E’ passato qualche anno; almeno quella preoccupazione può dirsi cessata?
Che tu sappia hanno valutato di ridurre al minimo possibile la pressione della nave al momento di ripressurizzare il nodo?
Seppur meno attivo di un tempo a commentare, ciò non vuol dire che sono totalmente sparito dalla circolazione. Se serve, ci sono
Dalle mie conoscenze di appassionato di cosmonautica, ho dei dubbi che una minore pressurizzazione della Progress possa dare dei benefici, oltre che di fattibilità. Domanda: è chiaro a tutti dove è localizzata la fuga d’aria in Zvezda? Non è situata nel vestibolo, il volume racchiuso tra il cono passivo di attracco di Zvezda e la sonda attiva della Progress, bensì nel corridoio di trasferimento che lo collega all’area abitabile del modulo.
Questa fotografia di NASA è utile per orientarsi. In fondo si riconosce il cono passivo bianco che forma il vestibolo quando alla parte opposta, normalmente esposta al vuoto dello spazio, attracca una Progress. Volgendo lo sguardo verso il cosmonauta in primo piano, Jurij Malenčenko, in giallo è evidenziato il contorno circolare dell’accesso al corridoio di trasferimento chiudibile con il portellone fissato al soffitto. È questo volume tra i due portelli a non essere più a tenuta stagna.
Quando @Buzz parla di hatch verso Zvezda si sta riferendo proprio alla botola che isola il varco contarnato di giallo. Fortunamente è (era) uno spazio usato per lo più per lo stivaggio di beni, in una posizione agli estremi del modulo. Non è un corridoio di passaggio verso una zona vitale della Stazione, in quel caso sarebbe stato un problema ben più grave!
Credo di sì, non ho mai sentito parlare di problemi agli altri moduli
La ISS è tutta costruita per quella pressione. Per abbassare la pressione dovresti alzare la concentrazione di ossigeno, che significa cambiare tutti i termini per l’infiammabilità dei materiali. Non so neanche se è una cosa che si possa prendere in considerazione
Ripetere non fa male, il segmento russo ha a disposizione quattro boccaporti per l’attracco, una su ogni seguente modulo:
- Zvezda, oggi destitata esclusivamente alle Progress vista le criticità;
- Poisk, accoglie preferibilmente Progress, poiché usato come camera di equilibrio per le attività extraveicolari.
- Rassvet, riservato per le Sojuz per permettere avvicendamento ogni sei mesi di un nuovo equipaggio;
- Pričal, stesso ragiomento di Rassvet.
@fbadini per le operazioni di routine a lungo termine quindi si preferisce far sostare i veicoli cargo Progress su Poisk e Zvezda, mentre le Sojuz su Rassvet e Pričal, poiché il corridoio di fuga per l’accesso al veicolo è sempre garantito in caso di necessità.
Inoltre avere una Progress ancorata a Zvezda è strategico per favorire il costante mantenimento orbitale dell’avamposto con l’azione propulsiva dei motori. Ignoro i motivi tecnici, Roskosmos preferisce impiegare i propulsori del veicolo cargo piuttosto che quelli di Zvezda stesso, attivati certamente più di rado in assenza di una Progress ormeggiata.

Prichal ha se non sbaglio 5 attracchi liberi per moduli di cui uno con adattatore per far attraccare le navette.
Esatto, potenzialmente cinque liberi: uno rivolto verso la terra l’unico attualmente operativo, e i quattro radiali inattivi destinati a moduli oppure a veicoli previa installazione di un apposito anello adattatore.

E’ pensabile di aggiungergli un adattatore per un attracco sostitutivo di quello con l’anticamera bucata?
Pensabile sì, utile nell’atto pratico (costi e benefici nel futuro a breve/lungo termine) è da vedere. Alludo sempre all’efficacia della Progress in coda a Zvezda per i reboost, su Pričal potrebbe non sortire lo stesso effetto positivo. Voglio dire che la limitazione non sia tanto dovuta alla necessità di consegnare approvvigiomanti ed equipaggiamenti in quantità ai cosmonauti.
Ci sono certamente altri ragionamenti che esulano però da questa discussione, ma che i dirigenti delle varie agenzie tengono ben in conto…

Alludo sempre all’efficacia della Progress in coda a Zvezda per i reboost
Ricordo che NASA ha testato il reboost con Cygnus in Nadir, e forse anche con le Dragon potrebbero ottenere qualcosa.
Un’altra cosa che mi viene in mente, ovviamente meno ottimale, sarebbe far dockare le progress in Nadir per svuotarle/riempirle, e poi spostarle su Art solo per il reboost, senza aprire l’hatch poco prima che la Progress debba rientrare.
Ovviamente significherebbe cambiare la strategia di reboost, smettere di fare tanti reboost piccoli e frequenti e tornare a quello che si faceva anni fa, ovvero dei reboost più intensi ma molto meno frequenti. Ma in teoria dovrebbe funzionare, no?

Inoltre avere una Progress ancorata a Zvezda è strategico per favorire il costante mantenimento orbitale dell’avamposto con l’azione propulsiva dei motori. Ignoro i motivi tecnici, Roskosmos preferisce impiegare i propulsori del veicolo cargo piuttosto che quelli di Zvezda stesso, attivati certamente più di rado in assenza di una Progress ormeggiata.
I motori di Zvezda hanno un numero relativamente limitato di cicli di accensione mentre le Progress sono spendibili.

Ovviamente significherebbe cambiare la strategia di reboost, smettere di fare tanti reboost piccoli e frequenti e tornare a quello che si faceva anni fa, ovvero dei reboost più intensi ma molto meno frequenti. Ma in teoria dovrebbe funzionare, no?
Andrebbe valutato cosa è strutturalmente più stressante tra le due opzioni.
Questo potrebbe compromettere un po’ la possibilità del docking rapido?

Questo potrebbe compromettere un po’ la possibilità del docking rapido?
Servirebbe il consulto di una persona che mastica meccanica orbitale della Sojuz o di un competente in materia. Allo scopo di parlare, osserva i numeri nel grafico sottostante, anche se poco adatto. Ad agosto 2012 veniva lanciata la prima Progress (M-16M) con lo schema di avvicinamento veloce in sei ore rispetto al vecchio in 48 ore, debuttando con la Sojuz (TMA-08M) nel marzo 2013. Per l’avvento invece dell’attracco rapido in tre ore e due orbite tocca attendere la Progress MS-09 (luglio 2018) e la Sojuz MS-17 (ottobre 2020) affinché diventi operativo.
Non so a quale periodo si riferiva Buzz, il numero di reboost dal 2012 a oggi è rimasto pressoché costante, nonostante i vincoli stringenti per l’adozione di uno schema di avvicinamento piuttosto che un altro più lento. Inoltre non ho tenuto in conto del numero differente di lanci annuali dal Kazakistan che negli anni si è ridotto. Semmai rimarco una forte incidenza nei numeri dovuta alle manovre evasive per colpa dei detriti spaziali. Stranamente nel 2024 siamo a quota nove reboost (sei Progress e tre Cygnus), ma nessuno dovuto come conseguenza di una congiunzione con un detrito.

Non so a quale periodo si riferiva Buzz, il numero di reboost dal 2012 a oggi è rimasto pressoché costante
Parlavo proprio del periodo prima del 2012, ovvero quando c’era lo shuttle
I motivi erano completamebte diversi, i.e. lo si faceva per facilitare il lavoro allo Shuttle quando doveva arrivare, ma mi ricordo che si faceva un reboost ogni 4 mesi o anche più, e ogni reboost alzava l’orbita tipo di 50 km
Faccio necro-cross-posting: Axiom-4 rimandata per valutare lo stato di questa maledetta perdita.
Dato che l’argomento è tornato in voga, ho fatto una breve animazione per visualizzare meglio dov’è il ПрК.
Se non sbaglio è il punto di docking delle Progress quando fanno il reboost. Questo spiegherebbe gli elevati carichi strutturali, dovuti a spinta, flessione, vibrazioni.
Il problema sono la fatica (c’era un pompa che vibrava più del dovuto) e l’Environmental Assisted Cracking (EAC), che penso sia dovuto agli sbalzi di temperatura, umidità e pressione.
Comunque ultimamente i Russi erano riusciti a mettere molte patch, e il leak rate era in calo.
Come ha scritto NASA nel comunicato, ci sono state altre attività (entrano nel PrK una volta al mese, per alcuni giorni), e ora sembra che PrK stia a pressione costante. Il problema è capire se davvero hanno tappato tutte le crack, o se c’è qualcos’altro di strano che sta accadendo.
Se non ci fosse stata Ax-4 probabilmente sarebbe stato tutto tranquillo. Ma visto che c’è un cambio inaspettato, il programma ISS vuole capire bene cosa sta succedendo prima di mandare su 4 astronauti in visita. E per questo ci vuole qualche giorno, per fare trend analysis dei dati e per discuterne tra NASA e Roscosmos.
Scelta molto sensata, e il fatto che PrK tiene la pressione potrebbe essere una buona notizia, se non fosse che per colpa di questo ritardo torno in Europa senza aver visto il lancio
Roscosmos su Telegram posta questo:
течка на российском сегменте МКС устранена
Роскосмос продолжает ежедневный мониторинг и техническое обслуживание всех систем российского сегмента Международной космической станции.
Завершён очередной этап герметизации переходной камеры служебного модуля «Звезда». Согласно оценке экспертов Центра управления полётами, утечки на российском сегменте МКС нет.
История утечки воздуха из промежуточной камеры служебного модуля «Звезда» Международной космической станции длится уже более пяти лет. Впервые о ней стало известно в сентябре 2019 года. За последние годы предпринималось несколько попыток заделать утечку, однако все попытки приводили лишь к частичному результату.
После герметизации в июне 2025 года тесты показывают, что утечка воздуха в переходной камере прекратилась полностью, впервые с момента обнаружения.
Traduzione in Italiano da parte di ChatGPT, per convenienza degli utenti del forum che non masticano il Russo:
La perdita nel segmento russo della ISS è stata eliminata
Roscosmos continua a monitorare quotidianamente e a mantenere tecnicamente tutti i sistemi del segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale.
È stata completata una nuova fase di sigillatura della camera di transito del modulo di servizio “Zvezda”. Secondo la valutazione degli esperti del Centro di Controllo Missione, non ci sono perdite nel segmento russo della ISS.
La storia della perdita d’aria dalla camera intermedia del modulo di servizio “Zvezda” della Stazione Spaziale Internazionale dura da oltre cinque anni. Se ne è venuti a conoscenza per la prima volta nel settembre 2019. Negli ultimi anni sono stati fatti diversi tentativi di riparare la perdita, ma tutti hanno portato solo a risultati parziali.
Dopo la sigillatura effettuata nel giugno 2025, i test indicano che la perdita d’aria nella camera di transito si è completamente arrestata, per la prima volta dall’individuazione del problema.
NASA ha (finalmente) pubblicato un po’ più di informazioni su quello che teneva in sospeso il lancio di Ax-4…
…il che (finalmente) mi permette di parlarne qui.
In questi giorni si è letto di tutto, riguardo alla ISS che invecchia e al PrK che leakka. In realtà invece, la causa del ritardo di Ax-4 è che la perdita d’aria di PrK è diminuita drasticamente dopo l’ultimo ingresso e le ultime patch (NASA aveva infatti scritto “PrK holds pressure”, e Roskosmos ha pubblicato su Telegram i post qui sopra).
E questo di per sé è una buona notizia, significa che la situazione è migliorata.
Il problema è che una cosa è dire che non perde più, un’altra cosa è dire che le crepe sono state riparate da parte a parte e la struttura è perfettamente integra. E quindi, mentre prima il PrK si depressurizzava da solo, così riducendo il carico sulla struttura, ora hanno dovuto depressurizzarlo a mano, cosa che ovviamente si è sempre restii a fare. E questo ha richiesto un po’ di giorni per trovare la configurazione che piacesse sia a Roscosmos che a NASA (quei 100 mmHg di cui parla l’articolo).
Buzz io non ho capito.
Quando c’era la perdita, la questione della pressione da tenere nel PrK era relativa (tanto non era stabile perché calava “naturalmente”).
Ora che sembra reggere, quando non è in uso, non si vuole tenere il PrK pressurizzato come il resto della Stazione per non affaticare troppo la struttura, ma nemmeno completamente depressurizzato. Quindi si è trovato un accordo a 100 mmHg.
Corretto?