Gli strumenti ottici e ad infrarossi di Euclid hanno passato il processo di qualifica e di accettazione e sono stati integrati completamente alla sonda. Il lancio rimane programmato per il 2022, a bordo di un razzo Soyuz che porterà la sonda presso il punto lagrangiano L2.
Gli strumenti installati sul modulo sono il Visible Imager (VIS) e il Near Infrared Spectrometer and Photometer (NISP) negli stabilimenti di Tolosa di Airbus Defence and Space. Gli strumeti di Euclid son stati progettati e costruiti dal consorzio Euclid, una collaborazione di di istituti, finanziati a livello nazionale, repsonsabili della definizione della missione, della fornitura di strumenti scientifici e l’analisi dei dati. VIS è stato costruito da un gruppo di istituti guidato dal Mullard Space Science Laboratory, dell’University College di Londra, mentre NISP è stato costruito sempreda un gruppo di istituti con a capo il Laboratoire d’Astrophysique de Marseille (LAM) in Francia. I detector, infine, sono forniti da NASA.
Il modulo è costituito da una base di carburio di silicio e contiene i due strumenti su un lato, mentre lo specchio principale sull’altro. Questi strumenti permetteranno ad Euclid di analizzare il redshift, ovvero lo spostamento verso il rosso a causa dell’effetto Doppler, di galassie distanti e investigare la materia oscura.
Nell’aprile 2021, poi, il modulo verrà inviato al Centre Spatial de Liège, in Belgio, dove gli strumenti verranno testati sotto l’aspetto della compatibilità ottica e delle performance alle temperature a cui opererà Euclid, ovvero da -193°C a +17°C). Infine verrà testato nella camera a termovuoto per simulare le condizioni di vuoto, assieme ad altre parti della sonda, le cosiddette warm units, in contrapposizione agli strumenti scientifici, detti cold units.
A conclusione positiva dei test, l’unità verrà inviata a Torino, presso Thales Alenia Space, dove verrà integrata e assumerà la forma finale. Seguiranno altri test e una volta completati, si potrà procedere al lancio.
Giuseppe Racca, capo progetto di Euclid ha detto che il design e la costruzione del modulo sono stati complicti per via del materiale della base, il carburo di silicio, che ha dovuto essere lavorato per permettere di integrare gli strumenti. Dal momento che la dimensione della piastra è ragguardevole, sono stati prodotti e uniti quattro pezzi.

Il payload module di Euclid.
: Airbus Defence and Space - Toulouse

Modello CAD del payload module di Euclid.
: Airbus Defence and Space - Toulouse

Strumetazione visibile.
: Airbus Defence and Space - Toulouse
Fonte: ESA - Euclid’s optical and infrared instruments integrated in spacecraft.
P.S.: Ho rinominato il thread per fare in modo di tracciare i progressi di Euclid senza creare altri argomenti.