Rivelata ultima versione Orion

Lockheed Martin Orion “606” è la nuova versione della nuova capsula, ovviamente in continua evoluzione e definizione.
Sensibilmente modificato il modulo di servizio che ha perso peso per una serie di interventi volti all’alleggerimento e sono diminuite di conseguenza le sue dimensioni.
Sono inoltre stati eliminati alcuni thruster dal modulo di comando da 4 a 3 per ogni “grappolo”, spostato il portello d’ingresso, allungata la torre di fuga e parzialmente ridisegnato il sistema di fuga.
E’ comparsa poi una struttura a traliccio che sorreggerà il tutto nelle prime fasi permettendo di risparmiare peso e essendo più vantaggiosa dal punto di vista aerodinamico.
Altri aggiornamenti coinvolgo la distribuzione degli allestimenti interni e la posizione del paracadute.

Fantastico questo update :smiley:
Certo che gli amici di nasaspaceflight.com sono proprio “parac…” per avere tutti questi “insiders” :stuck_out_tongue_winking_eye: ← Io verde per l’invidia :grinning:

Bhè giocano in casa … Vedrai che un giorno riusciremo a soffiargli l’esclusiva …
Interessante assai questo nuovo aggiornamento dell’ Orion …

Vero, ci sarebbe da preoccuparsi se ci soffiassero news sull’USV o su “cose nostre” ma così è normale… non demoralizzarti… :smiley:

A scanso delle solite critiche,qualcuno conosce la potenza dell’attuale modulo di servizio in rapporto alle esigenze di una missione lunare ? (per la serie,“non dipende da quanto è grosso,ma da come lo usi”).

In che senso la “potenza”?

Potenza elettrica??? O potenza di spinta???

Si scusate,l’attuale modulo di servizio dell’Orion ha abbastanza potenza di spinta per uscire dall’orbita lunare e rientrare verso la terra? Circa la potenza elettrica credo che i larghi pannelli solari dovrebbero coprire bene il fabbisogno.

Beh ma il compito di uscire dall’orbita terrestre non è affidato all’ultimo stadio del Ares V? Il modulo di servizio dovrebbe servire solo in LEO
Anche perchè mi sembra piuttosto “striminzito” per far uscire dalla LEO tutto il complesso LSAM-CEV…

No,io parlavo del rientro dalla luna,dopo aver scaricato il LSAM.

Beh presumo di si, come dimensioni l’ugello mi sembra sempre lo stesso, poi non è che sia variato molto, sono stati spostati i pannelli ma come volume non mi sembra molto diverso.

Bello! Ora il LAS è perfino più grande mentre il SM è ancora più piccolo ed ha persino perso la copertura (sempre per il “problema” peso di Ares-I immagino…)!!!

Ma quanto è importante la copertura? Inoltre ritengo che ci siano nuovi materiali isolanti a disposizione.

Bello! Ora il LAS è perfino più grande mentre il SM è ancora più piccolo ed ha persino perso la copertura (sempre per il "problema" peso di Ares-I immagino...)!!!!!

:scream: Non ho capito se è ironico oppure no… ma che il SM sia più piccolo è tutto di guadagnato, io lo considero un miglioramento, è piccolo, occupa meno spazio e pesa meno, cosa c’è che non va?
Per il LAS… che lo facciano della misura che serve… anche se è più alto non ci vedo grossi problemi…
Ti importava così tanto poi la copertura del SM?! :smiley: Basta che funzioni, se non serve perchè portarsela dietro?

Albyz, personalmente non lo ritengo un miglioramento, la miniaturizzazione funziona quando avvengono dei salti tecnologici dovuti al passare del tempo (come nel campo dell’informatica).

A mio avviso, ho la sensazione che tutte queste modifiche, più che un miglioramento, rappresentino il tentativo di mettere “una pezza a colori” (come si dice a Napoli) ossia di cercare di rimediare alle manchevolezze di Ares I riducendo tutto il possibile.

Ora tra la prima stesura del progetto Orion e quest’ultima non è avvenuto alcun “salto” di tecnologia tale da giustificare un qualsivoglia processo di miniaturizzazione o riduzione delle dimensioni a parità di prestazioni (come per i cellulari).

Qui c’è solo il tentativo di ridurre tutto al minimo possibile al solo scopo di rendere lanciabile il veicolo dal lanciatore previsto.
Un processo analogo è accaduto con il programma Hermes, che pesava sempre più delle capacità di lancio reali (non quelle ipotizzate) di Ariane 5, con i risultati che tutti sappiamo…

Si ma allora se la stessa cosa la si faceva grande il doppio e più pesante sarebbe stata uno spreco e per niente efficente… e la gente avrebbe detto “ecco lanciano cose sovradimensionate, che pesano troppo, non ottimizzate, poteva studiarle meglio…”
A me sembra che si continui a dare addosso, senza cognizione di causa e solo per dire qualche cosa, senza spirito costruttivo… i miglioramenti sono sempre pezze, i peggioramenti ovviamente sono peggioramenti…
Io lo continuo a vedere come un normale processo evolutivo di progettazione, si studia il soggetto e con il passare del tempo si limano le cose migliorabili e si ottimizza il tutto…
Se una cosa è riducibile non si dovrebbe ridurre, risparmiando peso?
Mi sembra che la stessa cosa stia avvenendo in altri campi aerospaziali, e probabilmente in ogni progetto, tutti i lavori prevedono un primo avanprogetto e poi piano piano si toglie il superfluo ottimizzando il tutto, basta vedere i pesi di qualsiasi prototipo con il velivolo di produzione (intendo la struttura e non i sistemi di sensori).
Onestamente se fosse stato il contrario cosa si sarebbe detto? che non si era in grado di rispettare il progetto e che si continuava ad aumentare il peso, così si addita il progetto perchè le riduzioni di peso sono solo “toppe”, ma allora, come dovrebbe evolvere il progetto?!

Naturalmente hai ragione nell’affermare che è cosa buona e giusta, specialmente nel settore spaziale dove ogni kg in orbita costa 20.000 euro, cercare di contenere al massimo possibile i pesi.

Qui, però, il problema sta nel fatto che nel processo di progettazione “in parallelo” tra la capsula ed il suo lanciatore, questo non riesce a garantire le prestazioni previste.
Il che sta costringendo i progettisti a rivedere ed adeguare il proprio progetto in base a queste “constraints” il che, in un’economia di progetto, non è proprio sano.

Non ho mai fatto mistero delle mie antipatie per l’Orion, non perché detesti le capsule (lo sapete che sono un grosso estimatore delle Soyuz), quanto per tutta una serie di motivazioni politiche ed industriali.
Cionondimeno anche io dico “meglio l’Orion che niente”, il problema (a mio avviso) non sta tanto nell’Orion in se (che già a me non va) quanto nella scellerata (come altro definirla??) scelta del vettore, che sta inficiando il programma alla nascita.

E’ questo che non va.

Sui tuoi dubbi riguardo Ares I, concordo anche sul fatto che è proprio il vettore che sta influenzando la realizzazione della capsula e non viceversa come sarebbe più “ortodosso”…
Per il discorso invece del processo di sviluppo e la relativa evoluzione della capsula mi sembra sia un processo “standard” e che sia molto meno negativo di quanto alcuni cerchino di dipingerlo…

Il discorso “meglio l’Orion o niente” è valido solo per la LEO, perchè forse per andare sulla Luna è l’unica possibilità, o meglio la più efficiente…
Se si fosse cercato un mezzo per rimanere in LEO per altri 30 anni allora sarei daccordo con te e le alternative erano molte (LB in primis), ma per andare sulla Luna onestamente penso sia il mezzo più adatto e meno dispendioso…

Per quel che riguarda la copertura del SM, penso che sia un grosso errore aver rimosso la copertura esterna.
La scelta è stata sicuramente imposta per ridurre il peso della capsula però, come nel caso dei moduli ISS, sarebbe stata molto più utile ed efficente x riparare le strumentazioni interne dai vari impatti che avvengono durante la permanenza in orbita.
Prevedendone poi l’utilizzo per le missioni verso Marte, ritengo che sarebbe stato molto più saggio tenerla.Con il suo rimpicciolimento, penso che abbiano decurtato e ridotto alcune parti indispensabili.
L’errore del progetto stà nel voler a tutti i costi mantenere un vettore non idoneo allo scopo.
Dovrebbero ritornare al progetto originale della capsula, realizzando un vettore in grado di portare in orbita la capsula con il suo peso.

Albyz, personalmente non lo ritengo un miglioramento, la miniaturizzazione funziona quando avvengono dei salti tecnologici dovuti al passare del tempo (come nel campo dell'informatica).

Qui c’è solo il tentativo di ridurre tutto al minimo possibile al solo scopo di rendere lanciabile il veicolo dal lanciatore previsto.

Se una cosa è riducibile non si dovrebbe ridurre, risparmiando peso? Mi sembra che la stessa cosa stia avvenendo in altri campi aerospaziali, e probabilmente in ogni progetto, tutti i lavori prevedono un primo avanprogetto e poi piano piano si toglie il superfluo ottimizzando il tutto, basta vedere i pesi di qualsiasi prototipo con il velivolo di produzione (intendo la struttura e non i sistemi di sensori).
La mia domanda sulla "potenza" del modulo di servizio voleva arrivare propio a questo.Se la riduzione del SM comporta una perdita nelle prestazioni del modulo stesso durante le missioni lunari (per quelle in LEO basta ed avanza) è un conto.Se invece la riduzione non comporta alcuna diminuizione delle prestazioni,beh allora non vedo il problema.Anzi,come giustamente detto da Albyz,hanno fatto benissimo a ridisegnare il SM. Circa la camiciatura esterna,credo che nuovi materiali,come fogli di Kevlar o simili, possano fornire adeguata protezione.Per quanto riguarda la missione verso Marte,immagino che l'Orion (che servirà esclusivamente come modulo per il lancio dalla terra ed il rientro sul nostro pianeta,sarà notevolmente modificato.In ogni caso ce ne preoccuperemo verso il 2035 o 2040.