Rimandato il pensionamento dell'Atlantis

E’ infatti stato deciso di annullare il pensionamento previsto per l’anno prossimo della navetta Atlantis assegnandole altre due missioni che erano precedentemente destinate al Discovery e all’Endeavour.
L’ultima missione avrebbe dovuto essere quella con destinazione Hubble, STS-125 l’estate del prossimo anno, e poi mantenuto all’interno dell’ OPF (Orbiter Processing Facility) in condizioni di “near flight ready condition”, per eventuali problemi ad uno dei due orbiter rimasti.
Le due nuove missioni assegnatoli sono la STS-127 che porterà in orbita l’ultimo elemento del modulo Kibo, la piattaforma esterna.
La missione è prevista per NET 30 Giugno 2009.
L’altra è la STS-131 prevista NET 28 Gennaio 2010 che porterà il CBC e il “Russian Docking Cargo Module” sulla ISS precedentemente assegnata al Discovery.
A causa delle previste manutenzioni programmate, sia il Discovery che l’Atlantis dovranno sottoporsi ad almeno un’ulteriore OMDP (Orbiter Maintenance Down Period) prima del ritiro. Solo l’Endeavour essendo appena uscito dalla sua ultima OMDP arriverà fino al termine della carriera senza ulteriori manutenzioni, gli altri due orbiter invece dovranno sottoporsi ad una manutenzione “lunga” che è prevista ogni 3 anni o 8 voli. Il tempo di fermo sarà di circa un anno e proprio per questo motivo precedentemente era risultato più conveniente pensionare Atlantis alla scadenza invece di sottoporlo ad una ulteriore manutenzione.
La messa a terra è così prevista per Marzo 2008 per Atlantis e Luglio 2008 per Discovery.
Con le nuove tecniche di manutenzione e ispezione però si sta facendo strada l’ipotesi di certificare gli orbiter per 5.5 anni e 8 voli anzichè i 3 attuali, in modo da poter eventualmente utilizzare gli orbiter anche oltre il periodo del “manifest” sia per eventuali ritardi sia per possibili aggiunte di materiale verso la ISS.
Dei 722 sottosistemi che vengono manutenuti durante le OMDP attualmente solo 27 non possono raggiungere i 5.5 anni pronosticati, per questi però si sta valutando di inserire le relative ispezioni nelle procedure ordinarie di “pre/post flight” potendo così estendere la vita utile degli orbiter senza ulteriori OMDP.

Domanda: ma il periodo di gap tra la fine dell’era STS e l’inizio dell’era CEV è realistico? Cioè, può essere che NASA si stia accorgendo che non è sensato avere un periodo senza possibilità di accesso autonomo in LEO e quindi alla ISS ??

Penso di no perchè si sono già spesi soldi per il programma COTS, e allungare la vita operativa dello shuttle per fargli fare solo da taxi per la ISS costerebbe una montagna di soldi… molti meno che, male che vada, affittare voli soyuz… oddio, se la prolungassero magari per aggiungere moduli o esperimenti certo non mi dispiacerebbe però non c’è nessun presagio su questo, se si decidesse di inviare tutto quello che è stato “atterrato” ma che era già costruito e pronto penso che occuperebbe i voli a mala pena di un anno, non di più…

Quello che io mi chiedo è se sia davvero conveniente sottoporre le navette ad un’altro periodo di manutenzione generale, quando il loro pensionamento è ormai vicino.
Non converrebbe effettuare i controlli solo sulle parti che lo necessitano e tralasciare il resto?
Mi sembra alquanto esagerato spendere dei soldi x fare una manutenzione generale e dopo pochissimo metterli a terra x sempre.

Beh per Discovery la manutenzione è da fare altrimenti l’anno prossimo è fermo… per Atlantis evidentemente risulta più utile portare avanti la vita utile…
“Saltare” una manutenzione dicendo “tanto è alla fine della vita utile” in aeronautica è qualche cosa di CATEGORICAMENTE VIETATO che deve far rabbrividire i responsabili solo a sentirne parlare, ci sono le scadenze e vanno rispettate, se anche volerà per un solo giorno dopo la scadenza la manutenzione va fatta.
E non ci sono impianti cui è necessaria manutenzione ed altri che si possono tralasciare, quelli inseriti nell’elenco sono TUTTI necessari…
La mentalità nel mondo della manutenzione è categorica (fortunatamente) e non si transige su niente, gli incidenti già avvengono quando si cerca di fare tutto per bene… poi se dovesse avvenire un incidente dopo la scadenza e si venisse a scoprire l’impianto che lo ha causato, chi risponde? il costruttore non pagherà una lira perchè la sua certificazione è scaduta, le assicurazioni neanche a parlarne perchè la certificazione dello stesso è scaduta… è impossibile anche a pensarla una cosa del genere…

Mi chiedo soltanto una cosa… Ma solo ora alla NASA se ne sono accorti? :scream: Visto che lo spostamento degli orbiter alle varie missioni a causa del ritardo di STS-117 è già risaputo da almeno tre mesi? Mi sta venendo il dubbio che le navette voleranno per qualche altra missione oltre a quelle programmate… :kissing_heart: Credo che le considerazioni fra la “figuraccia” della NASA ad affittare voli di Soyuz (per quanto a prezzi stracciati rispetto ad una missione Shuttle…) e spendere qualche altro centinaio di milioni di dollari in missioni STS “All American” potrebbero far pendere la bilancia in favore di quest’ultima… Altrimenti non credo che si mettano ben DUE orbiter su 4 (il 50%) nel periodo di OMPD e poi toglierli per sempre dalle missioni… :kissing_heart:
Ovviamente concordo con Albyz che le manutenzioni VANNO FATTE!!! MAgari anche alla NASA si rendono conto che il COTS è un pò indietro?
Lo so… e me lo dicono spesso… sono un sentimentale… :roll_eyes:

Straquoto Maxi!!! :wink:

E quoto anche Albyz per il suo ottimo intervento sulla “maintenance” in campo aerospaziale.

Non si può saltare una manutenzione programmata nemmeno se si ha ancora solo un volo davanti, perché nel prossimo volo (fosse pure l’ultimo) ci sarà comunque un equipaggio composto da persone a cui è dovuto fare tutto il possibile per evitare un incidente.

Personalmente non sono affatto dispiaciuto di vedere volare ancora un pò Atlantis, chissà che questo non sia un ulteriore “segno” della crisi che sta comunque (a prescindere dallo Shuttle) attraversando il programma Orion.

Non penso che l’idea del prolungamento sia legata in qualche modo ai ritardi della STS-117 perchè sul lungo periodo (dall’autunno in avanti) la STS-117 non ha portato variazioni, penso sia solo legata ad una questione di “quattrini” e di possibilità che sarebbero precluse pensionando l’anno prossimo l’orbiter…
La seconda parte sinceramente non l’ho capita… gli orbiter sono 3 attivi (Atlantis, Endeavour e Discovery), e il periodo di manutenzione con accavallamento degli stop fra i due orbiter si sovraporrà per un paio di mesi, mesi in cui non ci saranno missioni (Aprile-Settembre 2008 la pausa completa), anche perchè così non ci sarebbe lo Shuttle disponibile per la STS-300…

Be’, è comunque una buona notizia…
Vedere la flotta efficiente fino alla fine fa piacere!

E se poi allungassero un po’ il programma…
Sto incrociando tutto quello che posso!!! :wink:

Concordo sul fatto che non bisogna trascurare i periodi previsti di manutenzione, per evitare spiacevoli incidenti e rischi x gli astronauti, ma non mi sembra che siano stati prudenti con il Challenger e il Columbia; li hanno sorvolatoo tutta la sicurezza per non fare ritardi con il programma.
E allora è inutile che alla NASA facciano tanto i precisini quando poi trascurano problemi più gravi e li sottovalutano.
Non dimentichiamo che , se non fosse stato x quelle "incompetenze, ora avremmo ancora altre due navette e il programma Shuttle sarebbe andato avanti ancora x decenni.

Non è così semplicistica la cosa, innanzitutto per gli incidenti del Challenger e soprattutto del Columbia non sono stati violati parametri di certificazione o di manutenzione, o meglio al momento dell’incidente non lo si è fatto consapevolmente. Per entrambi il problema è venuto tristemente fuori ad incidente avvenuto. Una cosa è saltare intenzionalmente delle manutenzioni programmate e certificate e sperare che vada bene, un altro è accorgersi dopo un incidente che non si è fatto tutto come si doveva e che le procedure, i limiti e i requisiti erano da rivedere…
Anche in aviazione succedono ancora troppi incidenti ma sono veramente rari i casi in cui le manutenzioni vengono allegramente saltate (anche perchè almeno da noi è pressochè impossibile) però gli incidenti avvengono… e non è che si può dire che è inutile che le compagnie aeree facciano tanto le precisine tanto gli incidenti avvengono e continueranno ad avvenire… fa un po’ accapponare la pelle come discorso…

Personalmente ritengo probabile che lo Shuttle voli oltre il 2010.Certo,questo potrebbe causare un ulteriore slittamento per ORION,ma a questo punto è importantissimo terminare la ISS e farlo nel miglior modo possibile.Ares-V ed il LSAM non ci sono ancora,la ISS si.A buon intenditor… :roll_eyes:

Mi associo, oramai sono mesi che quando vedo le schedule aggiornate della ISS scopro che il ritiro dello Shuttle viene costantemente posposto. Segno evidente del clima di incertezza, tecnica e politica, che regna alla NASA.

Anche io spero in un prolungamente magari di un anno, ma non penso ci siano le intenzioni… a me non sembra però ci sia mai stato nessun rinvio del pensionamento, da quando è stato annunciata la messa a terra dello shuttle nel post-Columbia la data è sempre stata fissata per il 2010, e ad oggi non si è mai mossa essendo l’ultima missione Shuttle fissata per la prima metà del 2010…
A quali rinvii ti riferisci?

Inizialmente lo Shuttle doveva essere ritirato nel 2009, almeno a quanto ne sapevamo noi…
Il punto è che, evidentemente, gli americani vogliono ridurre al minimo possibile il gap fra l’ultimo volo dello Shuttle ed il primo volo operativo dell’Orion.
Inutile dire che durante il gap saranno costretti a dipendere esclusivamente dalle Soyuz, ed è altrettanto evidente che questo non piace.

Non ci sono dubbi, anche perchè oltre lo “smacco” che di per se può anche essere passabile e comprensibile è anche questione di quattrini…

Puoi dirlo forte.

Il problema, a mio avviso, non è tanto nel fatto che un’eventuale proroga dei voli Shuttle possa ritardare l’entrata in servizio dell’Orion, quanto il contrario. Ovvero è evidente che lo Shuttle dovrà volare più del previsto se l’Orion accumulerà dei ritardi.

Personalmente non credo che sia il veicolo Orion in sé a creare dei problemi, almeno dal punto di vista progettuale, quanto il suo vettore che va visto come la vera causa dei possibili ritardi sulla fase operativa di Orion.

Questo argomento, naturalmente, esula dall’oggetto di questo thread ed è stato abbondantemente sviscerato nei thread dedicati proprio all’Orion (questo a beneficio di chi non avesse seguito il dibattito relativo al vettore dell’Orion).

Io invece lo vedo più un ostacolo sempre di quattrini, se si dovesse rimandare il pensionamento si continuerebbe a “buttare” buona parte del budget nello Shuttle continuando a togliere risorse all’Orion, quindi forse prima si coclude il programma prima si ha a disposizione l’intero budget per concludere la fase di definizione dei nuovi mezzi, è un cane che si morde la coda… se si rimandasse si dovrebbe quindi fare i conti con un budget Orion ridotto e quasi certamente ci saranno ritardi nel nuovo corso… a questo punto è forse meglio un taglio netto e si volta pagine con il 100% delle risorse…

Non credo sia fattibile un taglio “netto” così di botto.

Non è fattibile sia da un punto di vista politico perché lascerebbe la ISS completa all’80% (ricordo a tutti che la NASA ha sottoscritto una serie di accordi internazionali con una serie di nazioni, tra cui l’Italia, circa l’utilizzazione della ISS) sia da un punto di vista economico, dato che lascerebbe senza lavoro un gran numero di persone attualmente impiegate nel programma Shuttle, con una situazione analoga al “post-Apollo” degli anni '70 che era esattamente quello che la NASA voleva evitare lanciando il programma Orion.

Inoltre, e molto francamente, non sono affatto sicuro che rinunciare da un giorno all’altro allo Shuttle (cosa che ripeto, non mi sembra fattibile) possa aggiungere alcunché al progetto Orion che già adesso ha una sua linea di finanziamento. I soldi derivanti dalla fine del programma Shuttle, se non ricordo male, dovevano essere utilizzati per le missioni lunari e quelle marziane (delle quali però non ne parla più nessuno) non per l’Orion in se.

Se l’Orion, come già accade, dovesse incorrere in problemi di finanziamento questi non sarebbero direttamente derivati dall’estensione dell’utilizzo dello Shuttle, quanto da una non chiara volontà politica (e quindi economica) a proseguire il programma.
Causa prima, mi spiace ricordarlo ma è così, che ha determinato la fine dei vari X30, HL20, X33, X38 negli anni '90.

No no forse non mi sono spiegato, con taglio intendevo dopo il 2010, ovvero dopo la STS-133 ovvero l’ultima programmata, senza ulteriori aggiunte, non mi sognerei neanche di sospendere tutto adesso… ci mancherebbe concordo con quello che hai detto, sarebbe da decelebrati mollare adesso…