Primo avvistamento di Ryugu

Lo scorso 26 febbraio, da una distanza di oltre 1,3 milioni di km, Hayabusa 2 ha avuto la prima photo opportunity della sua destinazione, l’asteroide Ryugu.

La missione, che prevede l’atterraggio di un lander e ben tre rover sulla superficie dell’asteroide, di circa 900 metri di diametro e dalla forma ritenuta pressoché sferica, vedrà il suo climax con l’estrazione di un campione del corpo celeste, che verrà auspicabilmente riportato sul nostro pianeta.

La sonda si sta avvicinando all’asteroide -
che attualmente “vede” con una magnitudo apparente di 9 - lungo una retta che mantiene il sole alle spalle della prima.

Le prime immagini - anche animate - si trovano sul sito dell’agenzia Jaxa http://www.hayabusa2.jaxa.jp/topics/20180301_e/ , e sono commentate oggi da Media INAF https://www.media.inaf.it/2018/03/02/hayabusa-avvista-ryugu

Missione interessantissima. Ieri sera al nostro Circolo il dottor Albino Carbognani, ricercatore dell’OAVdA, ha tenuto una conferenza sui NEA (Near Earth Asteroids).
Ryugu è un Apollo, potenzialmente pericoloso. Riportare a Terra (finalmente!) un campione di materiale asteroidale significa capire qualcosa di più di questi corpi, ancora scarsamente compresi.

approfittando di un temporaneo spegnimento del propulsore a ioni, fra lo 11 e il 14 maggio Hayabusa ha ripreso con la camera dello star trecker l’asteroide Ryugu

si tratta delle prime immagine della destinazione della sonda giapponese dopo quelle riprese con la fotocamera di navigazione lo scorso 26 febbraio