ROSA, una nuova generazione di pannelli solari presto sulla ISS

5 volte più efficienti? Cavoli!

Mi sembra strano…di che efficienza si parla?dove lo hai letto?

Nel link dell’articolo, all’inizio: http://www.dtic.mil/dtic/tr/fulltext/u2/a444956.pdf

50W / kg attuali contro 250 W / kg

Grazie!. Ho dato un occhiata, non ho il tempo di leggere tutto l’articolo adesso. Pensavo ci si riferisse all’efficienza di conversione o efficienza quantica ma ciò non è (ancor meno probabile dato che si parla di celle a film sottile). Se ho ben capito si parla di un incremento di energia specifica (energia/kg) di 5 volte, il che comporta però la necessità di utilizzare aree utile ricoperte a film sottile molto molto grandi e quindi necessità di improvements nelle tecnologie di dispiegamento, di riempimento,di concentrazione dell’energia etc etc di cui parla sostanzialmente l’articolo se ho capito…interessante lettura che approfondirò appena ho tempo.

PS: comunemente quando si parla di efficienza nelle celle PV ci si riferisce a quella di conversione che per le multigiunzione al massimo è 35-40 percento se non ricordo male e che dovrebbe essere il top attualmente. Di efficienze ne esistono comunque di tanti altri tipi

Tu lynott riesci a capire se a parità di superficie dei pannelli solari, viene prodotta più energia? Pensavo che l’energia di conversione fosse il rendimento, ma non sono un tecnico

No no non sono assolutamente nemmeno io un tecnico…di base e in modo grossolano puoi calcolare la potenza prodotta da un pannello come P=Anicos(i)*Pinc dove Pinc è la potenza incidente , cos(i) coseno dell’angolo di incidenza, ni rendimento complessivo e A superficie utile del pannello. A parità di superficie utile quindi è il rendimento complessivo che gioca il ruolo fondamentale e dipende dalla tecnologia di materiali utilizzati, da fattori di impacchettamento, dall’utilizzo di tecnologie a concentrazione e tante altre cose che non so e dimentico. L’energia al kg non so se sia definibile come un rendimento o efficienza vero e proprio, esiste anche la densità di energia ad esempio che anziché alla massa è legata ai volumi. In questo caso specifico ad es. 1kg di tecnologia a film sottile presumo debba per forza di cose occupare una grande area con volumi maggiori dato che lo spessore utile per assorbire la radiazione è per l’appunto “sottile” e ha efficienze quantiche basse…se non sto dicendo cavolate in pratica a peggiorare qui sarebbe la densità di energia (a fronte del miglioramento dell’energia specifica) che però può essere migliorata con soluzioni tecnologiche di dispiegamento e altre cose di cui presumo parli l’articolo. Come detto non sono un tecnico quindi prendi con le pinze le supposizioni fatte…

lynott dice bene, non si va oltre il 35-40% di efficienza di conversione, con celle multigiunzione (costose e delicate). Limiti quantistici impediscono di andare oltre.

Sin(i). Se fosse coseno si avrebbe rendimento nullo se i pannelli sono perfettamente perpendicolari al Sole. Avendo seno, sin(90°)=1 e quindi a pannelli perfettamente perpendicolari si ha rendimento massimo.

Che io sappia l’angolo di incidenza lo si calcola a partire dalla perpendicolare, quindi se la radiazione è perfettamente perpendicolare l’angolo di incidenza è nullo e quindi cos(i) è unitario…

E in effetti nei viaggi spaziali ci interessa relativamente dell’efficienza di conversione della singola cella, la potenza specifica per chilogrammo del sistema è molto più importante.

Dall’articolo mi sembra di capire che parlino di 350 W/kg, ovvero 3 kg/kW, che è un valore strepitoso! :astonished:

phoenix, ha ragione lynott, l’angolo di incidenza si intende dalla normale alla superfice. Per cui coseno. E’ solo questione di intendersi :slight_smile: e comunque si dà per assodato che l’efficienza si calcola per il massimo irraggiamento, quindi perpendicolare.