Rivoluzione francese nello spazio

Il governo francese starebbe considerando missioni europee per la Luna e Marte. Per raggiungere l’ambizioso obiettivo, si vorrebbe trasferire l’iniziativa in materia spaziale dai burocrati ai politici europei, in particolare lungo l’asse Parigi-Londra, per evitare che il vecchio continente si veda superato anche da Giappone, Cina ed India.

La presidenza francese dell’UE, iniziata oggi I luglio, sarebbe l’occasione per infondere una vigorosa spinta politica all’attivita’ spaziale europea, prendendo ad esempio la leadership che la NASA, in quanto agenzia governativa, infonde ai programmi spaziali americani.

Il paragone appare un po’ forzato a Alan Cooper, manager ESA: “La NASA basa la sua reputazione sui programmi che ha messo in atto. Per essi spende in un anno circa 7 o 8 volte quanto speso dall’ESA. Pertanto ci si aspetta dalla NASA un rendimento di profilo altrettanto elevato. Per dare al programma spaziale europeo lo stesso impatto, occorrerebbe un livello di investimenti paragonabile”.

Nei suoi 33 anni di vita l’ESA ha raggiunto notevolissimi risultati, grazie all’apporto dei suoi 17 stati membri (tra cui Svizzera e Norvegia, nonche’, saltuariamente, Canada), che vedono un ritorno di investimenti nelle rispettive industrie nazionali praticamente identico a quanto elargito all’Agenzia.
Nondimeno, i critici sostengono che tutta la filosofia ESA risale ai tempi della guerra fredda, quando l’ideale era rappresentato dal costituire un “ponte” fra USA e URSS. Ora che lo scenario e’ radicalmente mutato, si sostiene la necessita’ di una completa autonomia, ad esempio con un veicolo per il trasporto equipaggi. L’iniziativa francese mirerebbe proprio a questo, giungendo a menzionare esplicitamente in alcuni documenti una missione umana su Marte, missione che non sarebbe preceduta da altre piu’ “semplici”, tipo la Luna. Questo evidentemente richiederebbe una coesione politica a livello decisionale senza precedenti.

D’altro canto, come chiosa ancora Alan Cooper,:“Chi paga l’orchestra sceglie la musica. Chi raccoglie i fondi e’ nella condizione di decidere come andranno spesi. Stiamo parlando di un cambiamento radicale negli obiettivi dell’ESA, e dovra’ essere una decisione condivisa da tutti i membri.”

In quest’ottica, la Francia vede la Gran Bretagna come partner ideale, in base ad una serie di visioni comuni sull’attivita’ industriale e sui piani di esplorazione in generale.

Tuttavia questi nuovi approcci non saranno facilmente accolti dall’ESA: l’attaccamento delle persone all’Agenzia Spaziale si traduce, di fatto, in una ricerca del mantenimento dello staus quo. Il fallimento della nuova iniziativa politica di rilancio dell’ESA potrebbe tradursi, sempre secondo Cooper, nel sorpasso ad opera di cinesi ed indiani.

Di tutti questi delicati temi si discutera’ in novembre durante un importante incontro dei ministri degli stati membri ESA. L’importanza di questa iniziativa e di altre gia’ intraprese per il benessere economico dell’UE, quali il sistema Galileo, e’ considerata tale che la stessa Commissione Europea (il “governo” UE) si sta facendo carico di sostenerne l’impulso.

Mah…

Una missione umana “all-Europe” verso Marte mi sembra, al momento, pura fantascienza considerando che negli ultimi 20 anni l’ESA non è riuscita (per una serie di concause) a rendere autonoma l’Europa dal punto vista dell’accesso in LEO, figuriamoci una missione autonoma verso il pianeta rosso.

Cooper ha ragione, col bilancio attuale e considerando tutti i programmi in corso, l’ESA non avrebbe la forza economica nemmeno per sviluppare un proprio sistema manned, e stiamo parlando di una capsula (il cui sviluppo, considerando anche le modifiche all’ATV e il “man-rating” di Ariane 5, non costerebbe meno di 7 miliardi di Euro, cifra che l’Agenzia attualmente non dispone).

Per una missione umana su Marte, discorso tecnologico a parte, occorrerebbero cifre di almeno due ordini di grandezza superiori.
Davvero la Francie e l’Inghilterra sarebbero in grado di cacciare il “grosso” di queste cifre??

Mah…

…la solita grandeur francese… :smiley:
E poi con l’Inghilterra… :thinking: che in campo ESA, come ben sappiamo, e inesistente…o quasi… :facepunch:

Mah…

Sono d’accordo con Archipeppe: una missione umana tutta europea per Marte è pura fantascienza!
perchè L’Ue proprio in questi mesi sta vivendo uno dei più brutti periodi della sua storia :calo di consensi,sfiducia, una congiuntura economica sfavorevole, patti di stabilità da rispettare e
in poche parole mancano: I piccioli.
La cosa mi sembra più un grande spot tipico di Sarkozy ( e del fratello segreto di Romolo e Remolo, Silviolo :stuck_out_tongue_winking_eye:) Anche se proprio il presidente Berlusconi ha ipotizzato ,per uscire dal momento di empasse dell’Ue, l’istituzione di Titoli di Stato Europei, questo porterebbe un sacco di soldi nelle casse Ue e quindi per L’Esa, del resto gli Americani utilizzano tantissimo il debito pubblico per fare missioni militari o straordinarie come la Nasa, soldi che comunque ritornano nelle casse perchè favoriscono l’industria nazionale.

Ma! Vedremo !!!

Certo che se il progetto partisse potrebbe essere un ottimo modo per rilanciare lo spirito di un’ Europa, Unita, in un progetto comune, in un nuovo ideale.

2 considerazioni sull’articolo: - Asse Parigi-Londra ? Ma industrialmente non è meglio Parigi-Berlino e subito dopo Italia, Gb e le altre ?
- Mi piace tantissimo l’idea di andare direttamente su Marte senza passare per la luna ( o al massimo sulla luna giusto una toccata e fuga)

SIiiiii… e perchè non metterci anche una bella missione sulle lune di Saturno con una astronave chiamata Discovery e guidata da un computer intelligente… HAL9000? Le solite sparate francesi… io mi accontenterei di un mezzo manned entro 10/12 anni… :sunglasses:

Allora, innanzitutto farei notare che la Francia contribuisce in modo maggioritario, rispetto agli altri stati europei, nel bilancio del nostro ente spaziale.
E’ quindi normale ed anzi, doveroso, che possa condurre le decisioni avendo dalla propria parte il peso che le spetta. Ovviamente concordo anche io sul fatto che ipotizzare missioni umane marziane europee è pura follia allo stato attuale. Anzi, non credo molto nell’attendibilità di questa proposta, come non credo nella serietà di chi propone un asse con il Regno Unito. Per ora, le uniche note ufficiali derivano dalla volontà di creare un accesso automatico allo spazio. Penso che Sarkozy saprà fare bene anche in questo ambito, nel semestre di presidenza francese. Se poi i burocrati di Bruxelles togliessero dal deficit le spese per ricerca e innovazione, magari i governi sarebbero maggiormente invogliati ad investire anche nelle attività spaziali…

Per quanto riguarda l’ATV manned si è parlato di circa 150-200 milioni di euro l’anno che è più o meno la cifra spesa fino ad oggi annualmente per la progettazione e lo sviluppo di Columbus e ATV, per cui credo che sia alla portata dell’ESA, venute meno queste due voci di spesa con l’attuale budget.

Per quanto riguarda Marte, è vero l’obiettivo è sicuramente molto al di là dall’essere realtà ma mi piacerebbe vedere un’ipotesi di spesa in questo senso, credo che il costo non sia poi così elevato se paragonato ad una base lunare, anzi 2-3 missioni in 10 anni verso marte potrebbero anche costare meno considerando che per l’assemblaggio in orbita con un vettore heavy potrebbero non essere necessari più di 4-5 lanci e i costi di sviluppo non troppo differenti da un mezzo in grado di uscire dalle fascie di Van Allen… credo che in proporzione una serie di missioni sulla Luna siano enormemente più costose di una verso Marte…

:ok_hand: Sono daccordissimo con tutto quello che avete detto.
Penso che questa proposta francese non sia reale, cioè penso che i francesi non intendevano veramente lanciare una proposta per un simile progetto, lo sanno anche loro che è irrealizzabile, la trovo più una sparata per smuovere le acque in europa.
L’ ESA ha bisogno di una leadership, ha bisogno di una forte spinta, per unire tutti gli stati membri e iniziare davvero l’avventura manned…i francesi si stanno semplicemente propronendo come " leader"

Beh non è proprio una sparata, Aurora esiste ed è un programma vivo, e l’obiettivo ultimo è proprio Marte (manned), non si fanno date imminenti, io non sarei così pessimista sul medio periodo

Aurora esiste ed è un programma vivo, e l'obiettivo ultimo è proprio Marte (manned), non si fanno date imminenti, io non sarei così pessimista sul medio periodo

parole sante
Secondo me l’ESA potrà andare su Marte con gli uomini, perchè no, certamente non ora e non prima della NASA. In fondo l’ESA è andata crescendo negli anni, ora abbiamo fatto ATV, poi ATV Manned e poi chissà…Luna…Marte!!!
Secondo me quindi le speranze ci sono :wink:

Concordo con Albyz85…
In fin dei conti nessuno ha detto domani e nessuno ha detto prima di tutti!
Credo che si voglia impostare un programma a lungo termine magari aumentando, al limite mantenendo, gli investimenti attuali per fare quei piccoli passi che possano sviluppare la tecnologia necessaria made in Europe senza necessariamente svenarsi o imbastire programmi affrettati e soprattutto avventati.
La vedo come una provocazione, magari per spingere gli inglesi (quell’asse Parigi-Londra) a darsi una svegliata e fare la loro parte in ESA!

O almeno spero tanto che sia così per poter continuare a vedere successi ESA del calibro di Columbus e ATV!
Piccoli passi ma sempre in avanti e sempre meglio! Non avendo grossi budget, credo che questa sia la strada verso grossi obiettivi!

Personalmente sono molto molto scettico di fronte a questa proposta. Non perchè francese: lo sarei a prescindere.
La fase economica e sociale richiede, per giustificare missioni di questo tipo, fortissime motivazioni da portare alle popolazioni europee per giustificarne le spese relative.
In virtù di quale ritorno futuro dovremmo incoraggiare una fantascientifica spedizione tutta europea verso Marte?
O meglio, quali “breakthrough” sarebbero ottenibili solo puntando al pianeta rosso, e non, ad esempio, nella creazione di un mezzo manned?

Non fraintendetemi: l’astronautica è ovviamente un settore di punta per trainare lo sviluppo scientifico, tecnologico e industriale del nostro continente e di tutta l’umanità in generale, ma da cinico non posso che ricordare con amarezza il fallimento di tanti progetti bellissimi sulla carta ma poggiati su nessun supporto politico ed economico.
Di questi rimangono solo i progetti e i milioni di euro spesi in progettazioni e studi di fattibilità.
Forse sarebbe meglio concentrare le proprie idee sull’autonomia nel raggiungimento della LEO con mezzi manned targati ESA, invece di affidarsi a siffatti voli pindarici.

E questo, credetemi, sarebbe già un grandissimo risultato…

Questo è vero, però mai come questa volta l’input sembra arrivare proprio dal mondo politico, Sarkò e Merkel in primis… vedremo a novembre le possibili evoluzioni visto che sarà il momento in cui questi due “mondi”, politico e scientifico si incontreranno…

E’ proprio in questo senso che la vedo io, nel senso che questa uscita serve solo a “programmare” a lungo termine.
Credo sia ovvio che, prima di arrivare su Marte, l’ESA si debba dotare di mezzo manned e quindi investire nello sviluppo delle tecnologia necessaria. Solo poi, avendo raggiunto una maturità e un’affidabilità della tecnologia necessaria, si passa alla fase succesiva del “programma a lungo termine”.

Così la vedo io!

Potrebbe - purtroppo - non essere così semplice.
Un esempio: allo stato attuale per poter realizzare un mezzo di accesso in LEO, diciamo una capsula abitata che sfrutta come modulo di servizio quello dell’ATV modificato (discorso economico a parte), il tempo necessario si aggira (realisticamente) intorno agli 8/10 anni, considerando come “calcio d’inizio” la prossima ministeriale.

Questo ci fa capire che una missione umana su Marte, a prescindere dal fatto che l’ESA possa (o voglia) arrivare prima, non potrebbe verificarsi pruma del 2025/30.
E’ facile comprendere come, aldilà di una estemporanea volontà politca di questo o quel personaggio, per imbarcarsi in un progetto così grosso e così a lungo termine occorre una vera e propria “strategia” che possa garantire il risultato, proprio perché aldilà (molto aldilà) da venire, contro qualsiasi mutazione politica o sociale che possa sopraggiungere nel frattempo.

Perdonate il mio pessimismo, ma i programmi faraonici a lungo e lunghissimo termine per me non hanno senso.
Meglio un uovo oggi che la gallina (che forse ci sarà ma forse anche no) domani…

Si, progettare una missione a lungo termine e con un obbiettivo (marte) così difficile da raggiungere forse è troppo per l’ESA, deve ancora fare tanti, troppi passi in avanti prima di pensare ad una missione del genere.
Va anche detto però, che il budget dell’ESA sta aumentando , altri stati diverranno membri nei prossimi anni, a questo aggiungiamo la collaborazione con la russia, paese che sta ridiventando una potenza nel mondo spaziale.
vedremo nei prossimi anni, l’unica cosa certa è che all’europa serve un mezzo manned, come primo passo, poi penseremo al resto… :wink:

Occhio che la Russia vuole collaborare (a pagamento) e non entrare nell’ESA.

In altre parole non vuole “sborsare” quanto “ricavare”.

“Oui je soui catherine deneuve”.
:stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:

Attenzione a non fare confusione: l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) non è l’agenzia spaziale dell’Unione Europea: alla prima partecipano stati che non fanno parte della seconda (come Norvegia e Svizzera) e viceversa (come alcuni paesi dell’est dopo l’allargamento a 25). Di fatto sono due organismi totalmente indipendenti, e l’unico rapporto finora in essere fra i due enti, mi risulta che sia il programma Galileo, cofinanziato dall’UE.
Non pensate che sarebbe ora che l’intera UE assumesse un ruolo più attivo in ambito spaziale, portando alle casse ESA una quota di finanziamento condivisa da tutti gli stati membri?

P. S. per chi non ci avesse mai fatto caso: avete notato che su tutti i veicoli finanziati dall’ESA (razzi Ariane, Columbus, sonde spaziali) compaiono il logo dell’agenzia e le bandiere dei singoli stati, ma mai la bandiera dell’UE?