Ribadisco quello che ho già avuto modo di scrivere in altre discussioni analoghe: se consideriamo che Marte sia ormai “noioso” solo perché abbiamo percorso qualche fazzoletto di superficie e abbiamo decretato l’assenza di città popolate da marziani verdolini, allora non meritiamo di esplorare altro. Vedere Marte come una landa desolata e noiosa, punto di vista che ho sentito tante volte, trovo sia davvero svilente dell’intelligenza e della curiosità scientifica che dovrebbe guidare l’esplorazione di nuovi mondi.
La trivellazione del ghiaccio è un lavoro mostruoso, sul lago Vostok ci sono voluti più di 20 anni non perché i russi siano pigri, ma perché con lo stato attuale della tecnologia fare un buco di oltre 3 km (su Europa sarebbero di più) nel ghiaccio in condizioni climatiche e ambientali sfavorevoli (su Europa sarebbe peggio) e con approvvigionamenti di uomini e materiali difficili (su Europa non ci sarebbero affatto) è dura.
In effetti per bucare il ghiaccio è stata usata una miserabile trivella e non una sonda termica nucleare, questo per almeno un paio di motivi:
- tale dispositivo non esiste
- a nessuno sarebbe sembrata una buona idea presentarsi in un santuario di vita preistorica isolata dal resto del mondo facendo irruzione con un grosso ferro da stiro incandeacente e radioattivo.
Ma capisco che, partendo dal presupposto scientifico che Marte è brutto e noioso perché non brulica di vita, potremmo anche farci largo a martellate nel sistema solare.