Propulsione a microonde?

No… quelli dovevano generare energia usando un filo che vola attraverso il campo magnetico, e quindi sviluppa una differenza di potenziale ai capi.
Qui si tratterebbe di creare una spinta con un campo magnetico opposto a quello terrestre. Facile da fare, ma forse andrebbe bene solo per le orbite polari - immagina una calamita in orbita polare, con il polo N rivolto al nord terrestre (che è il polo sud del campo, incidentalmente). La calamita, volando lungo una linea di forza, viene attratta dal polo. Quando sono vicino al polo la spengo (lì il campo diventa verticale), quando sono verso l’equatore la riaccendo con polarità inversa, e vengo attratto dal polo sud terrestre. In questo modo accelero, e se inverto il campo (sempre nei momenti giusti) rallento. Se avessi 3 avvolgimenti ortogonali, o 3 coppie sui 6 lati di un cubo, modulando opportunamente le correnti creerei un dipolo magnetico liberamente orientabile, e potrei ottimizzare la spinta.
Bisogna fare due conti spiccioli su campi e forze, ma scommetto l’ennesima birra che è facilmente maggiore del drag atmosferico!

Capito, e naturalmente hai ragione. In realtà parlavo di analogia perché ricordavo il capitolo 2.1 “Electrodynamic Tethers For Reboost of the International Space Station” del libro “Tethers in Space Handbook”, che approposito si trova qui: http://www.tethers.com/papers/TethersInSpace.pdf

Se non sbaglio lo stesso Tajmar (il principale autore dello studio apparso su AT) parla di almeno un anno per completare i test sull’EMDrive con tutti i crismi ed essere pronti alla pubblicazione effettiva. (letto dal topic relativo su NSF)

Quindi direi che si tratta di conclusioni un po’ premature, in un senso e nell’altro.

Ad ogni modo, se ipotizzassimo fosse un’interazione magnetica a causare la spinta… forse si potrebbe pensare a sfruttarla nello spazio ad esempio in prossimità di giove che ha un campo magnetico rileabile anche a 7 milioni di chilometri dalla sua superficie (vado a memoria)

Insomma potrebbe non essere la pietra tombale su questo genere di esperimenti

DOOOOD, se l’interazione fosse magnetica tanto varrebbe mettere un elettromagnete, vedi sopra. E si parla di spinte microscopiche rispetto alla potenza elettrica impiegata.
Boh… aspettiamo un annetto, poi si vedrà.

Vi segnalo un buon articolo (in inglese) sullo stato dei lavori nello SpaceDrive Project di Tajmar volto a verificare la riproducibilità di nuovi ipotetici motori come EmDrive e MachEffect Thruster


https://www.centauri-dreams.org/2018/06/18/marc-millis-on-mach-effect-thruster-emdrive-tests/

Sintetizzando, aspettare.
Sottolinea che il metodo scientifico debba essere adottato dallo scetticismo anche per la negazione.
Non nutro grandi speranze di risultati straordinari.

Non esattamente. L’autore del pezzo mette in guardia rispetto al fatto di liquidare il fenomeno come inesistente prima che tutti i trial in corso siano conclusi.
Tutto giusto, e spesso i titolisti fanno un disastro per attirare i click dei lettori, ma di fatto ad oggi il fenomeno non ha trovato alcuna conferma e anzi sono saltati fuori tanti falsi positivi, anche inaspettati. Buon lavoro a chi ci sta ancora lavorando.

Appunto …

Intanto nei prossimi giorni …

https://physics.fullerton.edu/~heidi/abstracts.pdf

link al workshop per gli Advanced Propulsion Systems, con un paio di presentazioni connesse all’EM Drive di cui sono riportati gli Abstract

Un articolo oggi su Wired. Riassumendo, al momento non si è trovata alcuna spinta che non possa essere spiegata con la dilatazione termica della cavità risonante. Si parla di microN, e la ricerca continua. Articolo in agosto.

Il paper dei ricercatori tedeschi del politecnico di Dresda che ci hanno lavorato sopra.

Spoiler

Our results show that the magnetic interaction from not sufficiently shielded cables or thrusters are a major factor that needs to be taken into account for proper µN thrust measurements for these type of devices.

Una propulsione di questo genere, secondi voi è conveniente per distante Terra-Luna? o solo per distanze maggiori?

posto che esista e non si tratti solo di falsi positivi, direi per distanze maggiori

https://www.popularmechanics.com/space/rockets/a33917439/emdrive-wont-die/

Entro Maggio 2021 la sperimentazione DARPA fase 2 dovrebbe fornire i suoi risultati ed a quel punto potremmo assistere alla pietra tombale sopra le sperimentazioni Em Drive (e similari) od a scenari del tutto nuovi ed imprevedibili.

Nell’articolo accenna ad alcuni risultati interessanti ed a come la teoria ipotizzata stia prendendo forma e cercando conferme sperimentali.

Stay Tuned

"Posto che esista " , partendo da questo assunto segnalo :
https://ijaers.com/detail/towards-a-new-concept-of-closed-system-from-the-oscillating-universe-to-the-em-drive/

Non l’ ho ancora letto, ma probabilmente è al di sopra delle mie possibilità ( l’ho trovato partendo dal sito de LeScienze).
Potrebbe comunque essere un esercizio istruttivo per gli studenti di fisica che seguono il forum.

2 Mi Piace

Indubbiamente l’articolo è un pò tosto e va letto con calma … cosa che sicuramente farò
Da una prima occhiata direi che lo EM Drive è un pretesto per affrontare interessantissimi temi di fisica fondamentale (per questo è bello tosto !). In questo senso svolgerebbe un ruolo simile all’effetto fotoelettrico ai tempi di Einstein.

Molto sommariamente si valuta l’effetto che delle dimensioni spaziali supplementari avrebbero sulla famosa equazione di campo di Einstein, e qui è chiaramente la parte “tosta”: si arriva a proporre un punto di vista alternativo all’equivalenza massa - energia. Ma la parte più interessante (e difficile) è quella che sostuisce all’universo “oscillante” una ipersfera a 4 dimensioni con ovvi impatti sulla famosa costante cosmologica (che Einstein definì il suo più grave errore) e la natura dell’energia oscura.

Non male per uno studio che parte da alcuni aspetti oscuri del funzionamento degli EM Drive (da qui il parallelo con l’effetto fotoelettrico e la nascita della teoria quantistica).
Sicuramente una lettura interessante, da fare con molta calma :grinning:

Un articolo di phys.org sembra mettere una pietra sopra i risultati della NASA del 2016.
Pare che gli effetti misurati derivassero dal riscaldamento della base del motore.
"We found out that the cause of the ‘thrust’ was a thermal effect. "

9 Mi Piace

Il contributo de ilPost.it sulla diatriba.
TLDR, da misurazioni di migliore precisione emergono sempre più elementi a sostegno che… non funzioni.

6 Mi Piace

Insomma, ad oggi non c’e’ nessuna possibilita’ di trovare il modo di spostarsi nello spazio facendo a meno del principio di azione e reazione?
O meglio, ad oggi e’ impossibile pensare di avere un giorno un motore che similmente al motore a curvatura di Star Trek ci possa permettere di spostarci nello spazio, ancorche’ a velocita’ notevolmente inferiore a quella della luce, senza portarci dietro una gran massa di materia da espellere attraverso un ugello?

Scusate la domanda forse sciocca, ma nel mio curriculum non ci sono studi che abbiano anche solo visto con il binocolo la Fisica!

1 Mi Piace

Al momento, no. O meglio, puoi anche pensarci, ma ci sono alcuni caposaldi della fisica come il principio di azione e reazione che sembra molto difficile scardinare, perché farlo significherebbe riscrivere tre secoli di storia. Proprio per questo motivo la grande maggioranza dei fisici era scettica.
Gli altri principi sacri e inviolabili, per quanto ne sappiamo, sono quelli della termodinamica (non si può estrarre calore da un corpo freddo ad uno più caldo senza sprecare altra energia, e non può esistere il moto perpetuo) e la realtività einsteniana (non è possibile muoversi o trasferire informazione più veloce della luce).
Sono davvero capisaldi fortissimi, difficili da scardinare, anche se molti ci provano da sempre. Al momento resistono senza incrinature.
Quindi, per accelerare in avanti devi buttare qualcosa indietro, non ci sono storie.

5 Mi Piace