Roscosmos ha selezionato otto nuovi cosmonauti. Per quali missioni?

…e giusto per completare le informazioni dei due post sopra per @astroTommyS (nel caso non ti voglia scofanare l’inglese…): si chiama - ufficiosamente - così perché ti puoi immaginare l’effetto che faccia farsi queste parabole in aria sugli stomaci dei poveri sventurati che lo fanno per la prima volta… (non tutti, ma diciamo che questo effetto secondario è abbastanza frequente…)

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Nella settimana dal 26 al 30 agosto gli otto aspiranti cosmonauti hanno svolto l’addestramento alle attività subacquee. Per una volta hanno lavorato tutti insieme (cosa che hanno molto apprezzato e che anche gli istruttori ritengono utile a formare lo spirito di corpo) presso la piscina del centro di soccorso di Noginsk del Ministero delle Emergenze russo.

I motivi della formazione subacquea sono più evidenti di quelle di altre attività. Infatti è ben noto che tutti gli astronauti si esercitano in piscina alle attività extraveicolari e quindi devono essere ben consapevoli di come ci si comporta sott’acqua, da vari punti di vista, compreso quello della sicurezza.
I cosmonauti russi, quando iniziano l’addestramento sui modelli della ISS prima utilizzano l’attrezzatura subacquea e solo in un secondo tempo le tute Orlan.

Normalmente questi allenamenti si svolgono presso l’idrolaboratorio del GCTC a Star City (l’equivalente russo, in piccolo, del Neutral Buoyancy Laboratory di Houston), ma al momento le piscine sono in ristrutturazione.

Ovviamente “i ragazzi” non sono andati subito in acqua. Prima hanno dovuto affrontare un corso teorico di due giorni con relativi test.

Poi hanno testato la loro idoneità fisica, simulando in una camera a pressione l’immersione fino a 20 metri. Quindi, finalmente sono passati alle attività pratiche:

Durante la settimana, ciascun candidato cosmonauta ha trascorso diverse ore sott’acqua e ha eseguito più di 20 diversi tipi di esercizi che forniscono ulteriore fiducia in se stessi, nelle attrezzature e nei compagni e insegnano a utilizzare economicamente energia e aria sott’acqua. Tra questi le immersioni senza maschera, il controllo della galleggiabilità e la capacità di rimuovere e mettere l’attrezzatura sott’acqua, nonché l’acquisizione di abilità in uno spazio limitato.

Come è facile immaginare tra i candidati c’è un forte spirito competitivo che si è espresso, per esempio, nella gara a consumare meno ossigeno. Il primo del gruppo che esauriva la bombola, e quindi doveva riemergere, doveva pagare da bere per tutti.

Alla fine del corso tutti gli otto hanno ottenuto la certificazione come subacquei (in realtà qualcuno ce l’aveva già).

Se tra i forumisti c’è qualcuno che aspira a fare l’astronauta, tenga presente che la capacità di svolgere attività subcquee è una delle competenze che potrebbe essere utile sviluppare (non vale solo per i russi :wink:).

http://www.gctc.ru/main.php?id=4733
https://www.roscosmos.ru/26752/

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La prossima settimana (14/10) gli otto candidati cosmonauti inizieranno l’addestramento alla sopravvivenza in caso di ammaraggio, per la prima volta non in un laghetto vicino a Mosca ma nel porto di Soči, sul Mar Nero.

Gli uomini del Centro Formazione Cosmonauti sono già lì perché questa settimana hanno partecipato allo stesso addestramento alcuni cosmonauti già “certificati”, tra cui credo riconosciate una nostra vecchia conoscenza. (Parlo di quello alto dal sorriso italiano :wink:)

Ovviamente di norma le Sojuz non ammarano, ma atterrano in un punto programmato, tuttavia “se l’equipaggio è costretto a lasciare improvvisamente la ISS o si verifica una situazione anormale durante la discesa, il sito di atterraggio per il modulo abitativo può essere qualsiasi punto del globo, compreso l’oceano, un lago e persino una palude”.

Dopo 12 anni di lago gli esperti del CTCG sono stati felicissimi di spostare l’addestramento sul mare, dove le condizioni (onde, acqua salata, profondità) sono molto diverse da quelle di un lago.

“Gli spazi aperti del mare - ha osservato Viktor Ren, vicedirettore del dipartimento Addestramento Estremo - consentono non solo di addestrare l’apparato vestibolare (:nauseated_face:), ma anche di orientare correttamente l’attenzione, perché è necessario prendersi cura di se stessi e degli altri”

L’addestramento è duplice. In quello “lungo” ci dispone a sopravvivere in acqua per un periodo molto lungo che, in casi sfortunati, può arrivare anche a tre giorni. Tutto inizia entrando nel mockup del modulo di discesa, indossando la tuta Sokol.

Il modulo viene allontanato dalla banchina (non esattamente al largo, siamo in un’area del porto)

e poi viene il difficile (non documentato dalle immagini): togliere la Sokol, indossare la tuta di volo, una ulteriore tuta termoprotettiva e infine una muta. Nello spazio ristretto del modulo non è un’operazione agevole (tra l’altro una volta indossato tutto si comincia ad avere molto caldo) e richiede molta pazienza e aiuto vicendevole. Non a caso i cosmonauti si allenano prima all’asciutto.

Una volta pronti si esce dalla capsula, portando con se, assicurato alla fune, un contenitore con viveri e attrezzature di emergenza, che si lancia fuori prima di uscire

C’è una tecnica particolare per tuffarsi, di schiena, fuori dall’abitacolo

Si ha a disposizione un’apposita borraccia, e ci si allena anche a bere

Oltre che a segnalare la propria posizione

E’ anche previsto che, se la riva è vicina, si nuoti in formazione

Qui però il ripescaggio è sul canotto

L’allenamento “breve” riguarda i casi in cui la capsula imbarca acqua e deve essere immediatamente abbandonata, prima che affondi, senza cambiarsi di tuta. In questa occasione si è fatto a coppie e si sono misurati i tempi di uscita dell’intero equipaggio.

Si attivano gli appositi galleggianti

In attesa di un felice ripescaggio

Ecco un video che mostra di due allenamenti (con e senza Villadei :grinning:)

Da domani, come abbiamo detto, toccherà ai candidati cosmonauti. Loro dovranno anche allenarsi a salire sull’elicottero.

http://www.gctc.ru/main.php?id=4791

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Venerdì scorso (18/10) gli otto candidati cosmonauti hanno ultimato l’addestramento all’atterraggio in un luogo imprevisto, con il recupero sull’elicottero.

Il modulo di discesa, infatti, può finire ovunque, compresi posti (foreste, paludi, ecc.) in cui i mezzi di soccorso non possono atterrare. E allora bisogna imparare a salire su un elicottero in volo.

Il tutto è stato ovviamente preceduto da lezioni teoriche e dal briefing relativo al comportamento in sicurezza su un elicottero, condotti dagli istruttori del CFC “Gagarin”.

Poi si è provato il recupero da terra, sia in Sokol che in tuta di volo.

La prima cosa da sapere è che non bisogna mai toccare il cavo dell’elicottero prima che lo stesso abbia toccato terra. Intuite perché? :wink:

Poi bisogna imparare ad usare questa imbragatura triangolare a “seggiolino”

Per salire si deve stare in questa posizione, non proprio naturale, a braccia aperte, evitando di aggrapparsi al cavo

Ad aggravare la cosa (dalle foto non si apprezza) c’è il fatto che mentre si sale si ruota su se stessi e a volte si oscilla in modo preoccupante.

Quando si sta per entrare nell’elicottero occorre evitare di agitarsi

C’è stato poi il trasferimento sul Mar Nero, per il recupero in acqua, nella caratteristica muta arancione.

I candidati sono stati divisi in squadre da tre (come un equipaggio Sojuz). Vista dall’alto l’acqua sembra semplicemente increspata dalle pale dell’elicottero. In realtà là sotto gli spruzzi sono così forti che non si vede nulla. Bisogna compiere le operazioni alla cieca, affidandosi al tatto.

In questo caso, però, si gode dell’ausilio dei sommozzatori.

C’è anche un’infiltrata (per fare conto pari, visto che i candidati sono otto)

Tutti a bordo!

Ecco il video, molto consigliato per chi si voglia render conto degli aspetti “dinamici” della vicenda.

http://www.gctc.ru/main.php?id=4803

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Continuando a seguire gli otto candidati nel loro corso di formazione, ci imbattiamo nell’addestramento alla microgravità.

In realtà gli aspiranti hanno già familiarizzato con tale condizione nel giugno scorso, salendo sull’apposito aereo IL-76MDK (ne abbiamo già parlato poco più su), che compie le sue parabole tra 6.000 e 9.000 metri di quota, assicurando ad ogni discesa circa 25 secondi di 0G. Nel corso dell’anno effettueranno 6 di questi voli. Questa settimana hanno ultimato il terzo e il quarto.

Il giorno del volo, è stato svolto l’addestramento preliminare con i partecipanti alla formazione, che comprendeva una visita medica, nonché informazioni sulle misure di sicurezza, sugli obiettivi dell’attività e sull’uscita di emergenza dell’aeromobile. A ciascun candidato cosmonauta è stato assegnato un istruttore che ha monitorato la correttezza delle azioni dello studente, e garantito la sicurezza necessaria durante l’esecuzione degli esercizi. A bordo c’era anche un medico.

Gli otto hanno esercitato le loro abilità di orientamento del corpo in condizioni di gravità zero, spostandosi in varie direzioni grazie ad elementi di presa (come sulla ISS), e si sono addestrati a trasferire carichi ingombranti, come in questa immagine.

Quattro candidati per cosmonauti (Konstantin Borisov, Alexander Grebenkin, Alexey Zubritsky ed Evgeny Prokopyev) hanno anche acquisito esperienza nell’indossare e togliere la tuta spaziale Sokol KV-2 e a moversi in essa.

All’inizio è stato difficile, perché l’aereo inizia a scendere sotto i piedi e avverti una sensazione di caduta, - Ha dichiarato Prokopiev, ricordando i primi voli a gravità zero. - Inizi ad afferrare i corrimani, provi in ​​qualche modo a difenderti. Ma col tempo, inizi ad abituarti. Mi piace soprattutto la sensazione di galleggiare. Vorrei ripeterlo sulla stazione.- Ha aggiunto sorridendo.

http://www.gctc.ru/main.php?id=4818
https://www.roscosmos.ru/27753/

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Dopo un lungo lavoro preparatorio è pronta la patch del gruppo dei cosmonauti 2018 (ancora in addestramento). Eccola:

Ecco le “spiegazioni ufficiali”:

L’emblema è realizzato a forma di cerchio nei colori blu e bianco. Il bianco simboleggia la nobiltà, il blu l’onestà. Queste qualità personali, secondo il gruppo OKP-2018, sono fondamentali per la professione del cosmonauta.

L’'immagine centrale (la Terra vista dalla Luna) è un omaggio ai 50 anni dallo sbarco lunare, ma rappresenta anche il prossimo obiettivo dell’esplorazione. Inoltre

La stella a cinque punte sulla superficie lunare simboleggia l’atterraggio sulla Luna e si riferisce all’inizio dell’era spaziale, che si aprì grazie al genio di ingegneri e scienziati sovietici.

(avrebbero potuto farla rossa, ma forse non era politically correct).

Attorno alla terra sono raffigurati i tre veicoli su cui gli aspiranti cosmonauti sperano di viaggiare: la Sojuz, la ISS e

un promettente veicolo spaziale. :wink:

I nomi dei candidati sono scritti attorno al bordo dell’emblema, riflettendo uguaglianza, assistenza reciproca, supporto, spirito di squadra e un alto livello di motivazione per ciascuno di essi nel raggiungere il livello di conoscenza e le abilità necessarie per completare un volo spaziale come cosmonauti professionali.

Gli otto candidati sono rappresentati anche dalle otto stelle della costellazione del Leone, scelta per ricordare l’agosto 2018, quando il gruppo è stato selezionato.

https://www.roscosmos.ru/28045/
http://www.gctc.ru/main.php?id=4883

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Ristrutturazione terminata.

https://twitter.com/Rogozin/status/1250026591150882818?s=20

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L’idrolaboratorio di Star City sta per tornare operativo. All’interno delle Orlan per ora ci sono solo dei manichini.

https://twitter.com/anik1982space/status/1263823220861554689?s=21

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E ora l’idrolabotatorio ha ospitato il primo astronauta dopo i lunghi lavori di ristrutturazione.

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Decisamente i candidati cosmonauti non stanno rispettando il distanziamento sociale:

Ma si sono dovuti affollare agli appositi finestrini del Tupolev 134-LK del Centro di Addestramento “Gagarin” per completare la parte pratica del loro corso di formazione all’osservazione della terra e al telerilevamento. L’esercitazione è avvenuta il 27 maggio.

La dotazione fotografica era la stessa disponible sul segmento russo della ISS. Tra gli obiettivi da riconoscere durante il volo c’erano anche alcuni stadi. Questo è quello di Krasnodar

L’aereo seguiva la rotta Chkalovsky - Simferopol - Makhachkala - Volgograd - Chkalovsky.

https://www.roscosmos.ru/28585/
http://www.gctc.ru/main.php?id=4976

Una successiva fase di osservazioni si è svolta il 28 maggio con i candidati Borisov, Gorbunov e Peskov. In questo caso gli stessi obiettivi (naturali e non) sono stati fotografati dai candidati e in orbita da Wagner. Le immagini proposte non sono molto entusiasmanti (bassa risoluzione) comunque sono qui:

http://www.gctc.ru/main.php?id=4980

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Durante il loro addestramento generale i nuovi cosmonauti devono effettuare 10 esercitazioni alla “gravità 0” con voli parabolici sull’apposito aereo IL-76 MDK. In questi giorni i canditati cosmonauti del gruppo 2018 hanno effettuato il loro ottavo e nono addestramento.

Gli addestratori confermano che i “ragazzi” non manifestano problemi fisici e che cominciano a muoversi con un buon coordinamento.

https://www.roscosmos.ru/28678/
http://www.gctc.ru/main.php?id=4993

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Questa settimana gli otto aspiranti cosmonauti si stanno addestrando alle attività extraveicolari.

I russi, oltre alla piscina, utilizzano anche un simulatore “asciutto”, denominato “Uscita-2” («Выход 2») che serve per esercitarsi alle operazioni preliminari e finali di un’EVA, quelle che avvengono nell’airlock.

In vista dell’uscita le operazioni che vengono simulate sono:

  • test di tenuta delle tute
  • controllo della tenuta del portello interno dell’airlock
  • “spurgo della tuta spaziale” dall’azoto (sostituzione della normale atmosfera con ossigeno puro all’interno della tuta
  • “desaturazione” del corpo dall’azoto (respirando ossigeno puro per circa 30 minuti)
  • Apertura del portello esterno

Dopo il rientro, invece bisogna:

  • Chiudere i portello esterno e assicurarsi della sua tenuta
  • Portare gradualmente la pressione della tuta a quella della ISS
  • Scaricare la pressione in eccesso e uscire dalla tuta
  • Equalizzare la pressione dell’airlock con quella dei moduli adiacenti
  • Aprire il portello interno dell’airlock

Le operazioni di rientro durano 35/40 minuti, quelle di uscita richiedono un’ora e mezza.

Il responsabile dell’addestramento EVA presso il Centro “Gagarin”, Dmitry Zubov, sottolinea l’importanza di svolgere questo addestramento con una vera tuta:

Ciò impone nuove sensazioni e limita la mobilità nelle azioni dell’operatore, come ad esempio: nel lavorare con telecomandi, interruttori a levetta, pulsanti, istruzioni di bordo e comunicazioni radio. Non tutti i movimenti che una persona esegue nella vita ordinaria possono essere ripetuti in una tuta spaziale.

C’è anche un video

E c’è pure un astronautiQUIZ. Chi sono i due candidati nelle foto?

Konstantin Sergeevich Borisov è abbastanza facilmente riconoscibile

Ma chi è l’altro?

La foto di gruppo degli otto con i rispettivi nomi è nell’articolo in testa a questo thread.

http://www.gctc.ru/main.php?id=5017

https://www.roscosmos.ru/28790/

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Nel caso di emergenza è possibile togliere Orlan/Sokol/EMU/tute di SpaceX subito senza aspettare che la pressione torni come quella sulla ISS? Cosa succede?

La scorsa settimana i candidati cosmonauti hanno completato il loro addestramento alla microgravità con il decimo volo a bordo dell’aereo laboratorio IL-76 MDK.

Le foto sono quasi sempre scherzose, ma non dobbiamo pensare che in queste occasioni gli aspiranti si limitino a volteggiare e a fare riprese con il cellulare:

In realtà ogni volta vengono assegnati dei compiti specifici. In questo caso 4 dovevano indossare le tute Sokol-KV2 e gli altri 4 dovevano assisterli.

Sembra incredibile ma alcuni dei cosmonauti e degli istruttori più addestrati riescono a farlo nei 25 secondi a zero G che sperimentano ad ogni parabola.

https://www.roscosmos.ru/28937/
http://www.gctc.ru/main.php?id=5039

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2020-12-01T23:00:00Z 7 nuovi cosmonauti sono stati assegnati al gruppo cosmonauti russo. Si tratta di Sergey Mikaev, Kirill Peskov, Oleg Platonov, Konstantin Borisov, Alexander Gorbunov, Alexander Grebenkin e Alexey Zubritsky. L’ottavo membro, Yevgeniy Prokopiev probabilmente non ha superato l’esame.

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Sbaglio o sono solo piu’ i russi a non avere astronauti donne?

Beh, anche noi e europei non è che siamo messi tanto meglio. E neppure i giapponesi…

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Scusa e Anna Kikina ?

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Ma non ha ancora volato.

Neppure i sette selezionate, se è per questo.