Qualcuno li ricorda?

Stasera in un negozio di giocattoli ho trovato un modello di razzo con paracadute da lanciare con l’elastico. Il modello in commercio (l’ho comprato subito!) mi ha riportato all’infanzia (la ditta che lo fabbrica è la stessa, la Quercetti di Torino). Ne esisteva uno a due stadi (!) con una capsula Gemini alla sommità (e tanto di astronauta all’interno) che si staccava, ricadendo con il suo paracadute rigorosamente bianco e rosso! Capisco che non è modellismo classico, ma qualcuno se li ricorda? Giocavamo con il conto alla rovescia, sperando che l’elastico potesse miracolosamente assicurare la velocità di fuga!
Appena posso, provo a lanciarlo (magari di nascosto!) :flushed:

Devo ammettere che me li ricordo. Ricordo che provavo tanta invidia per i miei amici che lo avevano ed io no :frowning:

Paolo

…mi pare che ti sia rifatto… :wink:

Altroché se li ricordo!!!

Sono stati i miei compagni d’avventura per molte estati felici degli anni '70, quando la mia famiglia fittava la casa a mare, ed io mi divertivo un mondo a lanciarli.

Molti di questi finivano inevitabilmente sugli alberi, oppure si rompeva il delicato paracadute di plastica, con grande dolore del sottoscritto (e disappunto di mio padre che doveva comprarmene un altro…).

Ricordo anche io la ditta “Quercetti”, incredibile che sia ancora in attività!!!

Un altro “razzo” interessante era l’Enterprise, con un sistema “ad acqua”.
All’epoca costava ben 5.000 (una cifra inaccessibile per me), recentemente ne ho trovato uno (come rimanenza) in un negozio di giocattoli a Napoli, pagandolo ben 5 euro (come passa il tempo, 5.000 lire degli anni '70 era una cifra oggi 5 euro paiono pochi…), e l’ho regalato alla mia nipotina…

Certo, e ricordo anche il modello di aereo con elica a elastico (della stessa ditta?).

Paolo Amoroso

A proposito di aerei ad elastico…
Chi si ricorda di quella specie di pistola lanciaerei della Mattel??
Era fatta tipo ponte di portaerei, di colore blu con l’impugnatura grigia, e “catapultava” con due elastici un Mig 21 dell’aviazione Nord-Vietnamita ed un Northrop F5E dell’USAF., entrambi in materiale gommoso.

Volavano da sballo e sembrava che fossero veramente impegnati in un “dogfight”.
Giocattoli da guerra del Vietnam, ma era l’epoca…

Anch’io, anch’io…
Quanti missili sugli alberi!

E l’aereo ad elastico: io avevo la versione in cui nel blister c’era sia quello a elastico che l’aliante.
Le ali erano di polistirolo e bastava spostarle da uno all’altro.
Tanto ho usato il modello powered fino a che, in un incidente di volo contro un albero, si ruppe il supporto dell’elica e allora iniziai con l’aliante fino a che non si disintegrarono completamente le ali: ogni volta che si rompeva un pezzo d’ala, un pezzo di nastro adesivo e si volava ancora…

La pistola lanciaerei la ricordo, ma non l’ho mai avuta…

Ricordi quanti giri dell’elica ci volevano per caricare sufficientemente l’elastico?

Paolo “Matusalemme” Amoroso

Li ricordo anche io questi missili… non ricordo però se ne abbia mai avuto uno; in effetti non mi sembra.
Ugualmente ricordo i ‘missili’ propulsi dall’acqua compressa, poi tolti dal commercio per pericolosità.

Salute e Latinum per tutti !

Fra il tempo che serviva a cercare l’aereo, recuperarlo e caricare l’elastico, il divertimento del volo vero e proprio era forse il 10% del totale… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Matusalemme?
Be’, allora siamo in molti… :wink:

ricordo che per riuscire a farlo decollare ci volevano qualcosa come minimo minimo 90 giri di carica…

Ricordo pure io e condivido pure l’inviadia verso gli amici che se lo potevano “permettere” … :twisted:

Io ne ho una piccola collezione… I due piu’ venduti degli anni 60 erano il Thor, piu’ semplice, grigio, con una fionda ad una mano, ed il Mach-X che aveva la capsula piu’ simile ad un fiaschetto che alla Gemini; aveva una fionda a due mani ed uno sgancio a pedale, dove veniva incastrato il razzetto. Questa si staccava e scendeva con un piccolo paracadute, e spesso si perdeva. Avevo fatto un piccolo articolo tempo fa con tutte le foto del meccanismo di chiusura e sgancio. Praticamente la pressione aerodinamica dell’aria tiene giu una leva che una volta finita la spinta viene tirata da un elastichino che sgancia una parte del corpo del razzo, aprendolo a compasso, cosi’ che il paracadute esca.
Pare che qualcuno se lo sia lanciato in faccia, o lo abbia lanciato addosso a qualcuno, per questo non si sono piu’ venduti fino circa al duemilaqualcosa, poi ne hanno sfornati 5-6 modelli diversi, venduti soprattutto all’estero.
Bellissimi comunque.

A proposito, sabato in un mercatino ho comprato ancora incellofanato (ma e’ solo del 2000, 5 euro) un modello funzionante ad aceto e bicarbonato. La forma e’ quella di un razzo ad acqua. Parlando con un amico, questi aveva un razzo a molla, negli anni 60, regalatogli da una zia che abitava in Francia. Dovro’ indagare…

Presto sul sito FME rimettero’ l’articolo che stavo rimpinguando con altre foto.

Viva la Quercetti!

L’aereo ad elica con l’elastico era carico quando si iniziavano a formare i nodi e immancabilmente il dito veniva frustato dall’elica che scappava di mezzo giro…che male!!

Ciao ciao,
Star

Comunque il razzo in questione ce l’avevo anche io…

In tutto mi pare di aver avuto 4 mezzi della quercetti, 2 mi furono regalati da mio padre (quando tornava da un viaggio di lavoro delle volte mi portava un regalino del genere) e due li comprai io.

2 furono aerei ad elica, uno fu l’aliante con i pesetti regolabili in punta e l’altro appunto il razzo.

Ricordo che se capitava di non chiudere bene il paracadute dentro poteva capitare che si aprisse durante il lancio… era una bella legnata!

Io tutte le volte che mi capita di ritornare a Milano, nella casa dove abitavo da bambino, guardo sempre sul tetto della chiesa di fronte per vedere se riesco a scorgere il mio aereo ad elastico finitoci lassù nel… 1974/75 !!!
Eppur son sicuro che è ancora lì, nascosto in qualche anfratto… ](*,)

Il Mach-X l’avevo e, proprio perchè giudicato pericoloso, ricordo che me lo lanciava mio padre al parco di Monza.
L’ho ricomprato a peso d’oro su ebay qualche anno fa. Ovviamente le parti elastiche sono consunte.Non mi sogno di lanciarlo ma riaverlo tra le mani
e rivedere con l’occhio di oggi quel piccolo capolavoro di missilistica per l’infanzia è sufficiente.

Sul catalogo della mitica Quercetti di Torino (pare esista ancora un’industria italiana di giocattoli!) ci sono di nuovo aeroplanini ed idroplani (!) ad elastico, elicotteri “a vento” e ben 2 modelli di missili, compreso il TOR II (con “nuova struttura aerodinamica”!). Regali di Natale dai…35-40 anni in su! :smiley:/

Belli… ci sono tutti!

E chi si ricorda di quell’aereo che si trascinava come un aquilone e con le ali che ruotavano sul loro asse.
In spiaggia ce n’erano sempre parecchi!
Si chiamava forse “Rotoplano”?

Io ricordo l’aereo con l’elica a elastico, proprieta’ di un mio cugino, e somma fonte di invidia per il sottoscritto.

Della quercetti avevo un altro aereo con le ali in polistirolo con lancio a braccio…ricordo il dolore di un ala spezzata sul cemento del mio cortile, dopo un loop finito male.
Ah…