Rockot KM - Sentinel 3B

Ehi, è dall’ottobre 2017 (5P) che non lanciamo un Sentinel. Il prossimo 25 aprile, alle 19.57 (italiane) da Plesetsk, sarà la volta di Sentinel-3B, gemello di Sentinel-3A orbitato il 16 febbraio 2016.

Plesetsk è un cosmodromo prevalentemente militare ma, al momento, è l’unico attivo per i lanci commerciali del Rockot che, è incaricato di questa missione.

Come si ricorderà, nell’ambito del programma di osservazione della terra ESA/EU Copernicus, i Sentinel-3 sono dedicati soprattutto all’osservazione degli oceani, per quanto dispongano anche di sensori per esaminare la terra e l’atmosfera.

I principali strumenti a bordo sono quattro:

Ad essi se ne aggiungono altri 3 per la POD (Precise Orbit Determination):

  • DORIS: Doppler Orbitography and Radio-positioning Integrated by Satellite (che determina la posizione del satellite attraverso la misurazione dell’effetto doppler su un segnale inviato dalle stazioni di terra)
  • NSS: Navigation Satellite System (un ricevitore GPS a doppia frequenza)
  • LRR: Laser Retro-Reflector

In questa immagine se ne può vedere la collocazione:

Le pagine sui siti ESA dedicate al programma Copernicus sono innumerevoli e generalmente mi ci perdo. Queste mi sembrano abbastanza ricche di informazioni tecniche su Sentinel-3:

https://sentinel.esa.int/web/sentinel/missions/sentinel-3/

E vi si trovano i link di corpose pubblicazioni, tra le quali le seguenti mi sembrano degne di nota:

Le prime immagini disponibili di Sentinel-3B lo ritraggono mentre viene testato presso gli stabilimenti di Thales Alenia Space in Francia. Qui siamo nel maggio 2017 e il satellite sta entrando nella camera per il thermal-vacuum test

Sentinel 3B era ancora in Francia nel gennaio del 2018

I primi esponenti del team ESA responsabile della preparazione sono giunti al cosmodromo di Plesetsk nel marzo 2018:

Sentinel-3B è arrivato all’aeroporto di Arkhangelsk il 15 marzo

Da lì è stato trasferito a Plesetsk in treno, con arrivo il 19 marzo

Eccolo, il 20 marzo, appena rimosso dal container

e messo su un supporto, “tilting dolly”, che permette di girarlo in tutte le direzioni

Nel frattempo si preparava il lanciatore. Ecco l’upperstage del Rockot

Foto ricordo del launch team

13 aprile: si provvede al rifornimento dei 130 kg di idrazina

17 aprile: Sentinel-3B viene montato sull’adattatore e trasferito per l’inserimento nel fairing

Eccolo in cima al Rockot

Inserimento nel fairing

E’ l’ultima volta che lo vediamo…

Ci sono moltissime altre immagini qui: http://www.esa.int/spaceinimages/Missions/Sentinel-3

E qui: http://www.eurockot.com/category/daily-news/

Ieri (19/10) si è provveduto anche ad incollare i loghi sul fairing

(Notare che la scritta “Sentinel 3b” è messa a cavallo delle due metà dell’ogiva. Quindi se il fairing non si dovesse aprire, sappiamo di chi è la colpa :stuck_out_tongue_winking_eye:)

EDIT: Naturalmente era solo una battuta, anche perché se guardate l’immagine a piena risoluzione, potete vedere che l’adesivo è stato tagliato e che il tecnico al centro ha ancora in mano il cutter… (Qui nessuno si prende rischi!)

Se siete dalle parti di Plesetsk fatevi vivi. Una firma la facciamo fare anche a voi :smile:

A questo punto l’Upper Composite (Sentinel-3B dentro il fairing più l’upperstage Brize-KM, ossia la parte nera in basso) è pronto per il trasferimento alla piattaforma 3 del sito 133 di Plesetsk.

Ed ecco le immagini dell’arrivo alla torre di lancio e dell’innalzamento (operazioni effettuate ieri, 21/4). A Plesetsk fa ancora freschino: notare le protezioni termiche sull’Upper composite e sul “tubo” del Rockot.

http://www.eurockot.com/2018/04/upper-composite-transferred-to-the-launch-pad/

Altre immagini (Credit ESA–S. Corvaja) del Sentinel, imbacuccato, in cima alla torre di lancio.

Non abbiamo parlato dell’orbita di destinazione, che sarà la stessa di Sentinel-3A, anche se con una sfasatura di 140° (cioè Sentinel 3A e 3B si inseguiranno sulla stessa orbita a 140° di distanza). Si tratterà di un’orbita eliosincrona ad una quota media di 814.5 km e con inclinazione 98.65° (e quindi leggermente retrograda come del caso). Essa inoltre intersecherà l’equatore (Local Time of Descending Node - abbreviato LTDN) alle ore 10.00 A.M. locali. E’ interessante notare che quest’ultima caratteristica è legata a un compromesso tra le esigenze dei differenti sensori (alcuni dei quali richiedono che il sole sia abbastanza alto mentre altri di evitare le ore pomeridiane) e dall’esigenza di mantenere la coerenza con i dati raccolti da altri satelliti “parenti” come Envisat.

Ecco il fact-sheet di Eurockot: http://www.eurockot.com/wp-content/uploads/2018/01/Eurockot_Datenblatt_Sentinel3B_internet_180126.pdf

Purtroppo è piuttosto scarno e non vi appare né una timeline, né un profilo del volo del Rockot che, se non andiamo errati, non dovrebbe essere molto diverso da questo, che proviene dal manuale utente del Lanciatore, per una quota di 820 km (nello schema è previsto anche un primo deployment in orbita 820x320 qui inesistente)

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a giudicare da guanti e colbacchi di pelo la primavera ritarda, a Plesetsk!

Apprendiamo, via ESA, che il volo durerà circa un’ottantina di minuti (poco meno di quanto appare sullo schema sopra), dopo il lifoff che è ancora programmato per le 19:57 (ora italiana).

La separazione di Sentinel-3B dal Briz è dunque attesa intorno alle 21.17. Dopo 13 minuti (e quindi intorno alle 21.30) i primi segnali del satellite dovrebbero essere ricevuti dalla stazione di Kiruna, in Svezia.
I sensori dovrebbero provvedere ad orientare automaticamente Sentinel in direzione del sole e, prima di uscire dalla visibilità della prima stazione di terra, il satellite dovrebbe anche confermare l’avvenuto dispiegamento dei pannelli solari. Seguiranno tre giorni di test e verifiche che apriranno la fase di commissioning.

La fase iniziale di verifica e calibrazione degli strumenti durerà ben sette mesi, durante i quali Sentinel-3B volerà in formazione con il suo gemello Sentinel-3A. Solo al termine di questo periodo il satellite sarà posto nella sua posizione operativa e il suo controllo passerà a Eumesat.

Ultimi “gadget” prima del lancio:

Poster ufficiale Sentinel 3 2018


Versione stampabile: https://esamultimedia.esa.int/docs/EarthObservation/Sentinels_digital_posters_HR_S-3.pdf

Sentinel-3 fact sheet: https://esamultimedia.esa.int/docs/EarthObservation/Sentinel-3_factsheet_180115.pdf

Sentinel-3 brochure: https://esamultimedia.esa.int/multimedia/publications/BR-326/BR-326.pdf

Appuntamento per il webcast alle 19:30 qui:

Non è chiaro se Roscosmos trasmetterà la diretta ESA o ne farà una propria, comunque sarà qui:

http://online.roscosmos.ru/

Anatoly Zak ci suggerisce che il profilo di volo dovrebbe essere lo stesso di Sentinel-3A. Nel qual caso la sequenza degli eventi sarebbe questa, con due soli burn del Briz, per raggingere l’orbita di destinazione (più altri due per farsi da parte).

Stage I separation                           122.23 sec.
Payload fairing separation                   167.48 sec.
Stage II separation                          304.96 sec.
Briz-KM firing 1 starts                      310.96 sec.
Briz-KM firing 1 ends                        855.57 sec.
Briz-KM firing 2 starts                    4,490.26 sec.
Briz-KM firing 2 ends                      4,522.65 sec.
Sentinel-3B separation                     4,775.96 sec.
Briz-KM disposal orbit firing 1 starts     6,815.96 sec.
Briz-KM disposal orbit firing 1 ends       6,829.36 sec.
Briz-KM disposal orbit firing 2 starts     8,885.96 sec.
Briz-KM disposal orbit firing 2 ends       8,905.96 sec.```

http://russianspaceweb.com/sentinel3b.html

Lancio e prime fasi del volo nominali :smile:

Video dei primi 12 minuti del volo

Kiruna ha acquisito il segnale di Sentinel 3B. Confermato il dispiegamento del pannello solare.

Foto (vere) del lancio Credit ESA.

Qui si nota molto bene che il Rockot parte da un “tubo” :smile:

Il colore del fumo vi lascia qualche dubbio sulla natura dei propellenti?


http://www.esa.int/spaceinimages/Missions/Sentinel-3

Potresti essere più chiaro per chi, come me, non conosce il colore di ogni singolo carburante?

Il Rockot brucia dimetilidrazina asimmetrica (UDMH) e tetrossido di azoto (N2O4). I fumi contengono quindi una grossa quantità di ossidi di azoto, che sono rosso-bruni.
Incidentalmente, è lo stesso rosso-bruno dello smog sulle nostre città, prodotto da motori diesel e caldaie che bruciano male… precursore dell’acido nitrico, estremamente corrosivo.

Grazie, mi stavo documentando e tu hai risposto in tempi brevissimi.

Mi scuso se il mio ammiccamento aveva l’aria di saccenteria (in realtà volevo solo incuriosire e forse un po’ ci sono riuscito :smile:). Lo Zio ti ha già risposto fulmineamente e impeccabilmente; posso solo aggiungere che non è un caso che un razzo di derivazione militare (il Rockot è un SS-19 con il Briz-KM al posto della testata nucleare) usi questi combustibili. Idrazina (come noi impropriamente chiamiamo la UDMH) e tetraossido di diazoto sono propellenti ipergolici, cioè che si accendono per contatto, senza complicati meccanismi di accensione e inoltre si possono conservare a lungo nei serbatoi (non come il LOX superfreddo del Falcon, che va caricato pochi istanti prima del lancio).

…a me fanno una paura, 'sti ex-ICBM… OT ma non troppo, “Command and Control” è uscito in italiano, “Comando e controllo. Il mondo a un passo dall’apocalisse nucleare” di Eric Schlosser. Come dice un nostro membro che ha come sottotitolo “death wears bunny slippers”, è un libro da leggere, e mi fermo qui.