Ricostruzione dell'incidente del Challenger

in 10 parti una ricostruzione del tragico incidente del Challenger

le prime 3

Seconda tranche con altre 3 parti

le ultime

La 9 è quella che contiene l’incidente vero e proprio, non c’è l’ho fatta a vederla tutta…

1 Mi Piace

Grazie per averlo condiviso, peccato però che ho paura che non ci capirò moltissimo visto che non è sottotitolato…

Se c’è una cosa che poprio mi fa inc@**@re è la frase “…nobody is to blame”.
Nonostante conoscessi tutta la storia, è terribile sentirla raccontare dai diretti interessati.

Penso che con quella frase sia detto tutto!

La condivido pienamente.

Ciao a tutti,
Questo documentario è veramente interessante, mi era capitato di vederlo in francese sulla TV franco/tedesca Arté .
Quando potremo vederlo in Italiano ???

Ciao Il4fili, se lo cuoi vi è la stanza apposita sul forum per le presentazioni.
La risposta alla tua domanda molto probabilmente, senza che si dovesse inserire questo video in un servizio complottista, è: “Quando i maili voleranno”!

Sbaglio o e’ gia’ stato mandato in onda su uno dei canali Discovery Italia?
…mi pareva proprio di averlo visto…

Se fosse vero…

Vedi immagine sotto… :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:

Scusate ma non ho resistito, il richiamo è stato troppo evidente!!! :rage:


simpsons_flying_pig.jpg

Se si trovassero i sottotitoli originali, a far volare i suini ci potrei pensare io. A tirare giu’ i dialoghi ci si mette troppo tempo.
Cio’ detto, ogni volta che si fa la ricostruzione di una grande sciagura, dal Titanic in avanti ci sono due costanti:

  1. Non si capisce mai come persone serie, preparate ed oneste possano aver compiuto una catena di errori cosi’ enormi
  2. Salta sempre fuori che c’era qualcuno che gridava al lupo e nessuno lo ha ascoltato.

E allora io vi dico che in questo preciso istante, da qualche parte nel mondo, c’e’ qualcuno serio, onesto e preparato che sta facendo qualche valutazione completamente errata, e qualcun altro che a torto o a ragione sta gridando al lupo.

Troppo facile dopo 25 anni far passare tutti per stupidi e/o cinici ai limiti del criminale.

Comunque lo “sceneggiato” e’ godibilissimo.

Sono d’accordo con Paolo…a posteriori è tutto molto facile!
Questo senza voler giustificare nessuno e senza nulla togliere al rispetto per i caduti e al dolore di chi a perso i propri cari

Mooolto italiana e molto (mq molto) poco americana…

Direi al contrario, molto molto italiano l’atteggiamento da caccia alle streghe dove si deve per forza trovare un colpevole a tutti i costi. E’ invece molto più professionale e più nell’ottica del “safety improvement” un atteggiamento del genere in cui non si vuole e non si deve trovare per forza un colpevole.
Nessuno è incriminabile per tale episodio, come per la maggior parte degli incidenti aeronautici, se si è arrivati a tale risultato è per un errore (e grosso) nel sistema e non perchè una singola persona ha sbagliato.
Non salirei mai neanche su un’automobile se sapessi che l’errore di una singola persona mi porterebbe a schiantarmi contro un muro… figurarsi su uno space shuttle…
No, mi spiace, è forse difficile da comprendere per chi non ha mai trattato “human factor” in campo aeronautico ma la filosofia del colpevole a tutti i costi è quanto di più sbagliato e controproducente possa esserci.

Non discuto il settore aeronautico poichè non conosco così a fondo per trattare la filosofia dello human factor ma tieni presente che se il tuo meccanico dimentica per esempio di stringere bene qualche bullone rischi seriamente di finire contro un muro…
E a sbagliare può essere benissimo il singolo meccanico che in quel momento ti sta facendo un tagliando o una riparazione e magari ha avuto una giornata stressante che lo porta a fare quella leggerezza…
Capita raramente o mai per fortuna, ma non puoi escluderlo a priori

Ok, forse di meccanici smemorati ce ne sono di piĂą, facciamo con un aereo di linea allora :wink:

Ok perfetto!
Già meglio ma il nocciolo è proprio qui secondo me: non sono i meccanici automobilistici ad essere più smemorati, semplicemente molto spesso (quasi sempre) lavorano da soli e quindi la dimenticanza passa i filtri di controllo (diciamo così).

Esatto.

Non sto dicendo che è sano voler trovare un colpevole a tutti costi, anzi.
Il parellelo con l’italia, quella di ieri come quella di oggi, sta proprio nel voler trovare assolutamente un colpevole salvo fare interminabili processi per condannare nessuno ed assolvere infine tutti (ci sono innumerevoli casi in tal senso).

Nel caso del Challenger non è possibile non parlare di “colpevoli”, forse da un punto tecnico sara’ pure cosi’ (e nemmeno è vero ricordiamoci di quell’ingegnere della Thiokol che cerco’, invano, di impedire il lancio), ma dal punto di vista politico i colpevoli ci sono eccome. Tutti coloro che parteciparono in un modo o nell’altro nella decisione di lanciare un veicolo spaziale rimastro per oltre un mese e mezzo all’aperto, e d’inverno, per giunta solo perché il Presidente l’aveva citato nel discorso sullo stato dell’unione.