Prossima conferenza stampa di Bolden

Questa frase riassume in se tutte le problematiche in essere nella situazione attuale. Ma contiene anche la potenziale via d’uscita: la decisione, eventuale, di Obama di acquistare i veicoli spaziali “chiavi in mano” dai privati, così come oggi acquistano i sedili sulle Soyuz dei russi.

Questa, in se, non è una novità assoluta. La NASA, da sempre, acquista i propri veicoli spaziali abitati da privati. O meglio li sviluppa, fino ad certo punto, e poi li fa costruire dall’industria privata.
Ma adesso le cose potrebbero cambiare, in effetti quello che la NASA dovrebbe fare è rinunciare semplicemente (si fa per dire) allo sviluppo, emettendo una specifica ed acqusitando il mezzo che più vi si avvicina.

Il che poi è quello che avviene per tutte le forze armate di questo pianeta. L’USAF (o l’AMI se è per questo) quando decidono di dotarsi di un nuovo velivolo emettono una specifica. Le industrie rispondono e si realizzano due o più progetti, dopo una competizione (fisica o sulla carta) quello più promettente viene realizzato e gli altri finiscono nel dimenticatoio oppure riciclati per altre nazioni (oppure ancora finiscono su secretprojects.com).

Certo privare la NASA della fase di sviluppo è dura, in quanto connaturata all’agenzia stessa che - in fondo - nasce da un ente di ricerca qual’era il NACA. Ma se davvero Obama riesce a compiere il miracolo di trattare la NASA come una “forza armata USA” allora potrebbero farcela con il budget.
Senza progetti falliti a metà.
Senza sprechi.

Forse, e dico forse, potrebbero anche tornare davvero sulla Luna un giorno.
Il problema è che, al momento, quelle più preparate ad operare in termini di “fly-off competition” sono un manipolo di piccole e piccolissime aziende mentre la grande industria aerospaziale americana, abituata a 50 di mamma NASA, rischia di restare al palo.
Con tutte le conseguenze del caso in termini industriali e d’occupazione.

Onestamente non condivido praticamente nulla del quadro da te descritto, lo trovo piuttosto catastrofico (eufemismo) e ultra pessimistico, come del resto l’idea che hai dipinto di futuro programma manned (ovvero assenza di programma manned…), semplicemente insostenibile.

Per il resto ho già espresso le mie idee.

Sono molto combattuto da questa dicotomìa: da una parte l’obiettivo, che viene portato a termine, a partire da opportuni requisiti, da parte di aziende private, cercando di minimizzare obiettivi e costi, imponendo tempi certi. Scelta una politica spaziale, l’agenzia, NASA o chi per essa, dovrebbe essere un grande appaltatore, mantenendo quel minimo di know how per giudicare e verificare, testare i lavori assegnati ai privati. In sostanza come ESA.

Dall’altra parte c’è il mantenimento della ricerca di base, attraverso diversissimi programmi di ricerca sia sperimentale sia di concept. Solo la costruzione fisica dei grandi veicoli, dei lanciatori, dei payload, etc. sarebbe eseguita materialmente dai privati, mentre parte del design sarebbe ancora di responsabilità dell’agenzia.

Dov’è la verità? Ovvio che in ogni caso la NASA non potrà mai diventare solo un grande assegnatario di contratti, ma sinceramente, cambiare le cose in questo frangente, mi parrebbe solo cercare di risparmiare …

E questa,per completare l’analisi giornalistica di ciò che potrà essere è l’opinione del Sole 24 Ore

Non solo un grande appaltatore, ma anche un grande utente come sono - per l’appunto - le forze armate.
L’esempio dell’ESA, da questo punto di vista, è vincente (anche se comunque complicato dall’esercizio di equilibrismo rappresentato dal cosidetto “ritorno geografico”).
L’ATV ha rappresentato una storia di successo, ed una volta tanto noi europei possiamo insegnare qualcosa agli americani.

Non solo, una NASA utente e non più sviluppatore libererebbe le industrie coinvolte dal vincolo di “esclusività”.
In tal senso, ad esempio, la SpaceX potrebbe vendere la Dragon ai giapponesi, agli indiani o ai brasiliani.
Vista così la situazione le possibilità di mercato sono notevoli.

La NASA del XXI secolo, per sopravvivere come ente attivo, deve essere necessariamente diversa da quella venutà su all’epoca della Guerra Fredda. I budget annuali, che salgono e scendono (combattuti all’arma bianca, fino all’ultimo centesimo, dai vari direttorati interni) devono lasciare il passo al’FFP ossia al “Firm Fixed Price” ossia il “Prezzo Fermo e Definito”, pietra miliare (sia pure con qualche deroga) della moderna industria terziaria.

Lo so che questo manda all’aria l’immagine romantica che la NASA, volente o nolente, si era cucita addosso negli ultimi 50 anni.
Ma è l’unico modo per continuare a svolgere le attività manned che altrimenti diventerebbero insostenibili, economicamente e quindi politicamente, in questa nuova (e se vogliamo alquanto sgradevole) realtà del XXI secolo.

Ci faremo l’abitudine…

AGGIORNAMENTO <<

La conferenza inizierà alle ore 21.00 CET con diretta su NASA TV

Il Budget sarà disponibile on line dalle ore 18,30 CET, a questo indirizzo:
http://www.nasa.gov/budget

Ecco a cosa si riferiva Obama, l’altra sera durante il discorso SOTU, quando ha detto: " Dobbiamo aumentare le esportazioni!"
Certo che questo si che è pensare in grande :nerd:

E perchè non vendere anche a noi Europei?
Sarebbe una soluzione perfetta acquistare il Dragon,vista la manifesta incapacità a livello organizzativo di concretizzare un mezzo manned ESA.
Inoltre servendo più agenzie spaziali (ESA,JAXA,India) i costi potrebbero ridursi.
Purchè non si tirino in ballo ragioni di prestigio per cui gli Europei “dovrebbero fare da soli” ; impuntature ridicole alla De gaulle.
E’ arrivato il momento di essere pragmatici.
Per decenni molte Aereonautiche Europee hanno acquistato e costruito su licenza gli F-104 Americani,non vedo perchè non potremmo fare lo stesso con il Dragon.

O la manifesta non volontà… due cose radicalmente differenti.

Non credo, inoltre sono d’accordo con Alberto non è un problema organizzativo quanto di volontà. Inoltre proprio in questi ultimi tempi sembra certo che l’ESA svilupperà, a partire dall’ATV, un mezzo manned. La stessa Simona Di Pippo è estremamente determinata in tal senso.

Quindi il Dragon all’ESA, ora come ora, è decisamente improbabile. Restano aperti altri mercati.

Quoto.
Riguardo ai mercati non è un problema NASA, SpaceX è un’impresa commerciale e in quanto tale deciderà a cosa e come puntare.

Salvo il veto del Congresso all’esportazione verso paesi “non graditi” all’Amministrazione USA, così come avviene per i materiali strategici o militari.

NOTO CHE NELL PROGRAMMA DELLA SOPRA CITATA NASA TV DI QUESTA CONFERNZA NON SE NE PARLA COME MAI !!!
con chi ? quando ? grazie di cuore giovanni

…come da titolo del thread:
PROSSIMA CONNFERENZA STAMPA DI BOLDEN
lunedi sera.
:butt:

Per ingannare l’attesa ecco un’altra NEWS, fonte NSF, da prendere con le pinze…

[i]Il MAF della NASA, dove vengono costruiti gli ET dello shuttle, ha confermato che esisterebbe già tutto l’hardware necessario per poter effettuare un test-flight di un “In-Line Shuttle-Derived-Heavy-Launch-Vehicle” (SDHLV).

L’idea del test-flight pare stia guadagnando consensi sia tra i managers NASA sia a livello politico e già si parla di una data NET 2012.

Il vettore secondo il MAF potrebbe essere un ET provvisto di un gruppo Main Propulsion System dello shuttle (3 SSME), con 2 SRBs da 4 segmenti.
In pratica un Jupiter-130.

Sempre dal MAF arriva la conferma che per un Jupiter-140HS, (4 SSME) il periodo sarebbe di 36 mesi, necessari per costruire la parte inferiore dell’ET e per effettuare i test statici.[/i]


4-SSME.jpg

E’ semplicemente sconcertante osservare che gli americani stanno ripercorrendo ESATTAMENTE gli stessi passi che portarono i russi a sviluppare l’Energia.

Partirono proprio dal previsto ET per il Buran, e resisi conto che era la situazione migliore, gli misero sotto 4 RD-180.
In pratica, SRB a parte, Energia e Jupiter sembrano strettamente imparentati.

quanti rumor …

Scusa, ma il divertimento sta tutto qua!!! :wink:

si, ma mi veniva in mente shakespeare: Molto rumore per nulla :wink:

Secondo me, chiacchiere per chiacchiere, NSF sta prendendo l’ennesima cantonata epocale… e dubito anche che domani possa essere annunciato qualche cosa di certo…
http://nasawatch.com/archives/2010/01/direct-delusion.html