Recensione al volume "DOSSIER SPUTNIK - "...questo il mondo non lo saprà..."

Evidentemente non hai letto il libro, oppure io ne ho una versione censurata.
Comunque quando hanno scritto il volume non credo che siano stati fatti loro particolari divieti, o pressioni.
Hanno scritto ciò che desideravano, come desideravano.
Pertanto è vero che sarà anche possibile contattarli via mail, e probabilmente lo faremo, ma questo non significa che debba dar loro più fiducia o credibilità di quanta non se ne conquistino con la lettura del loro libro. E’ un pò come se un autore di un saggio di storia scrivesse un’opera generica e senza date degli eventi storici, e poi per ottenerle gli si dovesse scrivere una lettera o una mail.
Vorrei anche sottolineare che non ritengo cattivo o scorretto non recensire positivamente un’opera letteraria: quando ti metti in ballo con un’opera destinata al pubblico, non si può pensare di ricevere solo allori.
E chi critica non è necessariamente cattivo o prevenuto: ho comprato il libro per leggere e formarmi opinioni di prima mano. Ero scettico, e la lettura ha solo rafforzato le mie posizioni.

PEr quanto riguarda lo spedir loro un Email sono ovviamente d’accordo, visto che è possibile farlo perchè non farlo…

Faccio però una riflessione puramente stilistica per quanto riguarda il libro:
Esso è per suo stesso taglio e per precisa scelta un libro solo narrativo e non molto scientifico.
Credo anche io che avrebbero dovuto/potuto inserire particolari importanti come le frequenze usate per esempio, ma che, non essendo un libro “tecnico” o di sterile denuncia(come le varie pubblicazioni sul “Moon hoax”) la loro assenza può essere in tal senso stilisticamente giustificabile.

Questo può non voler dire molto in termini pratici, però…

Certo, posso essere d’accordo con te.
Ma allora, e mi rivolgo principalmente a tyrphon, non è più una fonte di “reference” a riprova di un ipotetico caso “Lost Cosmonauts”.

[-X A pag.52 e a pag.53 gli JC scrivono circa le frequenze di ascolto dello Sputnik 1°, cioè 40.002 Khz e 20.005 Khz.
A pag.112 e a pag.113 descrivono le frequenze di 9.000 khz e 20.500 khz come le più utilizzate dai sovietici.
Curiosa ed unica nel suo genere la storia del pilo, cioè di minuscoli spostamenti della sintonia al fine di centrare al meglio il segnale radio, a pag.113.

[-X A pag.114 si descrive l’impiego del ricevitore HRO, residuato bellico proveniente da un aereo americano, abbattuto durante la seconda Guerra Mondiale.
Si descrive l’HRO come il migliore ricevitore in possesso, in quegli anni, degli JC.
Lo stesso HRO permise l’ascolto della voce di Y.Gagarin, il 12 aprile del 1961.
A pag.138 gli JC nominano i famosi registratori G555, i cosiddetti “gelosini”.

Luigi Luigi…
Non le rivelano loro, ce le disse la TASS nel 1957, e proprio perchè i radioascoltatori di tutto il mondo si potessero accorgere che non era un “fake satellite”.
Non la chiamerei una “frequenza rivelata” dai JC.

Come da divisione delle frequenze di cui alla Convenzione di Ginevra.

Vedi, cerchiamo di non cercare fraintesi.
Della questione LC non ci sono dettagli tecnici di alcun genere, e per tecnici intendo cose che siano valutabili, discutibili, confermabili o confutabili da un qualsiasi esperto radioamatore.

Invece, a pag.380, in basso, è indicato il “solito” ricevitore americano HRO, lo stesso attraverso il quale gli JC avevano ricevuto Y.Gagarin.
Dall’altoparlante dell’HRO usciva la voce femminile: "Aloa, aloa, aloa… slusciaizie, slusciaizie… gavarizie ! Gavarizie !!
Poi: “Ja visciu flamaaaa !!”
L’estremo grido, poi più nulla.

[-X Non vero.
Anche in questo caso, gli JC hanno fatto riferimento alla frequenza di 20.005 Mhz, riportata a pag.389 del bellissimo libro in questione.

Luigi siamo seri, come è possibile accettare un brano del genere (posto che non sia finto) come la prova di una morte in orbita??
Ammesso e non concesso che ci fosse un veicolo spaziale, con a bordo una donna (la famosa “Ludmilla”), in evidente stato di avaria in quel momento due sono le ipotesi:

  1. Incendio a bordo
  2. Angolo sbagliato durante il rientro

Di seguito le mie controdeduzioni:

  1. In caso di incendio era possibile, attraverso una valvola equalizzatrice (così come sulla Soyuz), depressurizzare la Vostok. Il cosmonauta era rivestito di una tuta pressurizzata ad attivazione rapida con elmetto autosigillante in caso di emergenza (come può confermare Spacewalker). Quindi sarebbe stato possibile far fronte ad un principio di incendio depressurizzando la capsula.

  2. Per quanto riguarda un angolo sbagliato al rientro, le probabilità sono ancora più basse. Innanzitutto la Vostok aveva una forma sferica autostabilizzante che la metteva in condizione di assumere il giusto assetto, per forma, anche in condizioni di rientro non ottimali. Inoltre se la cosmonauta diceva di vedere le fiamme vuol dire che ormai la capsula era “rivestita” dello strato di plasma (aria caldissima ionizzata) dovuto al rientro. Strato che impedisce le comunicazioni con la Terra e quindi sarebbe stato impossibile per gli Judica-Cordiglia registrare alcunché durante questa fase. In realtà in caso di angolo sbagliato al rientro era più probabile (anche se non impossibile) che la Vostok “rimbalzasse” negli strati alti dell’atmosfera, per poi restare bloccata in orbita, che non bruciare in quel modo.

Ancora una volta è facile dimostrare quanto queste registrazioni poggino sul nulla e quanto poco possano essere utilizzate come “prova” di presunti “Lost Cosmonauts”.

Luigi,
personalmente eviterò un botta e risposta troppo intenso. Non intendo “scannarmi” con te o con altri per questo argomento. E’ anche inutile rifare daccapo il vecchio thread.
Sono stato “sfidato” a leggere il libro. L’ho fatto, e la lettura mi ha sinceramente divertito, ma non ho trovato uno straccio di prova credibile e che passasse un serio esame di criterio scientifico a sostegno della teoria “Lost Cosmonauts”.
Di contro, qualcuno di voi “pro LC” ha letto o anche solo iniziato a leggere il volume di Asif A. Siddiqi sulla storia del programma spaziale russo? Sono certo di ricevere risposta negativa.

Pertanto se tu Luigi, o tryphoon, o chicchessia, ci volete credere a tutti i costi, avrete i vostri motivi.

Gli argomenti ormai sono sul campo, chiunque ci legge ha tutti ma proprio tutti gli elementi per giudicare.
Non commenterò oltre in mancanza di interessanti novità.

[-X Non vero anche in questo caso.
A pag.393 del libro in questione, è riportata la scansione di un documento originale dei calcoli effettuati sulle intercettazioni dei segnali e voci che giungevano dallo spazio.
E’ perfettamente distinguibile la data dell’intercettazione, 14 ottobre 1961, ed il modello del ricevitore impiegato, un Knight (che fa bella mostra di se nella fotografia a pag.124).
Altre scansioni di simili documenti originali presenti nel libro:

  1. a pag.392, registrazione ed ascolto dei segnali uditi il 10 novembre del 1962, effettuati con un ricevitore Knight.
  2. A pag.409, registrazione ed ascolto dei segnali uditi il 6 settembre del 1962, sempre effettuati con un ricevitore Knight.

Tutto questo, “dopo attenta lettura”…

Si, Luigi, si.
Si tratta dell’ennesimo documento che una volta visto ti fa credere ai LC.
Illuminiamo con un allegatino anche chi il volume non c’è l’ha.
Guardate che GRAN prove sostiene il nostro Luigi.

Perchè vuoi che ti risponda malamente, Luigi?
Ci sono pur sempre decine di domande serie, più serie della marca di un ricevitore, alle quali nè i fratelli JC, nè tu, nè tryphon avete saputo rispondere.
Forse chi deve selezionare attentamente le sue fonti non sono io.

Le foto scansionate sono (C) Achille e Giovanni Battista Judica Cordiglia e Edizioni Vitalità - Minerva Medica. Non si intende violare alcun copyright. Il materiale è riprodotto a scopo di commento ed è stato acquisito a risoluzione non utilizzabile a fini commerciali.

Grazie, Marco.
Sul talloncino è perfettamente visibile la data dell’ascolto, 6 settembre 1962, e, sotto, il tipo di ricevitore impiegato, un Knight.

L’altro talloncino, invece, presenta la data dell’ascolto, il 10 novembre del 1962, ed il tipo di ricevitore impiegato, sempre un Knight.

Nessuna GRAN prova.
Nella tua recensione hai affermato che non erano presenti riferimenti relativi ai ricevitori in uso che, invece, sono presenti.

Di Siddiqi ho Challenge to Apollo, ma francamente la tua domanda mi sembra provocatoria: averlo o no non centra nulla con la convinzione, o meno, che i sovietici abbiano orbitato cosmonauti periti nello spazio in missioni mai annunciate. Più importanti sono, per me, le testimonianze di gente che ha seguito in tempo reale tali missioni. Tra l’altro, visto che mi parli di libri, la mia biblioteca a carattere astronautico è molto completa e comprende pure volumi con i vari rapporti delle delegazioni sovietiche a vari congressi negli anni 50 e 60: molto interessanti. Io in quegli anni c’ero già (purtroppo) e ricordo vivamente gli albori dell’esplorazione spaziale. Sei fin da ora invitato a farmi visita quando vieni in Florida, ti offrirò volentieri una buona cena.

Non c’è alcuna provocazione: l’invito alla lettura di Siddiqi è partito dal sottoscritto verso LOrlandi in discussioni antiche sui LC, alle quali tu non hai partecipato in quanto non ancora scritto al forum. Ho motivato allora la mia richiesta, visto che al momento, insieme ad alcuni saggi di James Oberg, il lavoro di Siddiqi è senza dubbio il più completo, recente, ricco e puntiglioso racconto dell’intero programma spaziale sovietico.

Dalla lettura della sua opera si può facilmente sapere come NON CI FOSSE SPAZIO ALCUNO, NE’ FISICO NE’ ORGANIZZATIVO NE’ ECONOMICO per una serie di lanci manned precedenti a Gagarin, o ad un programma “phantom” di lanci manned.

Si conoscono i dettagli della costruzione e progettazione delle Vostok, e si scopre ad esempio che alla realizzazione delle sue componenti concorsero decine di “OKB” sotto la responsabilità di progettisti, direttori, operai diversi, e sparsi per l’Unione Sovietica.
Tutte persone che avrebbero dovuto tacere totalmente un “doppio lavoro” per un programma spaziale parallelo.

Ma anche qui, niente di nuovo.

Sei tu invece ad avermi invitato alla lettura del volume, per poi discuterne, ma credo di non aver trovato alcuno spunto di novità nella mia disamina.

Scusate, ma non sono l’interlocutore adatto per prendere come oro dei pettegolezzi sulle leggende metropolitane.

Over.

C’entra, c’entra…
Siddiqui è uno dei massimi ricercatori, nel campo della Storia della Cosmonautica sovietica e russa, nei suoi scritti si evince chiaramente che NESSUN cosmonauta prima di Gagarin è volato nello Spazio, per tutta una serie di circostanze storiche, tecniche e politiche.

I russi hanno lanciato un uomo nello Spazio NON APPENA HANNO POTUTO cioé ad appena due settimane da un volo spaziale (seppur non orbitale) americano. Le intercettazioni degli Judica-Cordiglia, i “rumors” ed i “gossip” di presunti personaggi operanti con l’NSA vincolati ad un segreto francamente incomprensibile non valgono come prove documentali.
Tutto questo mi pare è stato già abbondantemente ribadito nel precedente thread di cui, questo in cui scriviamo ora, si sta avviando a divenirne la fotocopia…

Ma ammettiamo, sia pure per un attimo, che siano davvero esistiti dei “Lost Cosmonauts”, secondo voi cosa cambierebbe??
Rispondo io, dal punto di vista umano molto, perché sarebbe restituita la dignità di persone a dei “desaparecidos”.
Dal punto vista storico, niente.
Niente perché è stato il volo di Gagarin che ha cambiato le cose.
Gagarin è andato su ed è tornato giù vivo IN OGNI CASO PER PRIMO.

Quindi dal punto di vista storico, e storiografico, si sono innescati tutta una serie di avvenimenti che hanno come punto di origine temporale gli eventi del 12 aprile 1961. Se così non fosse, Kennedy non avrebbe fatto il suo storico discorso sulla Luna ed otto anni più tardi Neil Alden Armstrong non avrebbe calcato il suolo lunare…

Faccio un esempio che spero sia chiarificatore: è storicamente accertato che i vichinghi, nell’XI secolo D.C., arrivarono fino alle coste del Nord America, nel corso delle loro straordinarie imprese marinare.
Ma dal punto di vista storico, quello della nostra storia, continua a contare l’impresa di Colombo.
Perché è a partire dalla scoperta di Colombo delle Americhe che si sono innescati una serie di eventi storici che hanno portato, tra l’altro, alla nascita degli Stati Uniti.
Ciò non è avvenuto a partire dalla scoperta dei Vichinghi che è stata, almeno per noi, storicamente ininfluente.

Ergo, seppure fossero riconosciuti uno (o più) Lost Cosmonauts niente cambierebbe dal punto di vista della Storia perché gli avvenimenti che “contano” si sono comunque dipanati a partire dal volo di Gagarin, non prima.
Ai fini delle azioni, sia dei russi che degli americani, il fatto che siano morti dei Cosmonauti prima di Gagarin (ammesso e non concesso - e non ci credo - che sia provata una circostanza del genere) non ha avuto alcuna reale influenza.

Alla fine, credo, sia proprio per questo che i due fratelli torinesi stiano battendo ancora la grancassa mediatica, nella evidente speranza di perpetrare ancora un pò la propria immagine e di tirar su qualche soldino (che non fa mai male).
Proprio perché sono ininfluenti.

Adesso però ribalto la situazione sopra descritta: se gli americani avessero avuto le prove (quelle vere) di morti russi prima di Gagarin le avrebbero senza alcun ombra di dubbio utilizzate per i propri fini propagandistici e quindi la storia sarebbe cambiata. L’amor proprio degli americani ne sarebbe uscito (quasi) indenne e forse il presidente Kennedy non si sarebbe sentito moralmente in obbligo di lanciare una sfida alla Luna, dal momento che il morale di un’intera nazione non sarebbe stato così a terra come poi è realmente accaduto…

Per quel che riguarda le mie considerazioni in merito ai “Lost Cosmonauts”, peraltro arcinote in questo Forum, mi fermo qui.
Non ho intenzione di continuare questo lungo, e verboso, spot pubblicitario a favore di questi due anziani signori (gli Judica-Cordiglia appunto) i quali al massimo hanno il pregio di aver scritto una dignitosa autobiografia, appoggiandola sulle spalle di un bel titoletto sensazionalistico.

Buon per loro…

Over anche per me.

Riguardo alla prima frase (sui soldi): si vede proprio che non conosci gli interessati…
Per la seconda: l’avevo già detto in un mio post precedente: perchè gli americani stettero zitti?

PERCHE’ NON ESISTONO LOST COSMONAUTS.