Polvere di luna - Andrew Smith per Cairo, 2006

Qualcuno sa qualche cosa di più? Dalla recensione di IBS non sembra malaccio… qualcuno ha letto l’originale?

Non è quello di cui ha parlato l’Espresso qualche numero fà ?

Salute e Latinum per tutti !

L’ho sfogliato oggi da Feltrinelli. Sembra simpatico. Praticamente la storia mezzo romanzata del progetto Apollo.

Stefo

Avevo già acquistato nei mesi scorsi la versione inglese ma non avevo nemmeno iniziato a leggerla. Lunedi ho acquistato il libro in italiano e sono ancora alle prime pagine. Due considerazioni (non posso certo fare recensioni visto le poche pagine lette): la prima è che benvengano traduzioni di libri che raccontino lo spazio come piace a noi, la seconda è che tra mille libri “veramente” belli, hanno scelto di tradurre e pubblicare uno che non lascerà certo il segno.
Per un commento del contenuto bisognerà aspettare un po’.

Paolo D’Angelo

Sabato scorso ho acquistato “Polvere di Luna” di Andrew Smith per 17 euro.
Sono alle prime pagine e sembra un testo “tutta sostanza”, senza alcuna traccia di rappresentazioni grafiche o fotografie.
L’ultimo capitolo, “il volo”, narra anche alcune delle teorie che hanno alimentato i sostenitori del “complotto lunare” nel corso degli anni fino ai giorni nostri.

Molto interessante.

Quindi com’è sto libro??
Vale la pena?

Io a dire il vero non l’ho mai visto da nessuna parte…

Io lo sto leggendo ed è molto interessante, oltre a molti aneddoti, racconta le missioni lunari viste degli astronauti stessi, sotto forma di interviste ai ragazzi dell’Apollo compiute dall’autore, secondo me da leggere, visto la pochezza dei libri in italiano sull’argomento e forse l’unicità di un libro con informazioni così di prima mano e non passate attraverso varie fonti prima di essere messe su carta…

Quindi com'è sto libro?? Vale la pena?

Io a dire il vero non l’ho mai visto da nessuna parte…

Certo che vale la pena!
Fai riferimento alla copia in inglese:
[b]LINK[/b]

Io l’ho preso un paio di mesi fa…e conto di iniziare a leggerlo fra qualche giorno, non appena avrò terminato “Un passo fuori…” di UG.

L’ho finalmente letto!

Tutto d’un fiato durante le vacanze!
L’ho trovato interessante, alle volte magari troppo pesante in alcune “divagazioni”, ma nell’insieme va via liscio e gradevole.

L’autore comunque da una visione molto molto personale(comprensiva anche di giudizio) degli incontri con gli astronauti cercando di mettere da parte i lati tecnici o politici a favore delle esperienze umane ottenendo risultati alle volte veramente diversissimi, dalla disponibilità e dagli incontri ricchi di spunti con Ed Mitchell,Buzz Aldrin e Alan Bean a quelli stile “muro di gomma” con John Young e Gene Cernan(fortissimo Young!), a quelli particolarissimi, brevissimi, ma non per questo “poveri” con Neil Armstrong e Dave Scott.

Fortunatamente il lato Truffa è relegato solo(giustamente) a poche righe, principalmente dedicate a Sibrel(naturalmente si fa menzione del “cartone” ricevuto da Aldrin che a quanto pare gli fece parecchio male…) ma comunque solo come spunto per altre riflessioni relativamente inerenti.
Interessanti inoltre le riflessioni(che condivido in pieno) relativamente pessimistiche dell’autore riguardo le possibilità e l’intenzione di tornare sulla luna in funzione del totale disinteresse di tutti(in primis della “gente comune” che pensa che si spenda già troppo per lo spazio) e della politica fasulla di Bush sull’argomento(senza però scadere, fortunatamente, nelle solite critiche trite e ritrite…)

Il libro è forse un pò più lungo di quello che può sembrare o comunque di quello che mi aspettassi, ma alla fine ne vale la pena… anche comunque in funzione della risaputa scarsità di pubblicazioni sull’argomento in lingua Italiana che non siano “We never went to the moon”…

L’ho letto anch’io questa estate, tutto d’un fiato!
Condivito la tua recensione Iceman al 100 %! :smiley:

A me in particolare sono piaciuti tantissimo i richiami dell’Autore all’atmosfera che si respirava in quegli anni, con i suoi ricordi personali, gli accenni alla musica che si ascoltava in quel periodo, ecc. :stuck_out_tongue_winking_eye:

Mi ha fatto venire una voglia matta di rileggermi “Se il sole muore”, di Oriana Fallaci, forse anche perché in un certo senso i due libri credo si somiglino un po’… :roll_eyes:

Concordo, io ho letto il mese scorso questo e adesso sto leggendo “Se il Sole Muore”… beh… uno meglio dell’altro…

Terminato il libro della Fallaci 2 giorni fa…

Anch’io alcuni mesi fa ho letto il libro di Andrew Smith e devo
dire che mi trovo pienamente d’accordo con il giudizio di Iceman! :smiley:

Sono giusto alle ultime pagine. All’inizio mi aveva lasciato un pò perplesso, avevo paura che “virasse” un pò troppo verso l’introspezione e una sorta di “psicoanalisi” dei moonwalkers, invece, strada facendo, ha preso un buon ritmo, muovendosi bene tra le vicende personali degli astronauti e le ricostruzioni delle vicende e dell’atmosfera dell’epoca.
Finora, impareggiabile e quasi surreale la descrizione dell’intervista a John Young, un vero mito; mi è venuta voglia di acquistare il cofanetto di Apollo 16 solo per godermi tutto il suo “show lunare”.
Guardacaso (e tre…) anche io ho intenzione di leggere, finalmente, Se il Sole Muore della Fallaci appena finito Moondust.

Facciamo 4 e non ne parliamo più… :stuck_out_tongue_winking_eye:

QUel libro della fallaci non l’ho mai letto…

Comunque devo ammettere che anche io ho trovato un pò di difficoltà ad “ingranare” all’inizio…
La parte di Edgar Mitchell non è la meglio riuscita, è abbastanza lunga e se non ricordo male è proprio la primissima.

Fortissima la parte riguardante john Young che lascia “interdetto” l’autore con la sua parlantina continua e con la sua involontaria impenetrabilità.

Però c’è da dire che, a mio avviso, l’elemento sempre più affascinate rimane Neil Armstrong ed in generale la parte riguardante la missione Apollo 11 con quell intreccio di opinioni e rivelazioni di ALdrin e Collins(peccato che si tratti solo di citazioni e che non lo abbia intervistato) accompagnate dal tomba silenzio di Neil.

C’è da dire che secondo me, la figura di Armstrong, tratteggiata da Smith sembra essere la “logica” evoluzione di quella che ha descritto, seppur brevemente la Fallaci nel suo ottimo libro… :roll_eyes:

letto un paio di mesi fà.
E’ sempre buona cosa è giusta pubblicare e/o tradurre libri in lingua italiana.
Vanno benissimo le interviste, ma dell’esegesi e disgrezione mitologica personale dell’autore sugli astronauti non mi importa.

Ciao a tutti e naturalmente buone feste…sempre che siate a casa a godervele…
Volevo ringraziarvi perchè grazie a voi ho scoperto il libro della Fallaci di cui avevo sentito mille volte il titolo ma che non sapevo riguardasse la sua esperienza di giornalista a Houston con gli astronauti “storici” della NASA…Mi è piaciuto proprio molto e conto di rileggerlo perchè magari mi sono persa qualcosa leggendolo tutto di un fiato… Mi è piaciuto tanto il fatto che Pete Conrad abbia usato una sua frase nel scendere sul suolo lunare ma mi dispice non gli abbia portato un pezzo di roccia lunare ma solo polvere :slight_smile: …quanto avrei dato per essere al posto di Oriana in quel periodo, in quel luogo e con quelle persone :-)…un abbraccio a tutti e ancora buon fine 2007 e speriamo lo Shuttle prima o poi parta :slight_smile:
Claudia

Sono contento che il libro della Fallaci ti sia piaciuto…e tanti auguri anche a te!!