risultati e consideri l’anomalia chiusa. Oltre alle immagini, ci sono state parecchie analisi fatte da Roscosmos, sui test pre-lancio, le sequenze di integrazione, review del design, etc.
Mi auto-cito su quello che ho scritto sopra: “Quindi io direi di aspettare e vedere che dirà NASA, quando dovrà accettare il lancio di 70S e di O’Hara”. Nel frattempo la 69S andrà su e starà nello spazio per 5-6 mesi: al momento di lanciare la 70S, sapremo tutti se anche la 69S ha subito un’anomalia simile o meno e quindi la decisione sarà un po’ più facile
Sono andato a rivedere il video su Youtube dell’undocking. Al tempo del video, nessuno di noi aveva notato il buchino, ma ora sapendo che c’è sono riuscito a trovarlo (al minuto 3:22 del video pubblicato da @Raffaele_Di_Palma).
Qiesto lo screenshot:
Ok… ritiro l’obiezione, vostro onore ![]()
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