Ho pensato anche io che ci sono una infinità di cose che possono andare storte. Proprio per quello trovo grandioso che qualcuno ci abbia voluto provare. Se ci mettiamo a mente fredda intorno ad un tavolo a pensare cosa stiano facendo, l’unica cosa che può uscirne è un’indiscussa ammirazione.
Forse sentono ancora forte l’eco delle parole di qualche tempo fa:
We choose to go to the Moon in this decade and do the other things, not because they are easy, but because they are hard; because that goal will serve to organize and measure the best of our energies and skills, because that challenge is one that we are willing to accept, one we are unwilling to postpone, and one we intend to win
Mah… io non sento tutto questo lirismo e non mi sento tanto sentimentale. Però rispetto l’ingegno umano, e chi lo applica ai limiti della tecnica per far avanzare la ricerca scientifica. Mi emoziona più la straordinaria avventura dei telescopi spaziali che non il falcon-coso ma tanto lo sapete già.
(Admin&Co: titolo per Astronauticon 2020, la storia dei telescopi spaziali. Dài… avremo anche i primi feedback del JWST)