Router e impiantistica di supporto per la rete Starlink

Se il router wireless si collega tramite wifi ad uno switch wireless/cablato il collo di bottiglia rimane solo il collegamento switch/router, ma d’altro canto non vedremo 500 Mbps dal satellite …per cui forse è un non problema

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Arrivatavla risposta al mio quesito da reddit:

Si può collegare un router qualunque

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Qui un video di quello che c’è dentro al pacco.

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Anche qui. Ma più divertente.

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Il manuale lo ha realizzato Ikea? :slight_smile:

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Un utente su reddit, che fa parte della beta, ha postato delle belle immagini termiche:

Attraverso la copertura si notano molto bene la varie celle dell’antenna phased array che come potete vedere, sono moltissime. Un altro utente ha contato 1762 elementi (comunque tra i 1700 e i 1800). Giusto per confronto, un AESA di un F35, che viene usato per il RADAR ma segue lo stesso principio di funzionamento, ne ha sui 1200-1300.
L’utente ha anche mostrato che il retro ha temperatura più bassa dell’ambiente, quindi probabilmente l’antenna viene mantenuta in temperatura tramite un TEC.

Onestamente non mi aspettavo fosse così avanzata, e sono alquanto sorpreso che costi già adesso soltanto 500 dollari.

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Oggi ci sarà un AMA su reddit con alcuni ingegneri di Starlink.

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Vi posto il video di un tizio dell’Oregon che sta testando il servizio Starlink, ed a quanto pare sta funzionando molto bene anche durante condizioni meteo non propriamente favorevoli

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Parla di consumo medio di 100W. è tanto! la parte routing ed elaborazione non credo possa consumare più di qualche decina di W. Un’antenna con una potenza di emissione dell’ordine dei 50W non è un giocattolo

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Si ho visto.

Non so bene quanto consumino le antenne di altri servizi simili o comunque sempre con parabole (Eolo ad es.), ma non mi aspettavo molto di meno.

Tutta la parte di conversione A/D e D/A più la parte di DSP per gestire gli elementi dell’antenna sia in Rx che in Tx deve consumare non poco, considerando la mole di elementi da da gestire (che ricordo essere tra i 1700 e i 1800) .
Poi aggiungi anche la probabile cella di Peltier (o le celle)… e i consumi fanno in fretta a diventare consistenti.

escludo un raffreddamento attivo con quella potenza, è troppo bassa.

In qualche messaggio fa ho postato un link dove un utente di reddit ha effettuato delle riprese con una termocamera, e la temperatura misurata sul retro era minore della temperatura ambientale, e viste le condizioni meteo l’antenna veniva riscaldata, non raffreddata.
Che io sappia non ci sono metodi passivi che portano a questi risultati, a meno che SpaceX non abbia trovato un modo di violare le leggi della termodinamica :wink:

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Qui ne parlano un po’, ma sono speculazioni, non mi pare che qualcuno sappia con certezza cosa c’e’ dentro:

https://forum.nasaspaceflight.com/index.php?topic=50047.160

Qualsiasi sistema usi è impossibile che porti ad avere una superficie più fredda dell’ambiente a meno che il sistema di raffreddamento non sia male ingegnerizzato e asporti calore dove deve invece cederlo.
Le termocamere sono uno strumento delicato, se non sono tarate per l’emissività di cosa si guarda la precisione va dove sappiamo.
Qualsiasi sistema di raffreddamento non rotto deve avere i lati esposti all’esterno più caldi dell’ambiente, diversamente non dissiperebbe il calore che asporta da ciò che raffredda.

Il post di reddit che ho visto mostra che lo strumento è più caldo dell’ambiente come è ovvio ed inevitabile che sia…tranne quando inquadra in retro con un angolo casuale…propendo per un errore di uso dello strumento.
Soprattutto perchè a quelle temperature non vedo nessun vantaggio ad usare un raffreddamento attivo con tutte le rogne che si porta dietro. Ha una superficie ampia e può dissipare quei…50 W con una temperatura superficiale di qualche grado superiore a quella ambiente. Avere una faccia fredda che può addirittura condensare non è verosimile.
5°F sono -15°C…non va data attenzione a quel post.
Se lo strumento per funzionare deve addirittura essere sottozero…robaccia.

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Io la vedo in un altro modo, l’antenna secondo me veniva scaldata in quel momento, probabilmente per evitare la formazione di ghiaccio sul davanti. Il riscaldamento se lo si fa con una cella di Peltier porta per forza di cose ad un raffreddamento dall’altro lato. Poi come dici te potrebbe essere un errore di misurazione, non si può sapere. Bisognerà aspettare che qualche utente di Starlink intraprendente smonti l’antenna e ci faccia vedere cosa c’è dentro.

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A parte che l’ha fatta diventare un gruviera per smontarla ma non ci sono raffreddamenti a vista:

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Un altro possibile fenomeno (poi basta):

se la termografia e’ stata fatta, che so, di mattina presto puo’ essere benissimo che per inierzia termica gli oggetti in ombra siano ancora ad una temperatura inferiore a quella gia’ raggiunta dall’ambiente.

L’unica parte interessante, quella a RF, non l’ha smontata :frowning:
Lì c’era qualcosa da vedere, di sicuro. Il resto è convenzionale.

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Ecco uno smontaggio completo, comprendente la parte davanti:

Estremamente interessante, un PCB decisamente grande e una miriade di chip prodotti dalla ST Microelectronics (realtà in parte italiana, seppur molto piccola rispetto a quella francese e a quelle extra-europee) che sembrano essere quasi tutti custom.
Non molto chiaro invece come avvenga il feeding dei singoli elementi dell’array.

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