Reazioni al discorso di Obama

Ecco alcune reazioni politiche e commerciali al piano Obama:

Richard Shelby, Senatore Rep. Alabama:
“Finalmente l’Amminisitrazione si è accorta che la proposta di budget era un completo disastro, ma questo nuovo piano ucciderà ugualmente lo human-space-flight (HSF) americano, che non sembra essere, insieme alla leadership mondiale in ambito spaziale, una priorità per chi ci governa.”

Bob Bennett, Senatore Rep. Utah:
“Il Presidente stà buttando miliardi di dollari dei contribuenti per reinventare la ruota, cancellando l’unico vettore (Ares-I) sicuro, economico e già testato.”

Gene Green, Senatore Dem. texas:
“Lo US HSF è in grave pericolo, se il Congresso avvallerà la cancellazione del CxP finirà definitivamente l’era della nostra leadership spaziale. I Russi alzeranno i prezzi per portare in orbita i nostri astronauti.”

Kay Bailey Hutchison, Senatrice Rep. Texas:
“Lo shuttle deve essere mantenuto mentre la NASA sviluppa un nuovo rimpiazzo, i privati devono essere solo un fattore aggiuntivo. La decisione di terminare il programma STS venne presa quando si pensava che la ISS venisse abbandonata nel 2015.”

Bill Nelson, Senatore Dem. Florida:
“Il Presidente si stà muovendo nella giusta direzone, ma il Congresso porterà qualche modifica quale per esempio l’accelerare lo sviluppo dell’HLV, la cui fase di testing avverà al KSC. Continuerò a spingere per mantenere attivo lo shuttle e non garantirei sui numeri dati dal Presidente a riguardo dei posti di lavoro.”

Suzanne Kosmas, Deputata Dem. Florida:
“I nuovi cambiamenti effettuati portano nella giusta direzione, ma c’è ancora spazio per delle migliorie (estensione voli shuttle).”

Dana Rohrabacher, Deputato Dem. California:
“Il piano a lungo termine di esplorazione del sistema solare che il Presidente ha illustrato è quello giusto, lasciare ai privati l’accesso in LEO consentirà alla NASA di concentrarsi in BEO.”

Jay Rockefeller, Senatore Dem. West Virginia:
“Il Presidente dovrebbe ulteriormente rafforzare la sua vision per la NASA, mi fà molto piacere vedere che l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo sono al centro del suo piano, esse sono i motori per la nostra economia.”

Pete Olson, Deputato Rep. Texas:
“L’annuncio del Presidente non fa nulla per mantenere la nostra leadership in campo spaziale, pone troppa speranza in quello che sarà al posto di quello che abbiamo ora. Non condivido la scelta di un Orion ridotto e quella di attendere altri 5 anni per scegliere quale HLV sviluppare.”

Ralph Hall, Deputato Rep. Texas:
“Gli USA devono avere una forte presenza nello spazio, il Presidente non ha accennato minimamente alla nostra leadership o alla prossima dipendenza dai russi, questo mette a rischio la nostra sicurezza.”

John Culberson, Deputato Rep. Texas:
“Il discorso di Obama è stato molto forte nella retorica ma debole nella sostanza!”

Elon Musk, CEO SpaceX:
“La cancellazione del CxP era ormai solo una questione di tempo, fortunatamente abbiamo un presidente che ha avuto il coraggio di farlo subito senza attendere troppo. Il discorso al KSC è importante tanto quello di JFK alla Rice University quasi 50 anni fa, da oggi avremo un futuro sicuramente migliore.”

Mark Sirangelo, Presidente della Commercial Spaceflight Federation:
“Il nuovo piano porterà più occupazione, più capsule, più tecnologia e più voli umani.”

David Thompson, Presidente AIAA e CEO di Orbital:
“Come nel discorso storico di JFK, Obama ha stabilito un obbiettivo che metterà alla prova la nostra capacità di innovare le nostre tecnologie, è un impegno a lungo termine che permetterà agli USA di mantenere la leadership nello spazio per tutto il 21° secolo.”

La National Space Society:
“E’ gratificante vedere il presidente illustrare la sua politica spaziale, noi la sosteniamo pienamente.”

La Coalition for Space Exploration:
“Attendere il 2015 per la scelta di un HLV significa sacrificare una generazione di esperienze professionali della nostra work-force, lo US HSF non deve essere un interesse commerciale, ma un imperativo nazionale!”

Boeing:
“Attendere il 2015 per un HLV, unito all’incertezza di conoscere che tipo di capsula vi sarà abbinata è un errore. Abbiamo già le conoscenze e le capacità di iniziare questo sviluppo ora!”

LEM, Appassionato Italia
“I commenti dei politici, anche se giusti (in parte), sono chiaramente influenzati dal reciproco schieramento.
I commenti dei privati, anche se giusti sono chiaramente influenzati dagli interessi.
A noi appassionati, ovviamente, non può non piacere un determinato schieramento che porta proposte ed idee giuste anche dal punto di vista di un impegno maggiore nell’esplorazione spaziale!”

I commenti dei politici, anche se giusti (in parte), sono chiaramente influenzati dal reciproco schieramento.
I commenti dei privati, anche se giusti sono chiaramente influenzati dagli interessi.

A noi appassionati, ovviamente, non può non piacere un determinato schieramento che porta proposte ed idee giuste anche dal punto di vista di un impegno maggiore nell’esplorazione spaziale!

Mamma che discorso diplomatico che ho fatto! :stuck_out_tongue_winking_eye: :wink:

Mi associo in tutto con Lem. Aspettiamo e vediamo come andrà a finire!

Lem sei riuscito a dare un colpo al cerchio e l’altro alla botte… :wink:

Ho modificato il primo post, aggiungendo il commento di LEM che riassume tutto…
:stuck_out_tongue_winking_eye:

Agli ipercritici Repubblicani andrebbe ricordato che in 8 anni di mandato Bush non hanno mosso un dito per dare al Constellation i 2/3 (sì, DUE TERZI) del budget necessario previsto per il programma, che sono sempre mancati nelle leggi di finanziamento. Oggi che sono all’opposizione gridano allo scandalo… per me le loro critiche hanno credibilità pari a zero.
A chi propone la continuazione del programma Shuttle (Nelson) chiederei di ricordare che per ogni voletto della macchina meravigliosa vanno scuciti circa 2 miliardi di dollari, e quindi ogni ipotesi di estensione andrebbe accompagnata dalla relativa copertura finanziaria.
Altrimenti sono chiacchere, le stesse che dopo la nascita dello Space Shuttle hanno portato solo a grandi progetti falliti o tagliati, tutti in ritardo e overbudget, o a meravigliose animazioni in computergrafica.

Quoto e straquoto l’Admin.
Come mai le critiche di oggi non sono stati mea culpa per ieri??

Una parola riassume tutta la vicenda: demagogia.

Il fatto che il Constellation nella sua vision originaria, comprendente sbarco Lunare nel 2019 era sottofinanziato, è chiaro. Come è però chiaro che spesso lo sono diversi (se non tutti) programmi spaziali, per i quali si aumentano i finanziamenti in corsa e si ridistribuisce la schedule su un orizzonte temporale maggiore.

Il Constellation è stato tagliato perchè quella non è la strada voluta da Obama. Non è la sua vision. Punto.

Non darei nemmeno la colpa ai senatori incriminati, perchè se questi siano space enthusiasts oppure solo arringatori di folle non è dato a sapersi, ma ricordiamo che il congresso è formato da più di 500 persone e la lobby dello spazio non sempre ha vita facile…

Non sono uno di quelli che ama fare quote su quote solo per ribadire un’opinione… ma questa volta non posso non farlo, parole da scolpire nel marmo…

Esatto, perfettamente centrato il punto principale della questione.

Certo, però non dimentichiamoci che il Constellation si era attirato una mole considerevole di critiche sin dal suo apparire, come mai in precedenti programmi spaziali americani.

Molti di quelli che adesso piangono la sua cancellazione sembrano essere dimentichi del clima fortemente critico che circondava il Constellation ben prima dell’elezione di Barack Obama.

Certo si era detto che un vettore dalla forma di Ares I non sarebbe mai stato stabile in volo, che le oscillazioni avrebbero disintegrato il vettore, che il vettore si sarebbe distrutto contro la rampa, che Ares I non avrebbe raggiunto il payload minimo… questo è il clima fortemente critico (sono solo alcuni esempi per cui si è potuto fino ad ora dimostrare l’infondatezza di queste superstizioni) che lo circondava e che come dimostrato era basato sul niente (o sulle lobby piuttosto che sui fatti).
Il perchè di tutti questi detrattori è facilmente spiegabile con l’enorme apertura permessa soprattutto da internet nelle varie fasi del programma, cosa mai avvenuto prima, e che ha permesso a chiunque, realmente a chiunque, di dire la propria, spesso (anzi quasi sempre, e mi ci metto in testa) senza conoscere a fondo le varie problematiche che di volta in volta venivano alla luce…
Di fatto, come più volte detto, in QUALSIASI programma spaziale è normale incontrare problemi, l’importante è non creare demagogia da questi ma essere consci che si possono superare e che il 99% delle volte vengono superati…

E sono pronto a scommettere quello che volete, che in futuro qualsiasi programma subirà lo stesso trattamento, e non perchè sia valido o no, ma perchè sarà inevitabile che ci siano pro e contro e chi è contro avrà la stessa possibilità dei sostenitori di dire la propria grazie all’enorme mole di informazioni che oggi sono disponibili sui programmi governativi di questo tipo (giustamente ma impariamo a conviverci)…

I fatti incontrovertibili sono che i progetti stavano andando avanti, gli obiettivi si stavano raggiungendo e i progetti avanzavano a tappe forzate… questi erano i fatti.

Beh… Chi avrebbe criticato la corsa allo spazio nel periodo di guerra fredda? Nessuno. E chi avrebbe criticato il tipo di design e l’architettura del progetto Apollo? Nessuno o pochi, non essendoci molte altre scuole di pensiero per l’epoca e l’obiettivo.

Chi avrebbe criticato lo space shuttle, dato che prometteva l’accesso economico e di routine allo spazio, portando con sè un design innovativo non più basato sulla capsula? Nessuno.

Ergo, certo che il Constellation è stato il più criticato della storia, ma questo è la conseguenza del dibattito, dei tempi e delle alternative di architettura di missione che ad oggi sono disponibili, senza poi parlare dei suoi obiettivi, che da molti erano giudicati, a torto o ragione, ripetitivi.

Dare al constellation la palma del programma più criticato della storia mi sembra quindi decisamente pleonastico…

Così a memoria, già alla sua apparizione la stazione spaziale Freedom (oggi ISS) si attirò non poche critiche, ed eravamo in pieno Reaganismo. Lo stesso per i discussi programmi X-30 ed X-33, sebbene per quest’ultimo il grosso delle critiche ci fu per la sua prematura chiusura nonostante si fosse prossimi ad un prototipo volante. Anche l’X-38 non fu proprio esente da critiche, prima durante e dopo.

Appunto, e oggi tutte le critiche vengono amplificate all’ennesima potenza da internet, oggi quante di quelle critiche, alla luce di cosa è oggi la ISS, erano fondate?
E’ normale che ci siano critiche, ogni programma è un compromesso e ognuno è libero di dire quello che vuole, quello che non ha senso è dire che il Constellation è il programma più criticato della storia e quindi automaticamente pessimo…

Constellation poteva anche suscitare molti dubbi ma aveva un obiettivo, tornare sulla Luna.

Ovviamente, il ritorno sulla Luna “tout cort” un po’ sulla falsariga del '69 non aveva senso e sarebbe stato uno spreco di denaro inutile. Tutto sommato c’era la possibilità che il ritorno sulla Luna fosse un piccolo passo, per poterci restare e questa avrebbe potuto essere un’azione lungimirante.

Il proposito “andiamo su Marte” ha più il sapore di un qualcosa lontano sull’orizzonte, per allungare i tempi e dedicarsi ad altro. Marte … e per che cosa? Un giretto in orbita e rientrare? Fare una toccata e fuga sul suolo marziano per dire che ci siamo arrivati, e poi dimenticarselo come abbiamo fatto con la Luna?
Arrivare su Marte è molto costoso, e non c’è una guerra fredda a spingere una nazione o un gruppo internazionale a spendere soldi per fare un giro turistico su Marte. Le incognite sono tantissime per i mezzi e la logistica che, non scordiamolo, si deve portare dietro degli esseri umani. Non comprendo tutto questo entusiasmo per Marte, che per il momento lascerei all’esplorazione robotizzata.

La Luna avrebbe potuto essere un ottimo banco prova per la futura esplorazione umana del sistema solare. E’ un’interessante via di mezzo. Non è come essere in LEO a bordo della Stazione, e non è neppure lontanissima in caso di seri problemi.

Lassù si possono testare soluzioni e habitat a contatto con un suolo, con le radiazioni e con un minimo di gravità come lo sarebbero in qualsiasi superficie planetaria come appunto Marte. Creare un piccolo avamposto lunare abitato, permetterebbe di comprendere i problemi che si devono fronteggiare tutti i giorni, imparare dall’esperienza, verificare la tenuta psicologia dell’elemento umano (che non sarebbe in orbita a soli 390 Km di distanza, con la possibilità di riempirsi gli occhi con la visione della Terra attraverso Cupola). Sulla Luna si tornerebbe ad essere pionieri, non ci sarebbe il controllo TsUp Mosca o MCC Houston che da remoto sistemano i problemi, la potenziale tecnologia sulla Luna avrebbe l’obbligo di essere affidabile per lungo tempo… Marte non è uno scherzo e la tecnologia per andare a curiosare sul pianeta rosso, dovrà essere solida. Molto solida.

Constellation non sarà stato un programma rivoluzionario, ma andava bene per questo scopo.

Argonauta siamo sintonizzati! :wink:
Correggerei, se lo permetti, solo l’ultima frase.

Constellation non sarà stato un programma rivoluzionario, ma andava bene per questo scopo.

con:
Constellation non è un programma rivoluzionario, ma va bene per questo scopo.

Si, perché si potrebbe procedere con Orion in modo tale da poter lasciare aperte in ogni momento le varie possibilità extra LEO.

Pare che gran parte dei problemi siano causati dai numerosi poco logici cambiamenti o cancellazioni di programmi, giusti o sbagliati che fossero, avvenuti negli ultimi decenni su decisioni delle varie alleanze politiche succedutesi al governo. Una soluzione radicale potrebbe essere quella di dare più autonomia ed indipendenza alla Nasa nei suoi compiti onde consentire di portare a termine progetti (logicamente analizzati e studiati a fondo a 360 gradi prima di iniziarli) che richiedessero vari decenni per realizzarli; insomma fornire la Nasa di quel tipo di autonomia che già dispongono vari enti governativi che operano sia nella difesa che nella sicurezza nazionale.

Hai sccritto cose molto ragionevoli e condivisibili. Nemmeno io plaudo alla rinuncia alla Luna, scambiata con un piano per asteroidi e Marte piuttosto aleatorio.
Ma onestà vuole che si ricordi che la parte “lunare” di Constellation era solo un miraggio lontano ne più ne meno degli asteroidi di Obama. Tutto imho sempre :slight_smile: